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(la lettera inviataci dei lavoratori)
11 lavoratori della P.M. Service srl appartenente al Consorzio Italia Servizi sono stati licenziati. Oggi 30 settembre verrà discusso il ricorso d'urgenza – ex art. 700 – dinanzi al Giudice del Lavoro per il loro eventuale reintegro nel posto di lavoro.
Questi undici lavoratori da decenni provvedono alla pulizia nei locali dell'ex CED di Via Marconi per il gruppo Intesa Sanpaolo. Da sempre la loro condizione lavorativa è precaria, fatta di licenziamenti e riassunzioni, di passaggi di cantiere, ecc. Ad ogni passaggio ha corrisposto sempre un peggioramento delle condizioni contrattuali, normative ed economiche, a cui si è aggiunta in modo sempre più arrogante e volgare "la voce del padrone", che è giunta a licenziare per motivi disciplinari 11 lavoratori che hanno scioperato per il riconoscimento e la difesa dei loro diritti.
Hanno dato vita ad una civile e dignitosa azione di lotta agli ingressi della sede di Napoli del Banco di Napoli giungendo finanche allo sciopero della fame, ma la perdita del posto di lavoro, attualmente, è la loro unica certezza. Al riguardo invitiamo tutti i colleghi a visitare il sito www.morirexlavorare.altervista.org.
Lo tsunami, gigantesco, che sta investendo la finanza non sarà privo di conseguenze per noi lavoratori. Il lungo ciclo di ripresa dei profitti del settore bancario in Italia, partito con il grande accordo sindacale del 1998/99, che ha dato via al rilancio, tramite taglio massiccio del costo del lavoro, ha sfruttato anche condizioni di mercato irripetibili. Il crollo delle borse del 2001/2002 è stato seguito, infatti, da un periodo di 4/5 anni di denaro a bassissimo costo, che ha favorito un massiccio indebitamento della società nel suo complesso. La crescita dei mutui c'è stata anche da noi, e scopriamo adesso che sono stati fatti in prevalenza a tasso variabile. Anche il risparmio gestito ha continuato a crescere, nonostante le batoste seguite alla sbornia tecnologica, perché tassi bassi facevano fare bella figura persino ai fondi obbligazionari e incoraggiavano a rientrare sui fondi azionari o bilanciati. Le banche hanno cominciato a martellare con le obbligazioni strutturate, uno strumento che ha forti commissioni immediate, ma mina la redditività successiva, un primo importante elemento di debolezza di questo sviluppo apparente.
Nel biennio 2006/2007 le cose hanno cominciato a cambiare: il rialzo dei tassi ha fatto emergere le prime crepe, con famiglie in difficoltà a pagare i mutui ed il risparmio gestito in affanno a difendere prestazioni poco convincenti. Il 2008 è arrivato come un ciclone che spazza via ogni illusione residua. (altro…)
Alla luce della grave e scandalosa sentenza del giudice Calvosa, n°13667 del 24.9.2009, Vi invitiamo a meditare su quanto messo in rilievo nell'allegato volantino che Vi preghiamo di stampare e di diffondere il più possibile.
Vi invitiamo altresì tutti ad intervenire agli attivi del Comitato che si tengono il primo martedì feriale di ogni mese alle ore 18, con particolare riguardo a quello del 6 ottobre p.v., ed a farvi parte attiva per promuovere la partecipazione di tutti coloro che conoscete.
D'ora innanzi, per favorire l'afflusso di tutti, gli attivi si terranno nei centralissimi locali di via Giolitti, 231 (la numerazione insiste sul ballatoio).
IL CORAGGIO DI ESSERCI E DI COMBATTERE FINO IN FONDO
Dopo aver ricevuto la notizia della sentenza che grida vendetta, emessa dal giudice Calvosa in merito alla richiesta di ricostituzione del patrimonio del Fondo, siamo rimasti tutti un attimo senza parole quasi increduli a ciò che sentivamo e che infrangeva le nostre antiche speranze, divenute quasi certezze alla luce dei ragionamenti legali.
Dobbiamo però dire che una volta riacquistata la dimensione razionale non ci siamo meravigliati più di tanto dell'accaduto: da più di un anno andiamo ripetendo che per vedere riconosciuti i nostri diritti non basta affidarsi alle azioni legali ma occorre supportare il "coraggio" dei giudici civili e del pubblico ministero, da due anni ancora nella fase istruttoria, preliminare alla formulazione dell'imputazione, con adeguate manifestazioni di denuncia, in grado di attirare l'attenzione pubblica e di bucare lo schermo.
Aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui
Lotta alla precarietà lavorativa abolendo le leggi Treu e 30 e con la continuità del reddito
Garantire la difesa del potere di acquisto per allinearsi ai livelli europei con un meccanismo automatico di adeguamento salariale agli aumenti dei prezzi
Difesa della scuola pubblica, assunzione dei precari
Diritto a prestazioni sanitarie di qualità e alla casa
Tolleranza zero e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
Restituire ai lavoratori il diritto di decidere, no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare e pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori
I colleghi hanno dovuto farsi carico di una preparazione piuttosto impegnativa, svolta quasi interamente fuori orario di lavoro, e dare un esame finale per verificare l'esito. Intanto la policy della banca, in merito al collocamento di prodotti derivati, è stata perfezionata con il varo di una nuova normativa alla metà di luglio.
Rispetto al mondo del lavoro, sempre più precario anche nel nostro settore, forse vi sentite dei privilegiati, ma sicuramente non tutto quello che sperate oggi si potrà realizzare domani.
Avete ricevuto (o riceverete) la visita di alcuni sindacalisti che vi hanno illustrato l'utilità di iscrivervi al sindacato per beneficiare dei servizi che offre, per avere informazioni sul vostro percorso professionale, per essere tutelati nei vostri diritti. Non possiamo sapere se le risposte alle vostre domande vi hanno soddisfatto, ma possiamo suggerirvi di valutare con calma le proposte perché l'adesione ad un sindacato deve essere una libera scelta di condivisione di percorsi e non una sottoscrizione dei servizi offerti che, tra l'altro, non si differenziano da un'organizzazione all'altra.
Di recente sono state riviste, tramite Decreto Legge, le regole sulle partecipazioni detenute dalle banche nelle imprese industriali e finanziarie che hanno comportato l'individuazione di nuove due soglie, ovvero il 15% del patrimonio di vigilanza della banca o gruppo bancario partecipante (che definisce il limite di concentrazione per una singola partecipazione qualificata) ed il 60% del patrimonio (sempre della banca o del gruppo che possiede la partecipazione), che invece rappresenta il tetto complessivo per la somma delle partecipazioni. Inoltre viene molto semplificato il sistema dei controlli amministrativi per le acquisizioni di partecipazioni bancarie o assicurative.
Gli avvenimenti incalzano anche d'estate quando i colleghi sono meno presenti.
Un breve rissunto delle puntate estive anche per i più disattenti … con personaggi tristemente famosi ed interpreti spesso non all'altezza delle attese!!
Ne avevano le scatole piene: di rapine, di carenze di organico, di lavorare in mezzo ad un cantiere.Dopo vani tentativi di ottenere qualche risultato, i colleghi hanno chiesto di poter scioperare e lo hanno fatto in modo massiccio: il 1 agosto la filiale è rimasta chiusa con il solo direttore presente.
Avevamo detto fin dall'inizio che uno sciopero non avrebbe risolto tutti i problemi, ma i lavoratori hanno mostrato grande maturità ed hanno comunque voluto dare un segnale forte del loro disagio.
I problemi d'organico non sono certo un'esclusiva di questa filiale, ma da tempo i carichi di lavoro si erano accresciuti (apertura di decine e decine di conti a clienti in "fuga" da Cariparma), senza mai ricevere un segnale di attenzione dall'Area.
il 23 luglio non è più un giorno come un altro
per colpa di Trentin e soci con l'abolizione della scala mobile del 1992-1993 e dei segretari cgil, cisl e uil
quella rilevata dall'Istat al 3,6 %
quella programmata = 1,7 %
Emma Marcegaglia (la presidente di confindustria): "ridurre l'inflazione. Se poi quella reale sarà diversa da quella programmata, si faranno alcune considerazioni". (il sole 24ore, 25-06-08)
domanda: ci faranno pagare la spesa con le considerazioni di Emma ?
Per la perdita di potere d'acquisto e la difficoltà di arrivare a fine mese l'unico rimedio è l'indicizzazione di retribuzioni e pensioni con un adeguamento automatico.