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DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Come noto, l'accordo sul Vap 2013 di Intesa Sanpaolo prevede l'erogazione di una parte del premio in azioni (per tutti i dipendenti) ed una parte (solo per chi ha una Retribuzione Annuale Lorda inferiore a 65.000 Euro) liquidata in busta paga o attraverso il conto sociale. Per quel che riguarda le azioni, restiamo in attesa di ulteriori dettagli tecnici da parte dell'azienda.
Da venerdi 23 maggio, fino 4 agosto, invece, è possibile scegliere tra l'erogazione di 630,00 Euro in busta paga o di 820,00 Euro attraverso il conto sociale.
Già in passato avevamo commentato la complessità della scelta, che dipende dalle condizioni individuali e da un insieme di fattori, di cui ricorderemo qui solo i principali: nonostante l'importo erogato nel conto sociale sia più elevato, la reale convenienza della scelta va valutata caso per caso.
Innanzitutto la somma erogata in forma di conto sociale non concorre a formare la base imponibile ai fini INPS e previdenza complementare con conseguente riduzione dei contributi pensionistici versati. Ricordiamo che solo per l'Inps l'azienda deve contribuire con il 24% della somma erogata, che in questo caso viene perso. (altro…)
Perché votare le liste CUB-SALLCA?
Perché abbiamo contestato con forza le modalità antidemocratiche con le quali azienda e vertici sindacali diedero il via, nel 2010, al nuovo Fondo di Gruppo. Gli organi amministrativi delle preesistenti Casse (eletti dai lavoratori) furono svuotati di funzioni e soppressi d'imperio; la nostra consigliera in Cassa Sanpaolo (unica a votare contro) venne semplicemente cancellata; il referendum tra gli iscritti previsto dalla Cassa Intesa non fu mai fatto. E anche nel merito avevamo ragione: le riserve sono ancora bloccate, il contenzioso legale aperto e presto vedremo l'esito delle prime cause.
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Con asettici comunicati apparsi sui siti dei sindacati firmatari o inviati ai propri iscritti è stato "girato" il comunicato del gruppo Intesa San Paolo con il quale si elencano le filiali del'intero gruppo che verranno "accorpate", oltre a quelle che ridurranno l'apertura al sabato da 6 a 4 ore e quelle che "chiuderanno nei mesi estivi". Una decisione che interessa centinaia e migliaia di lavoratori del gruppo Intesa in ogni regione italiana.
Semplicemente così, come se la scelta fosse ineluttabile.
Un giro di vite non di poco conto: si trasformerà, a partire dal prossimo 21 giugno, la condizione di lavoro di tutti questi colleghi, i loro tempi di vita legati alle nuove percorrenze, le loro abitudini di vita legate alle rispettive precedenti allocazioni, l'eventuale nuovo disagio nei trasporti, nei collegamenti, nei parcheggi, ecc.
Un cambiamento che riguarda anche parecchia clientela. (altro…)
Dalle/dai candidate/i nelle liste Cub-Sallca
a fine maggio, ad oltre tre anni di distanza dalla nascita del Fondo Sanitario Integrativo, le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Intesa Sanpaolo saranno finalmente chiamate/i ad eleggere i loro rappresentanti all'interno degli organismi amministrativi.
Molti di voi conoscono questa organizzazione sindacale da anni; altri ne sentono parlare per la prima volta.
In quanto "sindacato di base", non firmatario di contratto, per poterci presentare ci è stato imposto di raccogliere oltre 2.000 firme. Siamo arrivati a quasi 3.000 e di questo non possiamo che ringraziare non solo i nostri iscritti e simpatizzanti ma anche quanti ci hanno appoggiato per spirito democratico e per rendere "vera" la competizione elettorale.
In realtà, la partecipazione di candidati sostenuti dalla CUB-SALLCA nelle elezioni per gli enti del welfare aziendale di Gruppo non è certo una novità. Così come non lo è la loro elezione, con risultati talvolta eclatanti, nei Consigli di Amministrazione del Fondo Pensioni SanpaoloIMI, nella Cassa di Previdenza Sanpaolo, nella ex-Cassa di Assistenza.
Tra pochi giorni (dal 15 al 28 maggio) tutti gli iscritti alla Cassa di Previdenza Sanpaolo potranno votare per il rinnovo degli organi collegiali.
Come già accadde nel 2008 e nel 2011, la Cub Sallca sostiene la candidatura di due colleghe che meritano di essere riconfermate nel ruolo ricoperto in questi due mandati:
CINZIA REY – Candidata titolare per il Consiglio d'Amministrazione
AMALIA PICCININO – Candidata supplente per il C.d.A.
Entrambe si presentano per Aree Professionali e Quadri Direttivi: troverete i loro nomi sulla scheda al quinto posto.
I motivi per cui sosteniamo Cinzia e Amalia sono ben spiegati nel volantino, che vi invitiamo a leggere con attenzione.
L'andamento dei vari comparti del Fondo Pensioni è stato nel 2013 decisamente positivo, riflettendo la ripresa dei mercati e l'attenta allocazione dei capitali tra le varie classi di attività. E' il momento di fare il punto della situazione ed approfondire le novità più recenti, senza per questo trascurare considerazioni di carattere più generale sul tema della previdenza complementare.
In generale continuiamo a ritenere discutibile l'idea di consegnare i risparmi previdenziali dei lavoratori a mercati finanziari sempre più instabili ed imprevedibili. Anche per il futuro molte cassandre prevedono sviluppi tutt'altro che favorevoli e nubi pesanti si addensano su alcune asset class, in particolare quella obbligazionaria.
Dobbiamo registrare l'ennesima provocazione dei vertici aziendali che, a fronte di risultati comunque positivi e di distribuzione di dividendi, sostengono non ci siano le condizioni per l'erogazione del Vap. Peraltro, mentre si vuole negare un premio che viene contrattato ed erogato a tutti, vi sono notizie di elargizioni del tutto discrezionali da parte dell'azienda.
Quindi non ci sarebbe trippa per gatti, ma solo per i soliti noti: parliamo di un'azienda che solo alcuni mesi fa ha consentito al dimissionario Cucchiani di rimanere 6 mesi al lavoro come direttore generale (con relativo stipendio) perchè al povero top manager tanto mancava per raggiungere il diritto alla pensione. Inoltre sarebbe interessante sapere quanto costano certe consulenze esterne, in particolare quelle dove troppo spesso gli esterefatti colleghi devono fare da … consulenti (gratis) ai consulenti che nulla sanno del lavoro di banca e che chiedono a loro le informazioni!!
Tutto ciò accade mentre quotidianamente (per non dire tutte le ore) vengono richiesti report sulle "vendite" e stilate classifiche individuali sui risultati commerciali. (altro…)
Il 28 marzo scorso, Intesa Sanpaolo ha presentato, in contemporanea, i dati di bilancio 2013 ed il Piano d'Impresa 2014/2017. Come già nel caso di Unicredit, di Ubi e persino di Banca MPS, la Borsa ha salutato con forti rialzi l'annuncio dei dati e del piano.
Anche ISP ha "fatto pulizia" nei bilanci, svalutando gli avviamenti per 5,8 miliardi di euro e accantonando per crediti a rischio 7,1 miliardi di euro. L'utile dell'attività ordinaria, pari a 1.218 milioni, è risultato quindi totalmente assorbito da un risultato netto negativo per 4,55 miliardi di euro. Tutti negativi gli indici più significativi del bilancio: proventi operativi netti in calo del 9%, risultato della gestione operativa in calo dell'11%, risultato corrente al lordo delle imposte in calo del 31%.
Un nuovo management tende sempre ad archiviare le perdite come esito degli errori altrui, o come evento straordinario irripetibile, mentre, senza alcun cenno di autocritica, annuncia un taglio netto con il passato e dipinge un futuro radioso per sé, per l'azienda e per gli azionisti. Per i lavoratori, come è consuetudine in questi tempi balordi, il messaggio è forte e chiaro: "Dovete già essere contenti se vi teniamo"… (altro…)
Tutti ricorderanno (almeno speriamo) come la nascita del nuovo Fondo Sanitario di Gruppo fu accompagnata da uno di quegli scippi (sospensioni) di democrazia che tanto piacciono all'azienda ed ai sindacati concertativi, che si autoassegnano così il ruolo di unici rappresentanti del bene delle lavoratrici e dei lavoratori della banca.
Gli organi amministrativi delle preesistenti casse, regolarmente eletti dai lavoratori, furono svuotati di funzioni e soppressi d'imperio e pletore di funzionari aziendali e dirigenti sindacali di primo livello si assunsero il gravoso compito di gestire il Fondo per i primi tre anni (e più).
Poco importa che una componente del Consiglio Direttivo della Cassa di Assistenza Sanpaolo fosse stata eletta con l'appoggio del sindacato di base e non si riconoscesse in quegli accordi (fu l'unica infatti a votare contro). ABOLITA. Poco importa che la Cassa Intesa, in caso di scioglimento, prevedesse un referendum tra gli iscritti. MAI FATTO (e le cause legali sono ancora aperte). Insomma, un vero scandalo (che oggi, per molti aspetti, si sta ripetendo per il nuovo Circolo Ricreativo).
Le cronache di questi giorni hanno dato ampio spazio al ricatto dell'azienda svedese Electrolux, che ha chiesto agli operai di dimezzarsi gli stipendi per non portare all'estero la produzione. Ma meccanismi di ricatto e scambio tra occupazione e tagli salariali si stanno riproponendo anche nel nostro settore.
Banca Monte Parma era stata portata al collasso dal suo management e "salvata" dal Gruppo Intesa Sanpaolo, ma con un accordo capestro che, per due anni, riduceva le condizioni normative e salariali dei dipendenti. Ora, in sede di verifica dell'accordo in scadenza, che prevedeva il ritorno alla "normalità" e l'integrazione di BMP nel gruppo, l'azienda si è presentata lamentando il perdurare di difficoltà reddituali e la necessità di ridurre ulteriormente il costo del lavoro o con la proroga dell'accordo penalizzante o con la dichiarazione di 50 esuberi. (altro…)