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Rapina a Torino 54

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Mercoledì 8 novembre 2006, all'agenzia 54 di Torino, si e' verificata l'ennesima rapina: la terza nel giro di 18 mesi. Ormai la cosa non fa nemmeno piu' notizia dal momento che si e' perso il conto di tutte quelle che sono state fatte nel corso degli anni.

Ancora una volta c'è stata molta tensione e pericolo, perche' con un rapinatore gia' entrato in filiale i colleghi colti da comprensibile panico, non sono piu' riusciti a sbloccare la bussola per fare entrare un secondo bandito che nel frattempo colpiva con pugni e calci la porta. Naturalmente anche il rapinatore in filiale era piuttosto nervoso e questo ha senza dubbio aumentato il rischio fisico per tutti.

Questi i fatti che, aggiunti a quello che era successo nelle rapine precedenti, con colleghe minacciate ed una addirittura sequestrata per alcuni minuti dal rapinatore per proteggersi la fuga, danno il segnale preciso dei rischi che si corrono quando si verifica una rapina. (altro…)

Bancarotta – Luglio 2006

N°9 – Luglio 2006

IN QUESTO NUMERO:
• Un breve commento alla recentee ben nota puntata di Report su banche e fondi pensione.
• La sconcertante vicenda del “balzello” richiesto ai lavoratori delle Telecomunicazioni non iscritti ai sindacati firmatari, dopo la firma del nuovo contratto di categoria.
• Dove vengono investiti i nostri risparmi? Un’interessante nota su Conto Arancio e affini.
• Un comunicato dello Slai-Cobas sulla vicenda della Gepin, società informatica “scaricata”  a suo tempo dal Sanpaolo, della quale continuiamo a seguire le vicende.
• Là dove si votano le RSU:
un’ampia carrellata su recenti elezioni dei rappresentanti sindacali in altri settori.

Convegno: Fusioni Bancarie

SABATO 25 NOVEMBRE 2006
Dalle ore 14,30 alle 18,30
Presso la Sala dell'Educatorio della Provvidenza
Corso Trento 13 Torino (zona Crocetta)

 
FUSIONI BANCARIE:
PAGHERANNO IL CONTO LAVORATORI E RISPARMIATORI?

Tutto il mondo della finanza è in movimento, non solo fusioni bancarie, ma anche  ipotesi di privatizzazione di Bancoposta, lancio dei fondi pensione, ecc. L'Italia sembra essersi dimenticata dei recenti scandali finanziari e dell'esigenza, irrisolta, di definire nuove regole.

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MEF – La chiusura dei Dipartimenti Provinciali

 

Gli articoli di giornali, di questo scorcio di fine agosto, riportano, a ritmo incalzante, grandiosi "propositi" di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, di razionalizzazione e contenimento della spesa.

In questo panorama di notizie e dichiarazioni, quelle riguardanti il MEF assumono forte risalto proprio per il ruolo di centralità istituzionale che il dicastero riveste nel dettare gli indirizzi organizzativi dei servizi e di gestione della spesa pubblica.

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ESSERE SINDACATO IN BANCA

LE IMPOSSIBILI CONDIZIONI PER L'UNITA'

RIVENDICAZIONE ORGOGLIOSA DI TUTTI GLI ACCORDI DELL'ULTIMO DECENNIO CHE HANNO CONTRIBUITO AL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI SALARIALI E NORMATIVE DEI BANCARI.

SOTTOVALUTAZIONE DEI PROBLEMI E DELLE CONDIZIONI DI LAVORO DELLA CATEGORIA (E IN PARTICOLARE DELLE FASCE PIU' DEBOLI) ADDEBITATI, COMUNQUE, AGLI "ERRORI" DEI BANCHIERI ED ALLA MANCATA APPLICAZIONE DEI CONTRATTI.

PIETRA TOMBALE SU OGNI IPOTESI DI DEMOCRAZIA SINDACALE NEL SETTORE A PARTIRE DAL RIFIUTO DELL'ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI SINDACALI DA PARTE DEI LAVORATORI.

REPRESSIONE BUROCRATICA DI OGNI FORMA DI AUTONOMIA O DI DISSENSO PERIFERICO, A LIVELLO AZIENDALE E/O TERRITORIALE

CARTELLO OLIGOPOLISTICO SUI SERVIZI FORNITI AI LAVORATORI

firmato: Dircredito, Fabi, Falcri, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca

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SCATAFASCIO

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LA BANCA OLIMPICA CON LE TOPPE AL FONDOSCHIENA

Da un po' di tempo al Sanpaolo, tra una sponsorizzazione olimpica e il progetto di un avveniristico grattacielo, avvengono episodi che incidono negativamente sulla quotidianità lavorativa.

In occasione dell'erogazione del premio incentivante del mese di maggio, l'azienda si è resa protagonista di una pessima figura nei confronti dei dipendenti. Circa mille colleghi hanno ricevuto le comunicazione relativa a una rettifica (in genere peggiorativa, cioè hanno dovuto restituire dei soldi!) del premio ricevuto, dovuto ad errori nel "meccanismo di rendicontazione" di uno dei correttivi applicati alla componente degli obiettivi specifici incentivanti. La comunicazione proseguiva specificando che l'importo indicato sarebbe stato addebitato (a titolo di "rettifica bonus 2005") unitamente alle competenze di luglio.

Viene da pensare che l'azienda farebbe bene ad ideare un sistema incentivante il cui calcolo sia comprensibile, se non per i lavoratori (ma i sindacati firmatari non hanno sempre parlato di premi "equi e trasparenti"?), almeno per sé stessa.

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INTESA-SANPAOLO

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IL MERCATO APPLAUDE, IN TANTI SI PREPARANO AD INCASSARE.

CHI PAGHERA' IL CONTO?

COMINCIAMO A PARLARE DI TUTELA E DIRITTI DEL LAVORO.

Ad un mese dall'annuncio dell'operazione di fusione, ci sembra importante ed urgente cominciare ad aprire una discussione approfondita sugli aspetti meno appariscenti dell'aggregazione e provare ad esaminare, in termini meno generici, le sue ricadute sindacali.

La formazione di un campione nazionale che si colloca ai primi posti dell'eurozona è la diretta risposta alla nuova linea della Banca d'Italia di Mario Draghi, tesa a frenare l'assalto delle banche estere non più attraverso barriere autorizzative, ma tramite processi di aggregazione volontaria tra le banche medio-grandi. La fusione segna anche un punto a favore della finanza "cattolica" e, più in specifico, rafforza il radicamento economico-finanziario della componente governativa che possiamo definire "prodiana". E' la parte moderata del centro-sinistra, quella che assume in contemporanea un atteggiamento interventista e pervasivo anche nel caso Telecom, per difendere l'italianità di Tim e in generale delle aziende a contenuto "strategico", a partire dalle reti infrastrutturali (energia, gas, telecomunicazioni, autostrade).

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Bancomat evoluti

Tutti dovrebbero conoscere il programma “sportello snello” (o “lean bank” per chi pensa che la lingua italiana sia un noioso retaggio del passato).

Un complesso sistema di iniziative volte a “finanziare la crescita recuperando efficienza”, ridurre i costi, semplificare le procedure, ecc., ecc..

Che la cosa sia seria lo dimostra il fatto che, come dettagliatamente ci spiega il “Magazine” aziendale, il programma è stato assegnato alla Direzione Personale e Organizzazione ed è guidato da uno “Steering Committee” (cercatevi voi la traduzione…) presieduto dal Direttore Generale. (altro…)

Morte Accidentale di un Anarchico

 

Con questa commedia vogliamo raccontare un fatto veramente accaduto in America nel 1921.
Un anarchico di nome Salsedo, un emigrante italiano "precipitò" da una finestra del 14° piano della  questura centrale di New York. Il commissario della polizia dichiarò trattarsi di suicidio.
Fu condotta una prima inchiesta e quindi una super-inchiesta da parte della magistratura e si scoprì che l'anarchico era stato letteralmente scaraventato dalla finestra dai poliziotti durante l'interrogatorio.
Al fine di rendere più attuale e quindi più drammatica la vicenda, ci siamo permessi di mettere in opera uno di quegli stratagemmi ai quali spesso si ricorre nel teatro. Cioè a dire: abbiamo trasportato l'intera vicenda ai giorni nostri e, invece che a New York l'abbiamo ambientata in una qualunque città italiana… facciamo conto Milano.
E' logico che, per evitare anacronismi, siamo stati costretti a chiamare commissari i vari sceriffi, questori gli ispettori e così via.
Avvertiamo ancora che, qualora apparissero analogie con fatti e personaggi della cronaca nostrana, questo fenomeno è da imputarsi a quella imponderabile magia costante nel teatro che, in infinite occasioni, ha fatto sì che perfino storie pazzesche completamente inventate, si siano trovate ad essere a loro volta impunemente imitate dalla realtà!

DarioFo – Morte Accidentale Di Un Anarchico