Archivio SAS Intesa Sanpaolo - Page 16
Grave ed allarmante episodio a Napoli: le immagini di una rapina finiscono su You Tube.
Il Sallca-Cub, oltre a richiedere un'indagine interna, ha deciso di intervenire per vie legali con un esposto e di informare il Garante per la privacy.
L'esposto alla Procura della Repubblica di Napoli
La lettera inviata al Garante per la privacy
La lettera inviata ad Antonio Nucci per richiedere un'indagine interna
Il comunicato stampa
L'accordo recente sugli inquadramenti in Intesa Sanpaolo conclude la fase dell'armonizzazione contrattuale partita due anni fa, subito dopo l'annuncio della scellerata fusione.
Gli otto sindacati firmatari presentano l'ennesimo accordo come brillante conclusione di una trattativa gestita in modo pacato e responsabile, approdata ad esiti favorevoli per tutti i lavoratori, che dovrebbero quindi essere contenti di avere rappresentanti così lungimiranti e intelligenti e pertanto premiarli con una valutazione positiva, possibilmente plebiscitaria.
La realtà non è, a nostro avviso, così esaltante e proveremo a dimostrarlo, proprio partendo da un giudizio il più possibile oggettivo e meditato sull'ultimo accordo siglato.
A febbraio 2009 sarà erogato alle aziende del Gruppo il VAP in base all'accordo stipulato in ottobre 2008 negli importi lordi riportati in tabella.
Il premio aziendale per il personale appartenente alle Aree Professionali e ai Quadri Direttivi sarà interamente liquidato con le competenze di fine mese, non sarà possibile richiedere il pagamento in azioni in quanto non è stata convocata (SIC!) l'assemblea straordinaria degli azionisti, come previsto dall'accordo. Per i Dirigenti l'erogazione avverrà invece con le prime competenze utili dopo il completamento del sistema incentivante.
Il progetto ISI, che ha unificato le filiali di tutte le banche del gruppo Intesa Sanpaolo del Veneto (ad eccezione della C.R Venezia) nella nuova Cassa di Risparmio del Veneto, ha determinato una lunga serie di inconvenienti ai clienti: dalle utenze non pagate in blocco, alle lettere di sollecito, con tanto di minaccia di iscrivere il cliente nella centrale delle segnalazioni creditizie, relativamente alle rate dei mutui e prestiti del 30 settembre, che invece erano state regolarmente pagate, fino ad un estratto conto fantasma, recapitato a moltissimi correntisti, riportante un saldo a zero (ricevuto tra l'altro proprio nei giorni caldi dell'inizio della crisi delle Borse!!!).
Fin dall'inizio le trattative di armonizzazione post-fusione hanno seguito lo schema voluto dall'azienda: i vari argomenti sono stati trattati separatamente (o a piccoli blocchi), i sindacati trattanti hanno provato a riproporre gli accordi che c'erano nei due gruppi prima della fusione e l'azienda ha provato a ridurre diritti e tutele.
I lavoratori non sono stati coinvolti su nessuna piattaforma e sono rimasti spettatori passivi, in attesa di capire quanto, nel batti e ribatti di proposte e controproposte, viene lasciato sul terreno.
E' una tecnica che riesce a far digerire le pillole amare in modo quasi indolore, perché quello che si perde viene "scoperto" poco per volta, che siano diritti individuali (ad es. le visite mediche) o collettivi (il controllo sindacale sulle assunzioni o gli stanziamenti per i circoli ricreativi).
Questo schema pare riproporsi anche per gli inquadramenti, dove, tra l'altro, non si tratterebbe solo di armonizzare il preesistente, visto che siamo in presenza di una nuova organizzazione del lavoro.
Sarà che l'emergenza operativa è ormai una condizione abituale in questa azienda, tuttavia alcuni episodi ravvicinati ci hanno indotto a rilanciare l'attenzione sulle disfunzioni e sulle provocazioni della controparte, a cui dobbiamo evitare di abituarci e rassegnarci.
Gli errori in busta paga, ormai, non fanno più notizia, per cui l'azienda ha trovato un diversivo per intrattenere i lavoratori: numerose colleghe part-time si sono viste consegnare numero 1 buono pasto, pur avendo, mediamente, lavorato qualche giorno in più nel mese precedente. L'indizio potrebbe essere cercato nel fatto che si tratta di colleghe che hanno appena rinnovato il part-time. Qualche buco nella procedura? Qualche problema con Intesap?
Certo che la nuova procedura di rilevazione presenze sta creando, diciamo così, qualche problemino. Mentre gli addetti al caricamento dei dati impazziscono, gli altri colleghi passano il loro tempo a cercare i giustificativi delle giornate dove sono evidenziate anomalie: forse è per questo che siamo indietro con i budget?
Inoltre la mania brunettiana di piazzare tornelli ad ogni angolo potrebbe esporre, a breve, l'azienda a figuracce cosmiche, soprattutto verso colleghi portatori di handicap.
Intesa Sanpaolo ha varato a metà dicembre una nuova articolazione della Banca dei Territori e contemporaneamente ha fatto partire, con decorrenza 1/1/2009, la riorganizzazione della sua rete filiali, in base ad un nuovo modello, che fonde le precedenti impostazioni presenti nelle due banche d'origine.
I due progetti vengono a sovrapporsi e in alcuni punti a contraddirsi, ma nell'insieme perseguono con coerenza scopi ben definiti, che in sostanza possiamo sintetizzare così: realizzare rilevanti risparmi di costi, attraverso una redistribuzione delle risorse dalle strutture centrali alla rete ed un ulteriore ridimensionamento dell'organico, con l'obiettivo di migliorare nel contempo l'efficacia dell'azione commerciale sul mercato e ottenere maggiori risultati economici in uno scenario difficile.
E' urgente quindi una riflessione approfondita ed un intervento immediato per affrontare le problematiche lavorative derivanti dalla riorganizzazione, che verrà attuata in tempi e modi scanditi per l'intero 2009.
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Il disagio provocato dagli accordi sugli esuberi è sotto gli occhi di tutti. Ogni punto operativo ne è stato coinvolto o lo sarà quando a fine anno andranno in esodo altre/i colleghe/i. Sicuramente non sarà certo quella manciata di poche centinaia di nuovi assunti a livello nazionale che risolverà i problemi ormai drammatici che investono la maggior parte dei punti operativi di questa azienda.
A questa drammatica situazione di carenza di organici si aggiunge il fatto che l'azienda non intende riconfermare le centinaia di lavoratrici e lavoratori assunti a livello nazionale con contratti a tempo determinato.
Cosa succede al DC SO Polo back office di Rete, Ufficio di Torino ?
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In occasione dell'auspicata ondata di assunzioni, si aprirà il consueto, deplorevole, spettacolo della coda di sindacalisti che fanno la posta al neoassunto per propinargli il pacchetto tessera più polizza cassieri.
Si tratta di un malcostume, frutto della spietata lotta per procacciare tessere, nella quale qualche sindacalista, più spregiudicato degli altri, arriva anche a fare proposte degne dei mercati rionali (con tutto il rispetto), tipo polizza gratis per un anno o tessera congelata per alcuni mesi.
Noi, da sempre, riteniamo che l'esigenza di una polizza per coprire i rischi professionali non sia l'argomento valido per strappare un'adesione sindacale.
Allo stesso tempo riteniamo assolutamente utile il fatto che un lavoratore aderisca ad un sindacato (meglio se il nostro), ma ciò dovrebbe avvenire in maniera libera e consapevole.
Ci chiediamo come possano fare tale tipo di scelta lavoratori e lavoratrici, spesso al primo impiego, catapultati in una realtà sconosciuta, assediati da sindacalisti questuanti.
Per questo la nostra organizzazione ha sempre consentito e consentirà di aderire liberamente alla polizza senza il ricatto dell'iscrizione. Il fatto, poi, che molti lavoratori, in tempi successivi, decidano di iscriversi, non fa che confermarci la bontà della scelta.
Venerdi 1 Agosto la filiale STADIO di C.so Orbassano ha scioperato compatta.
Lo sciopero era stato proclamato dalla CUB-SALLCA a causa delle ormai insopportabili condizioni di lavoro.
Riprendiamo qui le ragioni di quello sciopero, perche' quella giornata e' stata solo l'inizio di una mobilitazione che ha come obiettivo la soluzione di tutti i gravi problemi di STADIO.
I guai grossi iniziano nel 2007 in concomitanza della cessione di molte filiali ex-Intesa a Cariparma. In un territorio molto esteso, STADIO resta l'ultima filiale ex-Intesa e questo ha come conseguenza il fatto che, nel giro di pochi mesi, ben 800 nuovi conti (di cui 300 aziende), di clienti che non hanno accettato la cessione, convergano su STADIO. A questo vanno aggiunte le centinaia di pratiche di richieste di ricerche che arrivano da tutte le filiali, che sono state vendute, del territorio circostante.
Siccome l'organico è calcolato sui 5000 conti che erano accesi in filiale, risulta chiaro per chiunque abbia un minimo di buon senso, che i colleghi di quella filiale andrebbero aiutati.
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