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INTESA SANPAOLO – UNO SCIOPERO TIRA L’ALTRO ?

Il 28 giugno scorso, Torino e provincia sono state il cuore e l'epicentro dell'indubbio successo che ha avuto lo sciopero generale di Gruppo, indetto dal Sallca-Cub, per contrastare le pesanti ricadute del processo di fusione.

In Area più di 50 filiali chiuse e molte altre funzionanti a scartamento ridotto, presenze dimezzate nelle sedi, oltre un migliaio di lavoratrici e di lavoratori in sciopero e un dato di assenti per ferie abnorme per un giorno infrasettimanale il che, in qualche modo, ha dimostrato la voglia di tanti di dare comunque un contributo, malgrado le pressioni dell'azienda e delle burocrazie sindacali.

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TRASFERIMENTO DEL TFR AI FONDI PENSIONE: NO GRAZIE!

I dati della Covip confermano che è fallita l'operazione di trasferire il Tfr ai fondi pensione e l'obiettivo di sostituire con i fondi privati la previdenza pubblica.

Nonostante le ingente risorse economiche e il sostegno di larga parte dei mezzi di Informazione e di Cgil/Cisl/Uil in una campagna a senso unico, le adesioni sul numero dei lavoratori interessati sono state circa il 5% ai fondi chiusi e circa il 2,5% ad altre forme.

Anche questi dati confermano l'esigenza e l'urgenza del rilancio della previdenza pubblica. (altro…)

I DUE VOLTI DELL?ABI

Fa parte del senso comune pensare che una trattativa pesante e complessa come quella su un contratto nazionale di settore parta con una schermaglia, tesa a prendere tempo e studiare le vere intenzioni della controparte. Se poi il settore in questione è quello bancario, in una fase in cui sta succedendo di tutto e di più, possiamo anche pensare che le mosse di avvicinamento siano più lente e studiate del solito. Quello che abbiamo appreso dal comunicato unitario delle 9 sigle sindacali sull'incontro del 18 settembre con l'Abi sembra però superare ogni immaginazione.

Anziché parlare del merito della trattativa, infatti, l'Abi ha aperto l'incontro con un approfondimento sulle conseguenze e le ricadute dell'attuale crisi finanziaria collegata all'esplosione della bolla dei mutui "subprime". Il comunicato non lo dice esplicitamente, ma fonti giornalistiche lasciano intuire che la crisi di borsa in atto potrebbe rendere più difficile per le banche venire incontro alle richieste economiche avanzate in piattaforma che, lo ricordiamo, puntano ad aumento medio lordo di 187 euro, a regime.

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INTESA-SANPAOLO – SPORTELLI CEDUTI NELLE ZONE A RISCHIO CAMORRA

Sin dal primo giorno abbiamo osteggiato, e continueremo a farlo, la decisione del gruppo Intesa Sanpaolo di cedere all'asta 25 sportelli delle province di Caserta e di Napoli.

Adesso che è noto il nome dell'acquirente, la Banca Popolare di Bari, la nostra contrarietà è ancor più netta. Se si fosse trattato di un altro grande Istituto di credito, le garanzie sarebbero state maggiori per tutti: per i lavoratori innanzi tutto, ma anche per gli utenti e, quindi, per i territori in cui questi sportelli insistono.

Vale la pena ricordare che tra i 25 sportelli ceduti ci sono quelli di Casal di Principe e di Casapesenna, comuni del casertano tristemente noti in quanto rappresentano il regno incontrastato dei "casalesi", uno dei più feroci clan camorristici del Mezzogiorno. Gli sportelli di Casal di Principe e di Casapesenna, rappresentano l'unica realtà creditizia di quei comuni e, presumibilmente, qualche cliente di quelle agenzie ha una fedina penale non immacolata per cui, sempre presumibilmente, alcuni proventi di traffici illeciti transitano sui conti di quegli sportelli. (altro…)

MOBBING E NON SOLO

Giornali e televisioni, negli ultimi giorni, hanno dedicato molto spazio al tema del mobbing. Sono uscite sentenze e pareri giuridici sull'argomento.

Sugli aspetti "tecnici" torneremo subito dopo, ma il dibattito giuridico non ha fatto altro che rimarcare la presenza di problemi seri e diffusi e che, in fondo, sono sempre stati presenti nel mondo del lavoro, anche prima del diffondersi di questo termine di origine anglosassone.

Vorremmo ricordare che, nel nostro paese, esiste un'associazione per i lavoratori discriminati e licenziati per rappresaglia, nata negli anni '50. Da allora le conquiste dei lavoratori sono avanzate e le condizioni di lavoro sono senza dubbio cambiate.

Ma, a partire dagli anni '80, le politiche concertative dei sindacati subordinati hanno nuovamente spostato gli equilibri a favore delle aziende. All'arretramento delle condizioni contrattuali ha fatto seguito anche un peggioramento delle condizioni individuali di lavoro e il ricomparire, in alcune realtà, di pratiche arroganti e prevaricatrici delle gerarchie aziendali.

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INTESA-SANPAOLO – CHI HA PAURA DEGLI SCIOPERI DELLA CUB-SALLCA?

Lo sciopero del 28 giugno, indetto dalla sola Cub-Sallca, ha rotto lo stato di sonnolenza in cui i vertici dei sindacati concertativi volevano mantenere i lavoratori.

Nonostante i ben noti limiti di agibilità con i quali è costretto ad operare il sindacato di base, si è trattato di un successo che ha colto di sorpresa azienda e vertici dei sindacati trattanti.

Ovviamente, i risultati sono stati maggiori dove la presenza del nostro sindacato è più radicata da tempo, in particolare a Torino (una risposta straordinaria, filiali quasi tutte chiuse o funzionanti a scartamento ridotto e presenza nelle sedi dimezzata), nel Napoletano, in Liguria. Ma segnali incoraggianti sono giunti da tante altre realtà.  (altro…)

GRAZIE, DOTTOR PASSERA !

Volantino pdf

E GRAZIE ANCHE AI SEGRETARI DEI SINDACATI TRATTANTI

I lavoratori di Intesa Sanpaolo, "scaricati" con le filiali cedute a Cariparma, si sono visti recapitare una lettera, firmata dal dottor Passera, il quale, pochi giorni prima di pontificare di etica al meeting di Comunione e Liberazione, ha pensato bene di cimentarsi in questo capolavoro di ipocrisia e falsità.
Ipocrisia, perché i lavoratori sono stati ceduti senza significative garanzie occupazionali ed i suoi ringraziamenti giungono tardivi e beffardi. Falsità, perché la cessione non deriva da "obbligazioni contrattuali e da disposizioni normative". Sarebbe falso persino nel caso delle cessioni determinate dall'Antitrust (che ha sempre disposto la vendita delle attività, non dei lavoratori) ma ancor più per quelle di Cariparma, oggetto di mercanteggiamento con Credit Agricole, principale azionista di Intesa.
I lavoratori sono stati trattati come oggetti, con buona pace delle lezioni etiche.
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CARIGE – LAVORIAMO DI PIU? MA SIAMO PIU? POVERI, E LE BANCHE CI GUADAGNANO

Nel 2006 la crescita degli utili nel settore bancario è stata del 34%. Il totale dei ricavi dei primi otto gruppi bancari è di oltre 64 miliardi di euro. Il trend positivo viene confermato anche facendo una proiezione nell'anno dei dati del primo trimestre 2007, con un utile in aumento dell'80,5% (Fonte: Ansa – luglio 2007). In questo contesto come si colloca il Gruppo Banca Carige?
Pochi ma significativi dati gettano una luce sull'e(in)voluzione avvenuta negli ultimi anni. (altro…)

INTESA SANPAOLO – ACCORDO SUL PROLUNGAMENTO DEL FONDO ESUBERI: TRIONFALISMO FUORI LUOGO

Il prolungamento della possibilità di accedere al fondo esuberi fino al 2009 (per tutti coloro che matureranno il diritto alla pensione con finestra d'uscita al 1 gennaio 2015) è stato presentato come un successo dalle organizzazioni sindacali firmatarie. Ma è proprio così?
L'accordo arriva dopo che l'azienda aveva drammatizzato il confronto, aprendo la procedura per la gestione degli esuberi prevista dal CCNL e minacciando l'uso del fondo su base obbligatoria e finanche i licenziamenti.
La conferma del fondo su base volontaria e con incentivi (ma se nel 2009 non verranno raggiunti i 2.300 esodi pretesi dall'azienda, l'uscita obbligatoria scatterà in ogni caso) può apparire, in quest'ottica, un dato positivo, se si accetta sempre di giocare con le regole imposte dalla controparte.

Noi però vorremmo provare a dare un'altra chiave interpretativa. (altro…)