Archivio Documentazione - Page 4
In occasione dell'assemblea degli azionisti di Capitalia convocata per sancire l'unificazione con Unicredito, abbiamo proclamato una intera giornata di sciopero (per i turnisti, intera durata del turno) per il personale di tutte le società dei gruppi Capitalia, EDS, Unipol, Carige e Carimi onde organizzare una forte giornata di lotta, dentro e fuori l'aula, contro questa arrogante dirigenza che finora ha sempre risposto alle nostre sacrosante richieste con le irregolarità, le scorrettezze, le illegalità e la protervia che la caratterizza.
Questa proclamazione è potuta avvenire grazie alla CUB-Sallca, con la quale abbiamo iniziato una collaborazione, visto che tutti e nove i sindacati, si sono rifiutati di attivare le procedure previste dalla legge a tal fine, dimostrando ancora una volta da che parte stanno!
Tutti i possessori di azioni Capitalia devono richiedere immediatamente la certificazione di partecipazione all'assemblea, basta acquistare una sola azione!
Annuntio vobis gaudium magnum n° 4 :
Abbiamo superato le 1.100 adesioni !
Abbiamo inviato due diffide a Draghi e Scimia, in considerazione della responsabilità personale di ordine penale; non avendo ottemperato a quanto richiesto, nel corso della prossima settimana depo- siteremo due esposti alla Procura della Repubblica.
Nel corso del sit-in tenuto nei giorni 19 e 20 giugno sotto il palazzo di Capitalia in via del Corso abbiamo raggiunto obiettivi molto significativi sebbene la partecipazione, come in occasione dell'assemblea degli azionisti, sia stata molto scarsa ! (altro…)
L'Attenzione sul rischio rapina e sulle problematiche inerenti la salute sul luogo di lavoro è sempre viva e presente nel nostro mandato di R.L.S., pertanto facciamo una sintesi della situazione.
Come Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza abbiamo seguito l'introduzione del rischio rapina nel documento di valutazione dei rischi che, ai sensi del D.Lgs.626/94, l'azienda è obbligata a elaborare.
La redazione del documento suddetto, elaborato esclusivamente dall'azienda, ha semplicemente tenuto conto di un protocollo di intesa con le prefetture interessate mirato all'adozione di alcuni apprestamenti nei vari punti operativi.
La nostra contrarietà manifestata da sempre sull'evoluzione del documento in questione è dovuta al fatto che un protocollo di intesa non può da solo costituire una valutazione del rischio così come dettato dalla normativa vigente. Riteniamo che manchi la nostra collaborazione e partecipazione, da sempre richiesta, affinché vengano adottati criteri che valutino il rischio rapina di ogni singolo punto operativo e non l'adozione di uno standard di precauzioni oltretutto difficile da adottare, in talune realtà, per questioni ambientali e di personale mancante. (altro…)