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INTESA SANPAOLO – NO VAP?? NO BUDGET!!

Dobbiamo registrare l'ennesima provocazione dei vertici aziendali che, a fronte di risultati comunque positivi e di distribuzione di dividendi, sostengono non ci siano le condizioni per l'erogazione del Vap.  Peraltro, mentre si vuole negare un premio che viene contrattato ed erogato a tutti, vi sono notizie di  elargizioni del tutto discrezionali da parte dell'azienda.

Quindi non ci sarebbe trippa per gatti, ma solo per i soliti noti: parliamo di  un'azienda che solo alcuni mesi fa ha consentito al dimissionario Cucchiani di rimanere 6 mesi al lavoro come direttore generale (con relativo stipendio) perchè al povero top manager tanto mancava per raggiungere il diritto alla pensione. Inoltre sarebbe interessante sapere quanto costano certe consulenze esterne,  in particolare quelle dove troppo spesso gli esterefatti colleghi devono fare da … consulenti (gratis) ai consulenti che nulla sanno del lavoro di banca e che chiedono a loro le informazioni!!

Tutto ciò accade  mentre quotidianamente (per non dire tutte le ore) vengono richiesti report sulle "vendite" e stilate classifiche individuali sui risultati commerciali. (altro…)

CARIGE – NUOVI SOCI “PRIVATI”, VECCHI VIZI, NUOVI SACRIFICI

Estratto dal Disegno di legge costituzionale comunicato alla Presidenza il 14 marzo 2014 per la modifica all’articolo 38 della Costituzione in materia di pensioni di vecchiaia: “….. alla luce dei dati più recenti sulla povertà in Italia pubblicati dall’ISTAT: 10 anni fa 6.786.000 cittadini erano al di sotto della soglia di povertà relativa, saliti nel 2012 a 9.563.000, pari al 15,8 per cento della popolazione; solo tra il 2011 e il 2012 si sono aggiunti 1.390.000 cittadini, mentre 1.399.000 cittadini, in quello stesso anno, sono scesi sotto la soglia di povertà assoluta, oggi pari all’8 per cento della popolazione, contro il 5,70 per cento del 2011 e il 5,20 per cento del 2010.

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UNICREDIT – ADDIO SONNI TRANQUILLI

Durante l'incontro tenutosi all'inizio dell'anno da Ubis con le Organizzazioni Sindacali firmatarie, l'Azienda aveva tranquillizzato i sindacalisti circa i progetti d'esternalizzazione. Ubis si era affrettata a comunicare la fine del progetto Newton e l'avvento di un periodo di bonaccia, fatto salvo poi inserire una postilla "salvo iniziative previste nel piano industriale Unicredit ed il passaggio in capogruppo delle funzioni di gestione dei processi di outsourcing".

Detto, fatto; ed ecco spuntare a tempo di record il "GOG". (altro…)

SCIOPERO COBAS E CUB POSTE


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA


Il 7 aprile ci sarà lo sciopero dei sindacati di base di Poste Italiane contro il processo di privatizzazione in atto, di cui avevamo parlato anche nell'ultimo numero di Bancarotta. In allegato il loro comunicato. Ai lavoratori delle Poste va la piena solidarietà del nostro sindacato.

leggi il volantino pdf

INTESA SANPAOLO – ROTTA CONTROVENTO IN MEZZO AI ROTTAMI

Il 28 marzo scorso, Intesa Sanpaolo ha presentato, in contemporanea, i dati di bilancio 2013 ed il Piano d'Impresa 2014/2017. Come già nel caso di Unicredit, di Ubi e persino di Banca MPS, la Borsa ha salutato con forti rialzi l'annuncio dei dati e del piano.
Anche ISP ha "fatto pulizia" nei bilanci, svalutando gli avviamenti per 5,8 miliardi di euro e accantonando per crediti a rischio 7,1 miliardi di euro. L'utile dell'attività ordinaria, pari a 1.218 milioni, è risultato quindi totalmente assorbito da un risultato netto negativo per 4,55 miliardi di euro. Tutti negativi gli indici più significativi del bilancio: proventi operativi netti in calo del 9%, risultato della gestione operativa in calo dell'11%, risultato corrente al lordo delle imposte in calo del 31%.

Un nuovo management tende sempre ad archiviare le perdite come esito degli errori altrui, o come evento straordinario irripetibile, mentre, senza alcun cenno di autocritica,  annuncia un taglio netto con il passato e dipinge un futuro radioso per sé, per l'azienda e per gli azionisti. Per i lavoratori, come è consuetudine in questi tempi balordi, il messaggio è forte e chiaro: "Dovete già essere contenti se vi teniamo"… (altro…)

BMPS E FRUENDO – E’ NECESSARIO CAMBIARE ROTTA

Il coinvolgimento di Alessandro Profumo nell’inchiesta sui derivati venduti a Divania ripropone l’interrogativo (che a quanto pare siamo l’unico sindacato a porsi) sull’adeguatezza del Presidente del Gruppo MPS rispetto al ruolo che riveste.
Ovviamente anche noi siamo garantisti e l’apertura dell’inchiesta non è sinonimo di colpevolezza, ma il problema è di opportunità e va oltre i risvolti giudiziari perché è indubbio che, nel periodo in cui Profumo ne era alla guida, il Gruppo UniCredit aveva spinto con forza sui prodotti derivati, piazzandoli in modo sistematico ben oltre le reali necessità che talvolta questi strumenti possono soddisfare.

Insomma, ci si chiede se chi aveva sostenuto politiche commerciali particolarmente aggressive sia oggi al posto giusto per risollevare le sorti di Monte Paschi.

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IL 730 CON LA CUB – 2014

Anche quest'anno la CUB – Confederazione Unitaria di Base organizza il servizio di compilazione e trasmissione del mod. 730/2014.
E' possibile prenotare l'appuntamento per la compilazione o la semplice consegna del 730/2014 telefonando (SOLO LA MATTINA) al n. 011/7940858011/7940858 o scrivendo a g.delucia@cubpiemonte.org. Possibilmente indicate nella mail un recapito telefonico per essere contattati in modo più celere e concordare l'appuntamento.

Sarà possibile avere un appuntamento per la compilazione del 730 dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45. Nei giorni di mercoledi e di venerdi sarà a disposizione dei contribuenti un secondo operatore che osserverà i seguenti orari: mattina 9,15-12,45; pomeriggio 14,45 -17,45.
Da quest'anno gli iscritti CUB-SALLCA saranno seguiti da un operatore nei giorni di lunedì e mercoledi dalle ore 15,00 alle ore 17,15.

I 730 precompilati, invece, potranno essere consegnati il lunedì e il mercoledì dalle 10,00 alle 12,30 corredati di tutta la documentazione in fotocopia a partire dal 2 Aprile entro e non oltre il 14 Maggio 2014.

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UNICREDIT – L’ITALIA IN UN MICROCOSMO (PARTE SECONDA)

Ricordate il comunicato dello scorso dicembre dal titolo "Unicredit: l'Italia in un microcosmo" ? In quel comunicato si riportava l'ennesima brutta pagina sindacale nel Gruppo Unicredit.
Le sigle sindacali avevano firmato un accordo che mandava a casa 600 bancari anziani e costosi con il sistema del prepensionamento.
A casa senza il loro consenso ma, come detto, con la benedizione di tutte le organizzazioni sindacali (ad esclusione delle RSA FISAC del Lazio: né quella di UBIS, né quella di UNICREDIT – RETE hanno firmato l'accordo del novembre 2012, nonostante fossero le uniche titolate a farlo, come prevede la Legge 223, perché solo nel Lazio c'erano 5 o più persone licenziate).
Si tratta delle  stesse organizzazioni, però, che hanno risparmiato da quell'esodo forzato proprio alcuni dei loro dirigenti. Sul banco degli imputati sono finite anche sigle "di peso"  come Fabi e Uilca.
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LA PIATTAFORMA DEL SINDACATO

E' così complicato, cari colleghi, tentare di rispettare le più elementari norme nello svolgere correttamente l'attività sindacale?
Parrebbe di sì, se consideriamo la "strategia" sindacale delle OO.SS.  "riconosciute" del settore Credito: dopo soli tre giorni di "incontri" nel gennaio 2012 firmano con ABI un contratto "allucinante", costituito tutto da tagli (ad esempio il -18% alla retribuzione degli apprendisti) e "congelamenti" economici (Tfr e molte altre voci retributive bloccate per anni), da pesanti revisioni normative (vedi possibili turni serali nelle agenzie) e da "prese per il FOC" con il fondo per l'occupazione (che impiegati e quadri alimentano d'ufficio, con il contributo solo "opzionale" di molti manager).

Dal febbraio 2012 all'ottobre 2013 le banche non assumono praticamente nessuno (primo impegno CCNL inevaso), non attivano praticamente nessuna azione di insourcing (il famoso rientro di attività appaltate, secondo impegno CCNL inevaso), anzi Unicredit e MPS esternalizzano quasi 2.000 lavoratori, continuano a "devastare" con le pressioni commerciali le agenzie e i gestori retail e corporate, nonché a "banalizzare/industrializzare" le attività "a basso valore aggiunto". (altro…)