Archivio Fondo Pensioni exCRR - Page 2
Affinché tutti si possano rendere conto di quale spessore siano le argomentazioni a sostegno e le confutazioni delle tesi avversarie e quindi convincersi delle enormi possibilità che abbiamo di ottenere una sentenza a noi favorevole, ribaltando così quelle di primo grado, pubblichiamo, avendo ricevuta autorizzazione in merito, il testo del ricorso depositato il 5 maggio 2009 in Corte di Appello dallo studio Cinelli avverso la sentenza del giudice Di Sario:
CORTE DI APPELLO DI ROMA
Sezione lavoro
Ricorso
per
"……… omissis ………………………………………………"
tutti rappresentati e difesi, tanto congiuntamente che disgiuntamente, dagli avv.ti prof. Maurizio Cinelli (c.f. CNL MRZ 42M26 A092Y) e Carlo Alberto Nicolini (c.f. NCL CLL 65L03 G478L), ed elettivamente domiciliati nel loro Studio in Roma, via Bocca di Leone n. 78, in virtù di mandato speciale, rilasciato, ai sensi dell'art. 83 c.p.c. (quale novellato dall'art. 1, legge n. 141 del 1997) su fogli separati, ma congiunti materialmente al presente atto (telefax per le comunicazioni e notificazioni dalla Cancelleria 06-697634240),
– appellanti –
contro
– UNICREDIT BANCA DI ROMA s.p.a., già BANCA DI ROMA s.p.a. (c.f. 06978161005), elettivamente domiciliata in Roma, via Po n. 25/b, presso lo Studio legale dei difensori, avv.ti prof. Roberto Pessi e Francesco Giammaria;
– FONDO BDR – Fondo pensioni per il personale dipendente della Banca di Roma, elettivamente domiciliati in Roma, via G. B. Morgagni n. 22, presso lo Studio legale dei difensori, avv.ti Michele Sandulli e Domenico Bonaccorsi di Patti;
8 maggio 2008
Signor Presidente e signori azionisti, desidero innanzitutto specificare che intervengo più che in qualità di azionista in qualità di presidente del Comitato costituitosi il 7 febbraio 2007 a tutela degli interessi degli iscritti al fondo pensioni della Cassa di Risparmio di Roma che attualmente conta più di 1350 aderenti. Prima di proseguire mi sembra opportuno fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti a beneficio dei soci originari dell' Unicredito.
C'era una volta il fondo pensioni più ricco tra quelli di tutte le casse di risparmio, nel cui patrimonio si annoveravano alcuni dei palazzi di maggior pregio del centro di Roma, che fruiva della più alta percentuale contributiva e i suoi iscritti vivevano felici e contenti; ma un brutto anno, il 1982, assunse la direzione generale dell'istituto un uomo cattivo, ma tanto cattivo, che subito, nel bilancio dello stesso anno, fece sparire, dalle immobilizzazioni gli immobili assegnati al fondo pensioni, e dagli allegati lo stato dimostrante la situazione del Fondo, stato nel quale venivano elencati tutti i cespiti e che, come prevede il regolamento all'art.23, era sempre stato allegato al bilancio dell'istituto tutti gli anni sin dal lontano 1953, anno della sua costituzione.
Signor Presidente, signor Amm.re delegato, signori Consiglieri, signori Azionisti,
ascoltando le relazioni introduttive di questa assemblea ci pareva di assistere ad un film felliniano dove sogno e realtà si identificano e si confondono, dove tutto va bene, dove tutto è bello.
Non abbiamo sentito una sola parola su qualcosa che non andasse o non fosse andata nel verso giusto; a meno che non ci fossimo distratti, ripeto, non abbiamo udito la pur minima autocritica: tutto va bene, madama la marchesa!
Sorge spontanea a questo punto una domanda: come mai il mercato, di fronte a tale idilliaca situazione, non ci ha premiato in modo particolare, facendo schizzare il valore del titolo alle stelle? Gli operatori economici sono tutti incompetenti? Sono proprio tutti degli incapaci?
Noi crediamo che, in questa discussione, si debba tornare alla realtà come già hanno tentato di fare quasi tutti coloro che sono intervenuti in precedenza.
Tenuto conto di quanto già esposto nei discorsi che ho fatto nelle precedenti assemblee, oggi, cercherò di essere il più conciso possibile in modo da poter esporre, senza dilatare i tempi previsti, le preoccupazioni che viviamo sia come dipendenti, sia come piccoli azionisti, sia ancora come ex dipendenti di Capitalia e, tra questi ultimi, come ex dipendenti della CRR, tra tutti i più sfigati.
Anche dopo l'abbandono del nostro istituto da parte di Geronzi, massimo responsabile di questa situazione, continua la logica del pensiero prepotente: DOPO 13 ANNI di irregolarità, di discriminazioni, di false promesse, di rinvii e di connivenze, i soldi sottratti dalle nostre tasche, da parte dei banchieri, hanno raggiunto quota 600 MILIONI DI EURO !
Con la costituzione del Comitato abbiamo fatto appena in tempo ad organizzarci pri-ma che tutto venisse definitivamente insabbiato dai potenti dei vari versanti, adesso, anche con il sostegno della Cub-Sallca, per far si che tutte le iniziative che abbiamo avviato producano l'affermazione dei nostri diritti, dobbiamo sferrare l'attacco definitivo partecipando compatti, tutti quanti, nessuno escluso, tutti uniti alle iniziative dell'8 maggio:
- ore 9 manifestazione e presidio a viale Tupini
- ore 10,30 interventi all'assemblea degli azionisti UniCredit
- ore 15 manifestazione, con delegazione, sotto la sede della COVIP (via Arcione, 71 all'uscita del Traforo, lato via del Tritone)
E non ai giudici, come recita il novello Ponzio Pilato, al secolo Sergio Bui, perché anche i giudici vanno opportunamente sensibilizzati e pressati e, soprattutto, non si fanno armistizi con il nemico. Ed intanto arrivano le prime risposte agli interrogativi che avevamo posto sul ns. Fondo Pensioni.
Nel primo bilancio targato UniCredit la voce che dovrebbe rappresentare il patrimonio del nostro fondo è ancora diminuita!
Anche la dirigenza capitanata da PROFUMO si è allineata alle direttive del GRAN MAESTRO, alla faccia dei principi enunciati nella tanto sbandierata carta d'integrità.
Le nove organizzazioni sindacali, a servizio di questa casta padronale, in risposta alla nostra richiesta di unire le forze in occasione delle iniziative dell'8 maggio, si sono rifiutate di colla-borare e di partecipare, ammettendo così indirettamente che nulla intendono fare per contestare questa nuova dirigenza, di fronte alla quale continueranno ad esibirsi nel loro consueto "coro a bocche chiuse". (altro…)
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Sia per ragioni di ordine strategico che per motivi di carattere organizzativo le manifestazioni già annunciate per mercoledì 29 sono state rinviate a data da destinarsi, comunque, qualora non ci fossero nel frattempo esiti positivi, sempre prima del periodo feriale. In tale modo offriamo al dr. Profumo un'altra opportunità per dare, nel corso della relazione che terrà all'assemblea degli azionisti, delle risposte concrete alla nostra domanda di giustizia finora, anche da parte sua, solo oggetto di promesse poi non mantenute. Avrà dunque, in un clima più disteso, la possibilità di pronunciarsi ufficialmente e pubblicamente in merito ai provvedimenti da adottare per sanare "una intollerabile ingiustizia",così come definita dal massimo responsabile della sperequazione stessa, Cesare Geronzi, e finalmente onorare l'impegno da lui stesso assunto durante il passaggio di consegne nel giorno dell'integration-day, era l'ormai lontano 30 settembre 2007.
Il giorno 6 aprile è stata notificata la sentenza emessa dal giudice Di Sario per cui, se c'è qualcuno tra gli 82 colleghi coinvolti che non avesse ancora inviato l'adesione in favore del prof. Cinelli, dovrà farlo tassativamente entro la prossima settimana, pena la perdita definitiva del diritto di poter rivendicare quanto gli spetta (gli interessati stanno ricevendo avviso con raccomandata dallo studio Calcioli).
Vi possiamo comunicare con soddisfazione che in questi primi giorni di raccolta delle adesioni allo studio Cinelli abbiamo già ampiamente superato la metà del numero previsto e soprattutto ottenuto tutte le deleghe dei ricorrenti interessati al primo appello scadente il 27 aprile; l'attivo di martedì è stato così partecipato che i colleghi non riuscivano ad entrare, tutti contemporaneamente, nei locali a ns. disposizione, ancorché raddoppiati per l'occasione. Dato comunque che ancora qualcuno manca all'appello vi sollecitiamo a farlo il più presto possibile per facilitarci il lavoro organizzativo, propedeutico a quello legale.
possiamo annunciarvi con grande soddisfazione che abbiamo raggiunto un accordo per il prosieguo dell'iter legale con il prof. avv. Maurizio Cinelli, uno tra i giuslavoristi italiani più considerati ed unanimemente riconosciuto come massima eminenza nel campo della previdenza complementare.
Tenuto conto del venir meno dell'accordo a suo tempo concordato con lo studio Calcioli (vedi ns. disdetta allegata e newsletter n° 25 dello stesso studio, dove ci richiedono 500 euro a persona per proseguire il secondo grado di giudizio) ed in considerazione del mancato rispetto dell'impegno assunto di procedere nell'arco di un solo anno alla presentazione dei ricorsi di tutti gli aderenti, sia in servizio che in pensione e della manifestata decisione di non voler ricorrere ulteriormente allo stato attuale e tanto meno per i pensionati, questo Comitato, nell' attivo del 3 c.m., ha deliberato all'unanimità di recedere dall'accordo su menzionato.
Pertanto con l'esaurirsi dei giudizi di primo grado tuttora pendenti tutta l'attività legale (nuovi ricorsi per pensionati e lavoratori in servizio per i quali l'azione legale non è stata ancora esercitata oltre, naturalmente, gli appelli dei 405 ricorsi già presentati) passerà nelle mani del prof. Cinelli, il quale ha uno studio anche a Roma in via Bocca di Leone n° 78.
L' 8 maggio, giorno in cui si terrà l'assemblea di UniCredit per l'approvazione del bilancio, andremo a scoprire le carte del nostro nuovo "croupier": usciranno dallo stesso mazzo truccato che adoperava LUI ?
L'uomo che iniziò la sua carriera nel ns. istituto nel 1982 compiendo nel bilancio dello stesso anno il suo primo grande abuso nei nostri confronti, facendo sparire l'allegato del Fondo Pensioni e la posta relativa agli immobili assegnati al Fondo stesso, e l'ha terminata l'anno scorso con l'infame beffa, consumata senza il minimo pudore, della solenne promessa, poi non mantenuta, che "non avrebbe mai lasciato l'istituto senza prima sanare una inaccettabile ingiustizia".
e p.c. alla Casta dei Sindacalisti
dal nostro agente speciale, inviato all' "integration day" in una missione impossibile
Fondo ex Cassa di Risparmio di Roma
Dopo le gravi inadempienze del "Circolo Geronzi", culminate con il tradimento anche dell'ultima solenne promessa formulata all'assemblea di Capitalia del 30.7 u.s. dal protagonista principale e non mantenuta, come ben temevamo, l'obbligazione è passata nelle sue mani, dr. Profumo, e tutti speravamo che, conformemente ai principi tanto sbandierati dal management di Unicredit e riassunti nella "carta di integrità", l'approccio al problema del nostro fondo pensioni non sarebbe stato più quello del passato.
Di contro dobbiamo rilevare, con desolato rammarico, che tutti i primi atti, in generale, dei nostri nuovi dirigenti si sono materializzati nel solco della ben triste e conosciuta tradizione. (altro…)