Archivio SAS Intesa Sanpaolo - Page 19
Sino ad oggi, non abbiamo voluto entrare direttamente nel merito del dibattito "grattacielo SI', grattacielo NO", anche se naturalmente, come sindacato di base, abbiamo un'opinione ben precisa (e consolidata) sull'impatto, non solo ambientale, delle "grandi opere", sugli appetiti che solleticano, sugli interessi che rappresentano.
A chiunque voglia formarsi una propria opinione, cosa che in casi del genere è quanto di meglio si possa fare, consigliamo di visionare anche la documentazione presente sul sito www.nongrattiamoilcielo.org, in modo da compensare le tante pagine "a pagamento" dei sostenitori del progetto che compaiono periodicamente sulla carta stampata.
Ma se c'è una cosa che ci fa davvero imbestialire e ci costringe a rispondere è leggere (vedi da ultimo l'audizione in Comune di Salza e Modiano del 16 gennaio scorso) che tra i principali argomenti che i sostenitori del "palasalza" adducono a sostegno delle loro tesi c'e' quello per cui la costruzione del grattacielo comporterebbe una difesa (se non addirittura un incremento) dell'occupazione bancaria nel torinese, invertendo la tendenza in atto sin dai primi giorni post-fusione.
Per favore, basta dire stupidaggini e prendere per i fondelli la città (tra i lavoratori della banca quasi nessuno oramai ci casca più). (altro…)
Tra i tanti elementi di disorganizzazione della nuova banca, sotto le feste natalizie ed oltre, spicca la grottesca vicenda dell'esaurimento dei moduli "universali" in parecchie filiali dell'Area Torino.
Principale imputato è la nuova procedura per la richiesta delle forniture di modulistica. Lo strumento utilizzato nelle filiali per fronteggiare l'emergenza (le fotocopie dei moduli) pone qualche dubbio rispetto alla correttezza dell'operatività.
Abbiamo cercato, invano, di ottenere qualche risposta in merito dalle funzioni preposte. Ed allora abbiamo deciso di porre le domande in forma scritta ed ufficiale.
Con questo comunicato vogliamo affrontare un argomento non più rinviabile e non meno importante di altri affrontati da noi quest'anno in Intesa Sanpaolo, che vede coinvolti migliaia di lavoratori /trici e i loro famigliari.
Alcuni interventi micidiali effettuati dalle "Fonti Istitutive", dalle OOSS concertanti e dall'azienda, a partire dal momento della costituzione della CASSA SANITARIA INTESA (anno 2002), hanno l'evidente obiettivo di portare questa struttura alla sua fine, come auspicato da Passera: riteniamo sia nostro dovere sensibilizzare i colleghi su questo tema, per verificare se e come sia possibile opporci a questo progetto. (altro…)
Al giorno d'oggi entrare in banca è diventato sempre più rischioso: non è più come una volta! Adesso se anche si è disposti a lasciare la borsa, non è detto che si riesca a riportare a casa la pellaccia!!!
Già, perché ormai gli sportelli bancari non sono più come un tempo (o come li vediamo ancora in molti telefilm americani): con la loro brava guardia chiusa nella bussola a controllare "chi viene e chi va". No! Ora troppi istituti di credito appaiono semmai come veri e propri supermercati (non ci saranno le porte scorrevoli ma poco ci manca…).
E tutto ciò avviene nonostante il numero complessivo delle rapine in Italia sia costantemente in ascesa negli ultimi anni (pare che in questa, seppur poco invidiabile, specialità siamo riusciti ad essere in vetta alle classifiche europee!) al punto che spesso i giornali non riportano nemmeno più la notizia del loro verificarsi.
Volantino pdf
Dichiarazione di voto delegati del Sallca
Si è svolta il 27/6 l'Assemblea dei Delegati del Fondo Pensioni Sanpaolo, per approvare il bilancio 2006. E' stata però un'occasione importante per discutere anche di altri argomenti, data l'intensa fase di cambiamenti che investe, nel suo complesso, il sistema della previdenza complementare integrativa. Riteniamo quindi importante portare a conoscenza dei lavoratori i punti principali delle novità emerse, nonché evidenziare gli elementi critici che a nostro avviso continuano a contrassegnare l'attività del nostro Fondo Pensione.
Siamo piuttosto sorpresi che un'azienda come Intesa Sanpaolo, sempre molto attenta al contenimento dei costi, abbia deciso di spendere soldi con una società esterna per svolgere un'indagine sul clima aziendale (la mail che tutti avrete ricevuto).Ma bastava chiederlo a noi, gratis! Cosa volevano mai sapere?
Come sono contenti i colleghi delle filiali cedute con scarso rispetto e con accordi che garantiscono ben poco?
Come sono contenti i colleghi pendolari che per fare il loro vecchio lavoro (anche di una certa professionalità) devono viaggiare tutti i giorni (e devono anche pretendere il rispetto della normativa sul pendolarismo)? O i colleghi deportati nei poli di back office?
Ricordiamo l'entusiasmo dei colleghi che fanno consulenza e che sono sottoposti a budget sempre più irrangiungibili.
Non parliamo del brivido di piacere che provano i cassieri delle filiali più volte rapinate.
DICHIARAZIONE DI VOTO DI ASTENSIONE SUL BILANCIO 2006
L'esame del bilancio relativo all'anno 2006 evidenzia alcune criticità che hanno determinato un risultato, nel suo complesso, insoddisfacente rispetto ai rendimenti espressi dalle varie classi di attività presenti nei vari comparti previsti. Accanto a problematiche vecchie, che non ci stanchiamo di ribadire e sottolineare, esistono punti critici nuovi su cui vogliamo attrarre l'attenzione e la sensibilità non solo degli Amministratori del Fondo, ma anche dei Delegati qui presenti.
Esistono tre ordini di problemi che voglio affrontare nel mio intervento, anche a nome degli altri delegati eletti dai lavoratori su invito della sigla sindacale cui appartengo, accomunati nella stessa battaglia per la trasparenza e la corretta gestione, che non possono essere presenti oggi perché sono in ferie o diversamente impegnati. Questi tre ordini di problemi sono:
- i rendimenti finanziari;
- la gestione amministrativa;
- le proposte di modifiche regolamentari.
IL SISTEMA INCENTIVANTE PER I LAVORATORI DI SEDE, DECISO DALL'AZIENDA, E' SQUALLIDO.
E I SINDACATI "FIRMATARI" AVALLANO ORMAI DI TUTTO ! DELEGITTIMIAMOLI.
PARTECIPIAMO COMPATTI ALLO SCIOPERO DEL 28 GIUGNO (altro…)
Le rapine favorite dalle scelte di Passera e delle OO.SS. "concertanti"
Cominciamo ricordando ai colleghi gli ultimi quattro episodi criminali avvenuti a Torino nel corrente mese:
Lo abbiamo sempre sostenuto, lo ribadiamo ancora: siamo contrari al nepotismo. Riteniamo che le quote "di riserva" per i figli dei dipendenti siano un privilegio iniquo nei confronti di migliaia di giovani, in particolare nel Meridione, che soffrono e subiscono una condizione di inoccupazione consolidata, irreversibile e umiliante.
Comunque, facendo seguito all'accordo sulle uscite volontarie, le procedure selettive sono partite e, stando ad un comunicato delle sigle trattanti, su quasi 1.300 figli dei dipendenti selezionati, 656 hanno superato la prima prova. Di questi, circa 300 hanno già affrontato la seconda prova e 110 l'hanno superata. A loro si aggiungono 128 "esterni", che hanno superato a loro volta la seconda prova.
Per capire meglio questi numeri, va detto che, a fronte di 2.458 colleghi che hanno aderito al Fondo esuberi o accettato di andare in pensione, le assunzioni previste dall'azienda sono circa 260.
Questo conferma le nostre critiche all'accordo, che regalava all'azienda una fuoriuscita importante di lavoratori (ancorché volontaria) a fronte di assunzioni in numero molto limitato.