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CONTRATTO E NON SOLO


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Se pensavate che solo il Contratto nazionale avesse riservato brutte sorprese, provate a vedere cosa sta succedendo al Fondo Sanitario Intesa Sanpaolo (clicca qua).

Tornando al Contratto nazionale, la situazione è alquanto confusa.
I dati in possesso del "Comitato per il no"  (parziali, ma che grazie alle segnalazioni dei lavoratori sono relativi a quasi 60.000 voti assemblea per assemblea) si discostano notevolmente dai dati forniti (in forma aggregata) dalle segreterie nazionali del primo tavolo.
Stiamo peraltro seguendo vari casi di votazioni irregolari, con dati palesemente alterati, che si aggiungono alla vicenda delle assemblee separate in Campania, Lazio ed altre zone, dove peraltro il no continua a prevalere. Abbiamo però un dato praticamente certo grazie alla nostra rete di contatti: il volantino (clicca qui) rende conto delle votazioni del Gruppo Intesa Sanpaolo di Torino e provincia, con il No oltre il 70%.
Abbiamo inoltre, grazie al Comitato, una quantità di dati rilevante sul Gruppo Intesa Sanpaolo nazionale dove (dato parziale ma significativo) i No sono 7675, i Sì 4501 e gli astenuti 608.


Con quale diritto le segreterie dei sindacati firmatutto pretendono di andare a trattare sugli accordi di armonizzazione in scadenza al 30 giugno?
Quale altra concessione verrà fatta all'azienda questa volta?

Neanche in questa situazione si pone il problema di verificare la rappresentatività sindacale  con l'elezione diretta da parte dei lavoratori dei propri rappresentanti?

NO ALLO SCIPPO DELLA DEMOCRAZIA. VERGOGNA!

Ieri le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto AIUTA I BANCHIERI hanno deciso che a partire da Lunedì 26 marzo in Liguria, Campania e a Verona non si terranno più le Assemblee dei lavoratori, ma solo quelle degli iscritti e per giunta separatamente.
Hanno anche concordato tra loro che tale modalità di consultazione potrà essere estesa: "Nelle piazze che saranno indicate tempo per tempo e/o ne facciano richiesta".
Il senso di questa scelta è chiarissimo: dove si perde con grandi numeri i lavoratori non potranno più esprimersi.
In Campania i no sono attualmente oltre il 90%; a Genova nella prima assemblea di piazza alla presenza di Mauro Bossola, segretario nazionale della FABI e di Costanza Vecera, segretaria nazionale della FISAC, i NO sono stati 737 e i sì 62; a Verona i no vincono nei feudi storici di FABI e FIBA. (altro…)

CCNL CREDITO: LA CRISI E’ UN’OPPORTUNITA’ PER I BANCHIERI, L’EMERGENZA E’ SOLO NOSTRA!

Votare NO è la sola risposta possibile!

Hanno raccolto il consenso dei lavoratori su una piattaforma ambiziosa, poi hanno detto "scusate c'è la crisi". Anziché tornare dai lavoratori hanno discusso e firmato in tre giorni dopo aver dormito per un anno! Adesso dopo due mesi vengono a chiederci di votare…

Hanno detto che gli aumenti contrattuali tutelano il potere d'acquisto:
si tratta di una menzogna colossale!

Non si recupera l'inflazione del triennio 2008/2010 (0,8%); non si recupera il 2011 (2,8%) né i primi cinque mesi del 2012 (3,3% la variazione dei prezzi su base annua); (altro…)

GUIDA RAGIONATA PER DIFENDERSI DAL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL CREDITO

Una riflessione approfondita sul rinnovo contrattuale in corso deve a nostro avviso partire dall'intervista che Francesco Micheli, capo delegazione ABI, ha fatto uscire sul Sole 24 ore del 2/2/2012, a distanza di qualche giorno quindi dalla firma dell'ipotesi di accordo.

Il tempo necessario per consentire anche all'ABI di metabolizzare l'evento e darne una lettura sintetica e conclusiva, in un contesto ormai sbollentato dalle pressioni incombenti della trattativa (se così la si può definire…).

Nelle sue risposte concordate con la giornalista che lo intervistava, Micheli fornisce importanti chiavi di lettura della strategia e del risultato finale ottenuto dall'ABI al tavolo negoziale.

Innanzitutto Micheli inquadra il rinnovo del contratto in un disegno coerente perseguito con continuità dall'organizzazione cui appartiene, in una strategia di lungo periodo che  parte, è vero, dalla svolta del 1998/1999, ma che trova i suoi snodi importanti in quattro recenti passaggi:

  • l'accordo sulle agibilità sindacali del 7 luglio 2010;
  • la revisione del fondo esodi dell' 8 luglio 2011;
  • l'accordo quadro sulle regole contrattuali del 24 ottobre 2011;
  • il rinnovo contrattuale del 19 gennaio 2012.

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RINNOVO CONTRATTO DEL CREDITO: VOTARE NO PER NON TORNARE INDIETRO

Cresce lo scandalo per questo accordo, che è stato smontato e spiegato nei dettagli da vari comunicati, nostri, di aree in dissenso di altre sigle, del comitato per il NO.

Dal primo tavolo sindacale si cerca di giustificare l'ingiustificabile con argomenti risibili.

Si dice che è il massimo che si potesse fare in tempo di crisi.

Eppure non si  può dare per scontato che le banche italiane siano così malmesse. Le continue iniezioni di denaro della BCE hanno consentito loro di ricevere a dicembre 114 miliardi di Euro all'1%, subito reinvestiti in titoli di stato al 6%. Adesso è arrivato un nuovo regalo da 139 miliardi. Dobbiamo pagare sia come cittadini (per i soldi regalati dalla BCE e non usati per lo sviluppo) sia come lavoratori con il contratto?

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COMITATO DEL NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI

nocontratto


Un primo gruppo di delegati sindacali, lavoratrici, lavoratori, di diverse sigle sindacali o senza tessera, hanno deciso di organizzare unitariamente un comitato per bocciare il vergognoso accordo per il rinnovo del contratto dei bancari.

Chi condivide questa battaglia può aderire cliccando sulla vignetta oppure su questo link (anche collegandosi dal computer di casa):


Di seguito il testo dell'appello del comitato per il no ed i primi fimatari:
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FERIE ED EX FESTIVITA’ DOPO IL RINNOVO CONTRATTUALE

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Quest'anno i giorni di ex festività sarebbero quattro ma, se verrà approvato il rinnovo contrattuale, per i quadri direttivi uno andrà "devoluto" al Fondo per l'occupazione.
Riepiloghiamo i giorni di ex festività ricordando che in questi giorni eventuali assenze non retribuite (permessi ed aspettative non retribuite) determinano una doppia penalità (perdita dello stipendio e di un giorno di ferie) mentre non ci sono problemi se ci si assenta per ferie, banca ore, malattia, donazione sangue, ecc.

Lunedi 19 marzo
Giovedi 17 maggio
Giovedi 7 giugno
Venerdi 29 giugno (festivo per la piazza di Roma)

Siamo solo a gennaio e già ci vengono segnalate nuove pressioni aziendali per la fruizione forzata di ferie. (altro…)

NO AL CONTRATTO BEFFA: UN PACCO DA RISPEDIRE AL MITTENTE!

Nessun aumento salariale per il 2011 e 5 mesi del 2012.
Nessun recupero inflattivo per il triennio precedente.
Aumenti medi dichiarati di 50 euro al mese a partire dal mese di giugno 2012, altri 50 dal giugno 2013, altri 70 dal giugno 2014: soldi che non contano per TFR, Fondo Pensione, trattamento di quiescenza.
TFR calcolato per 3 anni solo su stipendio, scatti anzianità ed ex ristrutturazione tabellare.
Blocco degli scatti d'anzianità per 19 mesi.
Contratti complementari con tagli salariali del 20% e orari di 40 ore.
Salario d'ingresso con abbattimento tabellare del 18%.
Un giorno in meno di banca ore o ex-festività per 5 anni per assunzioni solo presunte.
Orari di sportello dilatati nella fascia oraria 8-20 o addirittura 7-22.
Forzature sull'obbligo di fare le ferie arretrate e quelle di competenza.
Fungibilità dei Quadri Direttivi dal 1^ al 4^ LivelloAccorpamento di VAP e premio incentivante con rischio di perdere anche il primo.
Era questa la piattaforma votata dai lavoratori?
Dovevamo aspettare un anno per ottenere queste brillanti conquiste?
Se è sopraggiunta la crisi non era doveroso tornare in assemblea?
C'è qualcos'altro che possiamo fare per finanziare le banche?

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CONTRATTO BANCARI: IL DANNO E LA BEFFA

Comunicato della segreteria nazionale del Cub-Sallca

Si è concluso nel peggiore dei modi e senza un minuto di sciopero il rinnovo del contratto dei bancari: una sceneggiata nel metodo e un obbrobrio nei contenuti.

A fronte di un contesto di crisi innegabile, i sindacati firmatari hanno deciso di farvi fronte cestinando la loro già poco credibile piattaforma e limitandosi ad emendare quella della controparte, scaricando sacrifici sui lavoratori per aiutare i poveri banchieri.

Una trattativa lampo con comica finale: il 18 gennaio veniva raggiunto verbalmente l'accordo, il 19 si riapriva il confronto perchè il testo non coincideva con quanto concordato. Ancora l'altra settimana stavano girando due testi diversi!!!!

Nel merito: non c'è il recupero del potere d'acquisto, vi sono perdite su importanti parti normative, viene allargato in modo insensato l'orario di sportello e "difesa" l'area contrattuale con forti sconti alle aziende sulle nuove assunzioni.

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CCNL CREDITO: PIATTAFORMA CESTINATA, SI VA VERSO IL CONTRATTO “EMERGENZIALE”

Come avevamo previsto già un anno fa, si va verso la replica del pessimo film già visto nel 1999. Si era già capito cosa stava succedendo dalla firma dell'accordo quadro sul nuovo modello contrattuale ad ottobre.

Di fronte all'avanzare della crisi economica è evidente che lo scenario è cambiato, ma appunto per questo sarebbe stato doveroso tornare dai lavoratori per spiegare come si intendeva affrontare il nuovo scenario.

Invece, dopo aver ottenuto un consenso a buon mercato su una piattaforma  tanto "audace" quanto poco credibile (ricordiamo che su molti punti le richieste erano più avanzate di quelle presenti nella piattaforma della Cub-Sallca), i sindacati del primo tavolo hanno preferito farsi dettare tempi ed agenda dall'Abi, guidata dal tristemente noto Francesco Micheli, che ha subito messo a profitto l'esperienza maturata in Intesa Sanpaolo. (altro…)

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