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Avviso ai naviganti del 10.4.2009

Il giorno 6 aprile è stata notificata la sentenza emessa dal giudice Di Sario per cui, se c'è qualcuno tra gli  82 colleghi coinvolti che non avesse ancora inviato l'adesione in favore del prof. Cinelli, dovrà farlo tassativamente entro la prossima settimana, pena la perdita definitiva del diritto di poter rivendicare quanto gli spetta (gli interessati stanno ricevendo avviso con raccomandata dallo studio Calcioli).

Vi possiamo comunicare con soddisfazione che in questi primi giorni di raccolta delle adesioni allo studio Cinelli abbiamo già ampiamente superato la metà del numero previsto e soprattutto ottenuto tutte le deleghe dei ricorrenti interessati al primo appello scadente il 27 aprile;  l'attivo di martedì è stato così partecipato che i colleghi non riuscivano ad entrare, tutti contemporaneamente, nei locali a ns. disposizione, ancorché raddoppiati per l'occasione.      Dato comunque che ancora qualcuno manca all'appello vi sollecitiamo a farlo il più presto possibile per facilitarci il lavoro organizzativo, propedeutico a quello legale. 

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annuntio vobis gaudium magnum: habemus Cinelli

possiamo annunciarvi con grande soddisfazione che abbiamo raggiunto un accordo per il prosieguo dell'iter legale con il prof. avv. Maurizio Cinelli, uno tra i giuslavoristi italiani più considerati ed unanimemente riconosciuto come massima eminenza nel campo della previdenza complementare. 

Tenuto conto del venir meno dell'accordo a suo tempo concordato con lo studio Calcioli (vedi ns. disdetta allegata e newsletter n° 25 dello stesso studio, dove ci richiedono 500 euro a persona per proseguire il secondo grado di giudizio) ed in considerazione del mancato rispetto dell'impegno assunto di procedere nell'arco di un solo anno alla presentazione dei ricorsi di tutti gli aderenti, sia in servizio che in pensione e della manifestata decisione di non voler ricorrere ulteriormente allo stato attuale e tanto meno per i pensionati, questo Comitato, nell' attivo del  3 c.m., ha deliberato all'unanimità di recedere dall'accordo su menzionato.

Pertanto con l'esaurirsi dei giudizi di primo grado tuttora pendenti tutta l'attività legale (nuovi ricorsi per pensionati e lavoratori in servizio per i quali l'azione legale non è stata ancora esercitata oltre, naturalmente, gli appelli dei 405 ricorsi già presentati) passerà nelle mani del prof. Cinelli, il quale ha uno studio anche a Roma in via Bocca di Leone n° 78.

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BANCA POPOLARE DI BARI – LETTERA SUL FONDO PENSIONI

Abbiamo inviato la lettera allegata alla Banca Popolare di Bari. La scelta relativa all'adesione al Fondo Pensioni richiede una serie di informazioni che abbiamo sollecitato all'azienda e la possibilità di disporre di tempi più lunghi per operare la scelta. Non sappiamo se la banca risponderà alle nostre richieste. Se ciò non accadrà invitiamo i lavoratori a riproporre alla banca e/o al fondo pensioni (tel. 080-5274566) le stesse domande per poter fare in modo oculato una scelta importante e delicata. (altro…)

INTESA SANPAOLO – LA SICUREZZA E? PARI A ZERO

Il 1° aprile è stata rapinata, verso mezzogiorno, la filiale 4011 ex rete Intesa (Stadio): filiale ovviamente priva di servizio di guardia, com'è consuetudine – ormai da alcuni anni – per la generalità delle filiali di Intesa Sanpaolo.

Il copione è quasi sempre il medesimo:  due malviventi con taglierini (ma molto esagitati) hanno terrorizzato per diversi minuti colleghi e clienti. Durante questi lunghissimi minuti i malviventi hanno espresso tutta la loro aggressività: tutti i colleghi sono stati insultati e alcuni di loro anche malmenati. Prima di uscire, i rapinatori hanno costretto tutti a sdraiarsi a terra, per poi andarsene prendendo momentaneamente una collega in ostaggio.

Questa è una delle tante rapine avvenute nell'Area Torino negli ultimi tempi: menzioniamo, tra le altre, quella della Filiale 33 di Torino (ex rete Sanpaolo) e le due rapine subite  (nello spazio di una ventina di giorni)  dalla filiale di Collegno ex rete Intesa; tutte "casualmente" sprovviste di guardia. (altro…)

Fondo Pensioni exCRR – PROFUMO = GERONZI?

L' 8 maggio, giorno in cui si terrà l'assemblea di UniCredit per l'approvazione del bilancio, andremo a scoprire le carte del nostro nuovo "croupier":   usciranno dallo stesso mazzo truccato che adoperava LUI ?
L'uomo che iniziò la sua carriera nel  ns. istituto nel 1982 compiendo nel bilancio dello stesso  anno il suo primo grande abuso nei nostri confronti, facendo sparire l'allegato del Fondo Pensioni e la posta relativa agli immobili assegnati al Fondo stesso, e l'ha terminata l'anno scorso con l'infame  beffa, consumata senza il minimo pudore, della solenne promessa, poi non mantenuta, che "non avrebbe mai lasciato l'istituto senza prima sanare una inaccettabile ingiustizia".

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Diga di Ilisu – petizione on line

Invia la lettera di protesta a UNICREDIT !
Partecipa alla cyberazione per fermare il progetto della diga di Ilisu nel Kurdistan turco. Sottoscrivi la lettera disponibile al sito
www.dilloaprofumo.org.
Partirà automaticamente un'email di protesta diretta ad Alessandro Profumo, amministratore delegato del Gruppo Unicredit, tra i principali finanziatori del progetto.
Fai girare!!!!

A proposito del gruppo UniCredit è recente la notizia che "questo gruppo con oltre 183 milioni di euro di operazioni si profila come la prima banca d'appoggio al commercio di armi del 2007 nonostante la policy di 'uscita progressiva dal settore' annunciata fin dal 2001 dal suo Amministratore delegato" – sottolinea Giorgio Beretta della Campagna 'banche armate'.
http://unimondo.oneworld.net/article/view/159224/1/

INTESA SANPAOLO – FONDO ESUBERI: SIA FATTA LA VOLONT? DELL?AZIENDA

Riesce difficile capire gli ultimi sviluppi della vicenda sul fondo esuberi di Intesa Sanpaolo (troppe richieste, circa 2.000 lavoratori dovranno rinunciare all'uscita anticipata) se non si ripercorre l'ultimo anno e mezzo di storia aziendale.

Dopo l'annuncio della fusione tra Intesa e Sanpaolo, a dicembre 2006, veniva siglato il primo accordo sull'uso del fondo esuberi. La motivazione era davvero singolare: "prevenire per quanto possibile almeno parte delle probabili tensioni occupazionali" derivanti dalla fusione.

Siamo abituati agli accordi indecenti, ma un'attivazione preventiva di un fondo esuberi non si era mai vista (anche se poi ha fatto scuola anche per Unicredito-Capitalia). Tutto questo, senza che fossero state integrate le strutture (ciò dovrà avvenire nell'estate 2008, cioè quasi due anni dopo) e senza aver ancora visto un piano industriale, arrivato poi ad aprile 2007, che quantificava in 6.500 le eccedenze di personale, una cifra casualmente identica a quella della platea dei possibili esodandi. (altro…)

UNICREDITO – FILIALI CEDUTE, AGIRE SUBITO

Si avvicina il momento della scelta degli acquirenti delle filiali cedute per le disposizioni dell'Antitrust.
Si ripete la vergogna dei lavoratori venduti all'asta con muri, mobili ed attrezzature.
E' necessario reagire a questa situazione, creando una rete di collegamento tra i lavoratori coinvolti e valutando le possibili azioni di resistenza.
La Cub-Sallca sta già affrontando la vicenda delle cessioni che hanno coinvolto le filiali di Intesa Sanpaolo.
Le azioni da mettere in campo sono di tipo legale e sindacale.
Riguardo il primo punto, intendiamo riproporre le cause, per contestare la cessione, già tentate nel passato da alcuni lavoratori di Banca di Roma con alterne fortune (vinto il ricorso d'urgenza ex art. 700, perso il primo grado ordinario, è in corso il secondo grado); come si vede, siamo ancora lontani da un pronunciamento definitivo da parte della magistratura sulla questione.
Riteniamo vada contestata la nozione di cessione di ramo d'azienda, perché una singola filiale non ha l'autonomia funzionale prevista dalla normativa.

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CARIGE – MODELLO CONTRATTUALE

CGIL, CISL e UIL hanno trovato una posizione unitaria che contempla la riforma del modello contrattuale e per la quale hanno già avviato una serie di incontri con Confindustria:  ritengono superato l'accordo del luglio '93, con il quale fu avviata la concertazione (da noi osteggiata da sempre), per arrivare ad una riforma in cui il contratto nazionale di lavoro non potrà più prevedere un aumento salariale reale.

Il contratto nazionale dovrà adeguare le retribuzioni all'aumento del costo della vita, lo strumento di riferimento è "l'inflazione realisticamente prevedibile", una variante dell'inflazione programmata che tanto ha concorso ad abbattere il potere d'acquisto delle retribuzioni (è questo un altro modo per chiamare l'inflazione programmata, cioè per vincolare l'aumento dei salari ai tetti dell'inflazione e per impedire che essi possano recuperare davvero il potere d'acquisto). Il solo strumento individuato, per un pur misero e parziale recupero della perdita del potere di acquisto, è lasciato all'eventuale riduzione delle imposte.

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ROBERTA: BUONE NOTIZIE

Roberta B. di Carige: il caso si può considerare chiuso … positivamente senza penalizzazioni per il salario nè rischio del posto di lavoro.
Roberta è rientrata dalla malattia al suo posto di lavoro ed è in attesa degli ausili necessari, che sembra arriveranno al più presto, o comunque di un attività più adeguata.


Il sindacato dei bancari della CUB ringrazia quanti si sono dati da fare per contribuire alla soluzione positiva del caso. All'inizio abbiamo tentato direttamente, senza scomodare altri, di ottenere le rassicurazioni dalla direzione e dalla Fondazione Carige purtroppo senza esito. Nel frattempo abbiamo lanciato richieste di intervento e solidarietà a tutti, comprese le 9 sigle sindacali trattanti del settore, molte associazioni disabili, istituzioni e rappresentanti istituzionali. Abbiamo chiesto anche l'intervento della Pastorale del Lavoro di Milano.
Hanno risposto pubblicamente la sottosegretaria alle pari opportunità Donatella Linguiti , Gloria Stea Carboni della Lega per la Emancipazione degli Handicappati e Pietro Maestri consigliere provinciale di Milano. Sono molti i media che ne hanno parlato (Ansa , Il giorno, Liberazione, Cronaca qui , Il Secolo XIX , La Stampa , Il Corriere Mercantile , Metro di Genova , La Repubblica , Telenova, Rai 3 Liguria e Anno Zero e ci scusiamo se dimentichiamo qualcuno). (altro…)