Archivio Tematiche di settore - Page 2
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
In conseguenza dell'ultimo contratto nazionale e di vari accordi aziendali la normativa al riguardo sta diventando sempre più aggrovigliata.
L'unica cosa certa è che per il 2014 i giorni di ex festività sono quattro:
Giovedì 29 maggio Ascensione
Giovedì 19 giugno Corpus Domini
Martedì 4 novembre Festa Forze Armate
E' necessario prestare la massima attenzione agli aspetti normativi legati alla loro fruizione. Come prima cosa ricordiamo che per i quadri direttivi una giornata andrà "devoluta" al Fondo per l'occupazione.
Attenzione! Lo stesso accade per le aree professionali nelle filiali delle banche (come Intesa Sanpaolo) che attuano l'orario esteso. (altro…)
Da Segreteria Nazionale Cub-Sallca
Il contenzioso legale tra i lavoratori e le aziende è in crescita costante, così come i provvedimenti disciplinari che vengono comminati nei confronti di chi sbaglia, il più delle volte in buona fede, spesso per semplice ignoranza delle normative vigenti. La carenza di formazione e le difficoltà di affiancamento possono tradursi in errori operativi e in questi casi il rischio è che l'azienda faccia scattare sanzioni. Il lavoratore si trova così a pagare per responsabilità che andrebbero invece imputate alla mediocrità della gestione aziendale.
Verso la fine del 2012 demmo notizia, attraverso un volantino, del successo "legale" ottenuto da un collega del Banco di Napoli che, licenziato nel 2010, era stato reintegrato dal Giudice del Tribunale di Napoli che aveva considerato illegittimo il provvedimento.
Il collega in questione si era reso responsabile di avere, di fatto, ossequiosamente obbedito al volere ed alle cattive abitudini avallate da tre successivi direttori della filiale in cui operava, richiamando effetti presso il notaio senza la necessaria provvista sui conti del debitore. (altro…)
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Venerdi 20 dicembre è stato firmato l'accordo per adeguare il Fondo di Solidarietà alle norme della Legge Fornero.
Torneremo sul tema ma, fondamentalmente, il Fondo mantiene le vecchie caratteristiche.
Inoltre l'Abi ha, di fatto, ritirato la disdetta del contratto, che potrà essere riproposta dalle parti entro 3 mesi dalla scadenza del CCNL.
Inoltre sono previsti incontri, entro il 28 febbraio, per avviare il confronto sul rinnovo del contratto e, entro il 31 marzo, per discutere le regole di attivazione del Fondo per l'occupazione, un nuovo accordo sugli RLS ed il recepimento delle prescrizioni del Garante sulla Privacy riguardo il trattamento delle informazioni sui clienti.
I sindacati firmatari hanno presentato questi passi avanti come un successo dello sciopero del 31 ottobre e della loro "fermezza".
Se è così facile, verrebbe da chiedersi se la stessa fermezza non sarebbe stata più utile in occasione della firma dell'ultimo contratto, ma vogliano guardare avanti.
Ora la strada è sgombra dal problema del Fondo di Solidarietà (rispetto al quale vi era un comune interesse delle parti) e dal ricatto della scadenza stringente del contratto.
Questo rinnovo contrattuale deve essere l'occasione per recuperare qualche diritto e non per perderne altri.
La disdetta del contratto del credito, operata dall'Abi, è stata accompagnata da un documento di scenario con cui i banchieri vorrebbero giustificare la loro volontà di cambiare/cancellare le regole del contratto di settore.
Questa iniziativa va smontata nei suoi fondamenti e nei suoi punti di attacco.
Non basterà "resistere" all'assalto per ridurre i danni: partendo dall'analisi dei problemi dei lavoratori del settore, intendiamo proporre una piattaforma rivendicativa organica, per costruire un nuovo modello di banca, alternativo a quello che si è affermato negli ultimi 20 anni con le privatizzazioni delle aziende di credito. Un modello che i banchieri vorrebbero perpetuare, nonostante gli evidenti danni prodotti, perseverando su una linea combinata di taglio dei costi, esternalizzazioni/delocalizzazioni, ulteriore incremento delle politiche commerciali aggressive e scorrette.
Sotto sono riportati i punti chiave rivendicativi che vengono sviluppati nella piattaforma. La stessa è preceduta da un'ampia, ma indispensabile, premessa, che spiega il contesto e smonta molti degli argomenti pretestuosi dei banchieri. (altro…)
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Il giorno 20 dicembre i sindacati firmatari incontreranno l'Abi per parlare di Fondo di Solidarietà.
La disponibilità all'incontro dell'Abi ha indotto i sindacati firmatari a revocare il presidio programmato nella stessa giornata.
La riapertura delle trattative è un fatto positivo. ma va tenuto presente che, se il fondo è indubbiamente utile e necessario per i lavoratori, altrettanto lo è per le banche che non potrebbero "rottamare" i lavoratori più anziani senza questo strumento. Lo segnaliamo perchè l'eventuale accordo sul Fondo non dovrà essere oggetto di scambi impropri come già accaduto in passato.
Rileviamo la permanente assenza di una piattaforma rivendicativa dei sindacati trattanti.
Per questo motivo abbiamo ritenuto di rompere gli indugi e di proporre ai lavoratori una bozza provvisoria di piattaforma del sindacato di base.
Invitiamo i lavoratori alla lettura ed a farci pervenire le loro valutazioni.
A gennaio contiamo di organizzare assemblee fuori orario per l'approvazione formale.
Abbiamo inviato all'Abi la richiesta di partecipare alle trattative: questo per chiarire a tutti che non siamo certo noi a voler restare fuori dalla contrattazione, ma che sarà eventualmente la controparte a mantenere la preclusione nei nostri confronti
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Dopo la riuscita dello sciopero del 31 ottobre è necessario riportare al centro dell'attenzione i contenuti di una vertenza che rischia di vivere solo di interessate spinte emotive, mentre è urgente che le lotte siano accompagnate da ragionamenti lucidi sulla strada da prendere.
Cominciamo con l'invito alla lettura del documento con cui l'Abi ha giustificato la decisione di disdettare il contratto alla scadenza non garantendone più l'ultrattività dopo il 30 giugno 2014.
E' chiaro che se si accetta il terreno di gioco proposto dalla controparte la sconfitta è certa.
Alleghiamo una sorta di "prima risposta" alle argomentazioni dell'Abi, preparato da un collettivo intercategoriale di lavoratori (Clash City Workers) che abbiamo trovato particolarmente utile e interessante. Valutare l'esatto stato del settore bancario e individuare con precisione le responsabilità per gli elementi critici presenti, sono le premesse per evitare un nuovo, rovinoso, rinnovo contrattuale.
Lo sciopero della categoria contro la disdetta del contratto da parte dell'ABI merita un intervento ed una riflessione anche da parte della nostra organizzazione.
All'inizio del 2012 ci eravamo opposti duramente ad un contratto che di colpo abbatteva norme ed istituti contrattuali consolidati, frutto di miglioramenti lenti e conquiste storiche. L'impianto contrattuale veniva seriamente picconato, in ossequio agli imperativi della crisi e alla caduta di redditività delle aziende bancarie. Il costo del lavoro bancario veniva ad essere l'unico imputato: comodo passare un bel colpo di spugna sulle responsabilità dei manager e degli azionisti, che hanno copiato tardi e male modelli di banca dimostratisi fallimentari anche in altri sistemi economici!
SERVONO OCCHI APERTI, NERVI SALDI, DETERMINAZIONE E CONTINUITA' NELLA LOTTA
Occorre avviare un'ampia riflessione in categoria dopo l'impatto emotivo della disdetta del contratto nazionale da parte dell'Abi. Va ribadito che non è in discussione l'attuale contratto, ma la sua prosecuzione oltre la scadenza del 30 giugno 2014. Con questo atto l'Abi esercita quanto previsto dall'art. 6 comma 4 del CCNL ("il contratto si intenderà tacitamente rinnovato per un triennio, qualora non venga disdetto almeno 6 mesi prima della scadenza") ma lo fa annunciando propositi bellicosi.
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Il 16/9/13 l'Abi ha disdetto il contratto nazionale del settore credito.
Un segnale "politico" per drammatizzare lo scontro, visto che il CCNL vigente produrrà regolarmente i suoi effetti fino al 30 giugno 2014, ma subito dopo andrebbe a decadere.
Torneremo a breve ad approfondire le implicazioni di questo gesto. La notizia è arrivata mentre ci apprestavamo a far uscire il volantino allegato.
Riteniamo che lo sciopero generale del sindacalismo di base del 18 ottobre (come spieghiamo nel volantino stesso) possa essere la prima risposta all'arroganza dell'Abi, da sempre sponsor del governo e delle sue politiche. Politiche, peraltro, dettate dagli euroburocrati e basate sulla riduzione dei diritti di tutti i lavoratori, bancari ed assicurativi compresi.
Tutto questo a prescindere dagli annunci di mobilitazioni dei sindacati concertativi di categoria. Mobilitazioni che proprio loro non vollero promuovere pur di far digerire l'ultimo rinnovo contrattuale, perchè altrimenti i bancari … avrebbero rischiato di rimanere senza contratto.
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DA SEGRETERIA REGIONALE PIEMONTE CUB – SALLCA
Non è nostra abitudine impiegare il tempo in polemiche infruttuose tra sigle sindacali. E' per questo motivo che di solito non rispondiamo agli attacchi ed alle provocazioni che ogni tanto subiamo da parte di altre organizzazioni.
Così abbiamo scelto di fare in occasione di due volantini/comunicati della Fabi torinese dei mesi scorsi, che abbiamo preferito ignorare, non per mancanza di argomenti, ma perché esistono altre priorità rispetto a polemiche pretestuose.
Tuttavia il recente passaggio di alcuni quadri sindacali Falcri alla Fabi, in Intesa Sanpaolo, ha visto reiterarsi un comportamento intollerabile: un nostro commento alla vicenda, rivolto esclusivamente ai nostri iscritti e neppure pubblicato sul sito, è stato usato, sia dai "transfughi", che dalla sigla che li ha "accolti", per diffondere falsità e calunnie sul nostro operato e sui nostri obiettivi.
Ci sembra doveroso quindi intervenire, questa volta in forma pubblica, per ricostruire il corretto svolgimento dei fatti, ristabilire la verità ed esprimere il nostro punto di vista.
Dopo di che ritorneremo a occuparci di cose serie…
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