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NON LASCIAMOCI COLPIRE DALLA RASSEGNAZIONE: FACCIAMO PAGARE LA CRISI A CHI L'HA PROVOCATA
CONTRO RICETTE CHE POSSONO SOLO AGGRAVARE LA MALATTIA PRESCRITTE DA "DOTTORI" NON IN REGOLA
Licenziare favorisce l'occupazione: questa strabiliante teoria viene propugnata dal Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Non è l'unica teoria stravagante che va di moda in questo periodo: un'altra è quella secondo la quale allungare i tempi per andare in pensione aiuterà i giovani. A restare disoccupati, aggiungiamo noi.
Il problema è che queste "ricette" per curare la crisi economica, partorite dalla nostra screditata classe politica, vengono suggerite da tempo dagli euro-tecnocrati di Bruxelles.
Basti ricordare come, nel pieno della discussione estiva sulla manovra finanziaria, la Banca Centrale Europea abbia scritto una lettera al governo italiano, indicando le misure che avrebbe dovuto adottare per uscire dalla crisi.
Oggi i contenuti della lettera sono noti: allungamento dell'età pensionabile, ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro, privatizzazione dei beni comuni.
La Cub-Sallca partecipa con la propria piattaforma allo
SCIOPERO GENERALE
Indetto da Cgil e dai sindacati di base per martedì
6 SETTEMBRE 2011
e si impegna alle manifestazioni di piazza insieme alle organizzazioni non concertative
La manovra economica del governo rappresenta un epocale passaggio di fase.
Ancora una volta si sfrutta una situazione di emergenza economica per addossare il costo del risanamento finanziario tutto sulle spalle di lavoratori e pensionati, lasciando intatti gli interessi dei grandi possidenti, dei redditieri, dei poteri forti.
Per strappare qualche giorno di respiro alle boccheggianti finanze statali, si attaccano diritti e conquiste che hanno richiesto decenni di lotta.
La Cgil ha indetto uno sciopero per il 6 settembre. Un ampio cartello di sindacati di base ha deciso di scioperare nello stesso giorno, pur con una piattaforma distinta e separata, che tiene conto delle differenze di impostazione e di progetto strategico. Saranno organizzate "piazze alternative" in tutte le città dove questo sarà ritenuto possibile.
La Cub nazionale non ha ritenuto di aderire a questa proposta, ma la Cub-Sallca (insieme a tutta la Cub-Piemonte) ha deciso di partecipare allo sciopero del 6 settembre, considerandolo un momento importante per battersi uniti contro la manovra del governo.
Invitiamo tutti i lavoratori del settore bancario e assicurativo ad aderire allo sciopero e a partecipare alle manifestazioni sotto le bandiere del sindacalismo di base. Ulteriori dettagli sulle manifestazioni alternative saranno reperibili sui siti nei prossimi giorni. In caso di necessità non esitate a contattarci.
La CUB-Sallca si è impegnata direttamente nella raccolta-firme per l'Acqua Bene Comune ed anche la battaglia contro il Nucleare rientra nelle tematiche che, da sempre, caratterizzano l'attività della CUB e del sindacalismo di base.
I Referendum del 12 e 13 Giugno sono una straordinaria occasione per rilanciare un diverso modello di sviluppo. Dateci una mano a far circolare le informazioni e rendere tutti consapevoli della loro importanza.
Andiamo tutte e tutti a portare i nostri
QUATTRO SI'
Lo sciopero generale indetto da CUB e S.I. Cobas, con adesione USI, per il 15 aprile cade in un momento di particolare difficoltà nazionale e internazionale. La fermezza del sindacato e dei lavoratori non può venire meno: in ogni circostanza vanno perseguiti i nostri giusti obiettivi e riaffermati i nostri valori. Le soluzioni ai problemi esistono, è importante che vengano adottate quelle compatibili con gli interessi dei lavoratori e coerenti con una visione strategica di sostenibilità nel lungo periodo.
Manifestazioni si terranno a:
MILANO: Largo Cairoli ore 9,30
PALERMO: Piazza Politeama ore 10,30
TORINO: Via Livorno 49 ore 9,30
NAPOLI: Telecontrolli di Casoria ore 9,00, Aiazzone di Mariglianella ore 11,00, Sabato 16 aprile Piazza del Gesù ore 14,00
BOLOGNA: davanti alla Prefettura in Via Roosevelt ore 10,00
GENOVA: Piazza Caricamento ore 10,00
ROMA: Ministero Tesoro ore 10,00, Piazza Esquilino ore 17,00
Manifesto Contro la guerra del 2 aprile
Preavviso sciopero inviato all'Abi ed a Ania e Federcasse
La CUB ha indetto, insieme ad altri sindacati di base, uno sciopero generale per l'intera giornata del 15 aprile. Lo sciopero risponde all'esigenza diffusa di proseguire la mobilitazione contro l'arretramento dei diritti dei lavoratori, ben sintetizzato sia dall'accordo Fiat del dicembre scorso, sia dal pesante contratto di lavoro firmato di recente
Accordi che si inquadrano bene in una politica generale del governo che tende a fare pagare solo ai lavoratori il costo della crisi, con la manovra triennale 2011/2013, il collegato lavoro e la riforma dello Statuto dei Lavoratori.
Anche i lavoratori immigrati si trovano di fronte una situazione inaccettabile, di violazione dei diritti e di respingimenti sempre più duri, in una situazione esplosiva.nel settore commercio. (altro…)
Il referendum su Mirafiori, illegittimo perché effettuato sotto ricatto, si è chiuso anche con un giallo: alle 22,50 del 14 gennaio l'Ansa forniva il dato del primo di nove seggi (no al 54%) e bisognava attendere le 6,45 del 15 gennaio per avere il dato definitivo, con il risicato sorpasso del sì, ad opera soprattutto del voto favorevole degli impiegati. Tutto corretto e regolare? Non lo sapremo mai!
Al di là del clamore mediatico, comunque, questo referendum non è la fine, ma l'inizio della storia.
Bisognerà verificare gli investimenti della Fiat e la gestione di una fabbrica (come prima a Pomigliano) dove il plebiscito a favore dell'accordo non c'è stato e si è evidenziata la forte resistenza al ricatto.
Il vero problema è che il "modello Fiat" diventerà un esempio da emulare per tutte le imprese e per tutti i settori, in Italia e non solo. E' qui che avviene il vero salto epocale.
Ma in pratica cosa prevede realmente l'accordo di Mirafiori?
Perché un bancario, un esattoriale o un assicurativo dovrebbe scioperare il 28 gennaio? Per lo stesso motivo per cui dovrebbe farlo un edile, un chimico, uno statale, ecc.: perché bisogna impedire che in questo paese i diritti dei lavoratori tornino indietro fino all'800!! Quello che succede in Fiat oggi toccherà a tutti domani.
Che la ricetta di Marchionne possa diventare generalizzata per tutto il mondo del lavoro ben dovrebbero saperlo proprio i lavoratori bancari. Intesa Sanpaolo ha inaugurato la stagione degli accordi in deroga e dello scambio diritti contro occupazione (in parte precaria e ricattabile) utilizzando il ricatto delle operazioni che finivano in Romania.
Ha proseguito Unicredito con deroga al contratto integrativo per i nuovi assunti e uscita obbligatoria per chi aveva maturato il diritto alla pensione, il tutto motivato con il fatto che "gli utili erano scesi del 75% rispetto al 2007". Tutto questo, naturalmente, con la complicità dei sindacati di comodo aziendali ed anticipando quanto previsto dal nuovo modello contrattuale che prevede di introdurre clausole peggiorative nei contratti.
In aggiunta a ciò, i banchieri che hanno fatto ricorso al fondo esuberi hanno chiesto ed ottenuto dal governo (col pretesto dell'uso del fondo) l'esenzione dalle assunzioni obbligatorie per le categorie protette, come previsto per le aziende in crisi. Un autentico scandalo!!! (altro…)
Il sindacalismo di base ha proclamato lo sciopero generale per il 28 gennaio: quel giorno anche bancari ed assicurativi saranno chiamati a scioperare, non genericamente per solidarietà con gli operai della Fiat, ma per se stessi, perché i contratti sono scaduti e la "dottrina Marchionne" arriverà ovunque se non la fermiamo.
Nelle realtà dove il nostro sindacato è meno radicato, viene talvolta tentato il giochino di mettere in discussione la regolarità delle nostre iniziative. A scanso di ogni equivoco alleghiamo il fax inviato ad ABI, ANIA, Federcasse ed alla Commissione di Garanzia.
A breve il volantino completo con le motivazioni dello sciopero.
Stiamo assistendo, nel mondo del lavoro, ad un drammatico ritorno all'indietro per quel che riguarda le condizioni normative e salariali.
Oggi si assiste anche ad un'escalation dal punto di vista dell'autoritarismo.
Solo per restare alla cronaca più recente, ricordiamo tre operai licenziati alla Fiat di Melfi (di cui due RSU della Fiom), un impiegato della Fiom licenziato a Mirafiori per avere usato la posta elettronica aziendale per inviare un volantino sulla vicenda di Pomigliano, una rappresentante Cub (la più votata alle elezioni delle RSU) sospesa da Auchan per aver messo su Facebook un manifestino ironico sulla sua azienda.
A tutti questi lavoratori e lavoratrici ed alle rispettive organizzazioni va la nostra piena ed incondizionata solidarietà. (altro…)
ORA BASTA !
Paghino i ricchi e gli evasori, via le spese militari, per il diritto al lavoro, al reddito e ai diritti sociali.
La manovra correttiva del Governo per il prossimo triennio scarica sui lavoratori dipendenti il pesante onere di risanare il bilancio dello Stato. La crisi della finanza e la pazzia della speculazione vengono usate come armi di ricatto per imporre politiche di rigore a senso unico, dove a pagare sono sempre i soliti tapini, soggetti a ritenuta alla fonte. La pressione fiscale cresce solo sul lavoro dipendente, mentre dall'altra ci tagliano i servizi o ce li fanno pagare di più. Persino il federalismo verrà usato per incrementare il nostro carico fiscale, alzando le aliquote delle addizionali locali.
Il piano del governo prevede nel pubblico impiego il blocco dei contratti per tre anni, il blocco degli scatti di anzianità nella scuola, il licenziamento di metà dei precari, il pensionamento per le donne a 65 anni già dal 2012, la riduzione degli stipendi oltre una certa soglia e la rateizzazione del TFR in determinati casi. Verranno soppressi posti di lavoro a centinaia di migliaia, rendendo impossibile il tempo pieno a scuola e un servizio di qualità che ci consenta di colmare il grave gap formativo con gli altri paesi civili. (altro…)