Archivio SAS Intesa Sanpaolo - Page 5

INTESA SANPAOLO – CONTRATTO DIS-INTEGRATIVO AZIENDALE: VINCE IL RICATTO OCCUPAZIONALE

Cucchiani, Micheli e Mc Kinsey portano a spasso i sindacati "trattanti" per oltre tre mesi, poi li mettono all'angolo e vincono per MANIFESTA SUPERIORITA'.
Le lavoratrici ed i lavoratori di questa banca devono reagire prontamente all'avvilimento ed al senso di impotenza.
Attenzione! LA PARTITA "ESUBERI" È TUTTA DA GIOCARE e lo faranno ora che sono state smantellate gran parte delle tutele che ancora avevamo e che è stato sancito il principio che "i conti" li dobbiamo far quadrare noi.


L'accordo siglato il 19/10 dopo cinque mesi di menate è la sintesi di tutto ciò che la nostra organizzazione combatte: il ricatto occupazionale, la messa in discussione dei diritti pregressi, la regressione sociale spacciata come esempio di solidarietà intergenerazionale, la difesa dei profitti costruita sui sacrifici imposti alle "risorse umane".
E' l'uso della crisi da parte delle élite al potere, per fiaccare la resistenza sociale, impaurire i lavoratori, strappare loro in un momento i diritti conquistati in lunghi anni di organizzazione e di lotta.

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INTESA SANPAOLO – A TORINO ASSEMBLEA AL CINEMA TEATRO CUORE ALLE 17.30


La trattativa che si svolge ai piani alti taglia fuori i lavoratori da ogni discussione e dalla possibilità di decidere sul proprio futuro.

Per questo la CUB-SALLCA organizza un'assemblea dei lavoratori sulla vertenza Intesa Sanpaolo  

MARTEDI' 23 OTTOBRE

ORE 17,30-20,00
CINEMA TEATRO CUORE
Torino – Via Nizza 56 (Metrò Nizza)  

Partecipate numerosi e fate girare: l'assemblea E' APERTA A TUTTI I LAVORATORI DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO, anche non iscritti al Sallca.

INTESA SANPAOLO – LETTERA APERTA AL CEO CUCCHIANI

Oggetto: Incontro al Lingotto con i manager del gruppo.

Apprendiamo dalla lettura dei giornali che, nel corso della riunione al Lingotto con circa 1.000 manager del gruppo, tenutasi il 4 ottobre, lei, tra le altre cose, avrebbe affermato (citiamo da La Stampa del 5 ottobre): "dobbiamo essere una banca di riferimento a livello europeo in termini di performance, solidità, qualità del servizio, professionalità, motivazione e senso di appartenenza".

Forse lei stava parlando di un'altra banca?

Qualità del servizio? Chiudendo 1.000 sportelli in modo indiscriminato, ben oltre criteri razionali di riorganizzazione? Attraverso pressioni commerciali pesanti e procedure lavorative cervellotiche ed insensate?

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INTESA SANPAOLO – ASSEMBLEE SUBITO, NESSUNA FIRMA SENZA CONSULTAZIONE PREVENTIVA DEI LAVORATORI

Mentre questo volantino stava per uscire è giunta la notizia che Intesa Sanpaolo, da ottobre, non intende confermare gli apprendisti alla fine dei 4 anni di contratto. E' una notizia di gravità inaudita che richiede, a nostro avviso, l'immediata mobilitazione di tutto il gruppo per respingere il ricatto.
Auspichiamo che tutte le sigle sindacali vogliano ricompattarsi su una linea di indispensabile conflittualità: se l'azienda vuole tenerci a casa senza stipendio, facciamolo almeno collettivamente ed in modo organizzato, con scioperi e denunce sul comportamento irresponsabile dei banchieri!

L'attenzione dei lavoratori, in questa fase, si sta concentrando sulle preoccupanti richieste che l'azienda ha presentato al tavolo di trattativa: (altro…)

INTESA SANPAOLO – VERSO LA RIPRESA DELLE TRATTATIVE


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Qualcuno ai "piani alti" deve aver letto il nostro volantone (sul nostro sito o al link: http://www.sallcacub.org/index.php?option=com_content&task=view&id=562&Itemid=52 ) che commentava il documento presentato dalla controparte aziendale ai sindacati trattanti a fine luglio: alla ripresa delle trattative, il 13 settembre, hanno ripresentato lo stesso documento in modo meno raffazzonato, con le slide migliorate dal punto di vista grafico e un po' di dati interessanti (ma da interpretare criticamente) in più. Tutte le slide sono disponibili, a richiesta, per chi volesse dare un'occhiata ai documenti su cui si baserà la trattativa. Peccato però che, salvata la forma, rimanga la sostanza inaccettabile di un documento che è solo una variabile aziendale di quello elaborato a livello Abi. Restano così i piagnistei per il Roe troppo basso (davvero una scoperta dopo che, in premessa, il documento aveva ricordato che viviamo in un contesto di crisi) ed il ridicolo confronto sui rendimenti per gli azionisti dei vari settori conteggiando la differenza tra dividendi e quotazioni di borsa: dopo i rialzi degli ultimi due mesi sarebbe quindi tutto a posto? Non manca il lamento (l'avevate mai sentito?) per le gracili banche italiane che potrebbero diventare facili prede per lo straniero. (altro…)

INTESA SANPAOLO – IL DOCUMENTO AZIENDALE E’ CARTA STRACCIA, OGNI CEDIMENTO SAREBBE CONNIVENZA

Prima ancora che venisse siglato il verbale per aggiornare l'accordo sul fondo esuberi, il 31 luglio scorso, Intesa Sanpaolo ha diffuso sull'intranet aziendale un documento che aveva poco prima consegnato ai sindacati trattanti.

Bollata come "inopportuna" sui volantini ufficiali, l'iniziativa dell'azienda merita comunque attenzione e una buona dose di senso critico: è la prima volta che Micheli "scavalca" i sindacalisti e si rivolge direttamente alla platea dei suoi sottoposti. Evidentemente pensa che i primi non siano più tanto capaci di mantenere il controllo, come dimostra peraltro la vicenda del CCNL, bocciato senza appello nelle assemblee dei lavoratori tenutesi nella nostra azienda. Probabilmente pensa anche che i lavoratori, immaturi, non abbiano ancora "capito" la gravità della situazione e quindi non siano ancora pronti ai "veri sacrifici". Sarà bene dunque dimostrare a Micheli che abbiamo capito dove vuole andare a parare e che, semplicemente, faremo quanto è in nostro potere per fermarlo. (altro…)

INTESA SANPAOLO – AGGIORNAMENTO SU VERTENZA

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Dopo la firma dell'accordo tra le parti, che conferma la possibilità di uscita degli esodati (come da "verbale di ricognizione" che alleghiamo), non possiamo che congratularci con tutti i colleghi che hanno ottenuto lo "sconto di pena" e la possibilità di uscire da un ambiente di lavoro sempre più opprimente, con importanti garanzie del tutto assenti nell'accordo originario.

Detto questo non possiamo che confermare le nostre critiche all'accordo del 29 luglio 2011 perchè ritenevamo e continuiamo a ritenere inaccettabile una dichiarazione di esuberi per mere ragioni di costi.

Difficile giudicare un successo, a fronte di un'azienda che intendeva imporre 3.000 uscite obbligatorie per risparmiare 300 milioni di Euro, un accordo che consente 5.000 uscite (su base prevalentemente volontaria) e 750 assunzioni, di cui 250 part time.

Ancora più sconcertante confermare oggi quell'accordo mentre l'azienda dichiara esplicitamente, con tanto di comunicato via Intranet, che i costi dell'operazione, oggi a carico dell'azienda stessa, verranno in vari modi recuperati su chi resta. L'unica reazione dei sindacati del primo tavolo è stata quella di deplorare che il documento, presentato al tavolo di trattativa, sia stato reso pubblico a tutti i lavoratori. Non c'è che dire, i vertici aziendali, nella loro arroganza, sono perlomeno più trasparenti dei sedicenti rappresentanti dei lavoratori.

Seguirà, a breve, un nostro commento al documento di cui sopra.

Vi proponiamo, in allegato, una breve guida a ciò che resta e ciò che scompare (per ora, si spera) degli accordi di armonizzazione, in attesa della ripresa delle trattative il 3 settembre.

INTESA SANPAOLO – VERTENZA: RIPARTIRE DAL 2 LUGLIO

Sarebbe riduttivo pensare all'attuale vertenza in Intesa Sanpaolo solo come frutto del particolare contesto socio-economico di questa fase; in realtà vengono al pettine tutti i nodi del processo di  fusionedei gruppi Intesa e Sanpaolo iniziato sei anni fa.
Gli accordi di armonizzazione, oggi rimessi in discussione dall'azienda, erano stati la premessa per stabilire la "pace sociale" dopo la fase turbolenta post-fusione.

Noi della Cub-Sallca, all'epoca, avevamo dato un giudizio critico su quegli accordi per il metodo -una miriade di accordi in luogo di un contratto integrativo organico, che nel gruppo Intesa non c'era mai stato e che nel gruppo Sanpaolo veniva abolito -e per il merito: si poteva scegliere di mobilitare i lavoratori per prendere il meglio degli accordi precedenti, ma venne seguita la via concertativa della "media" dell'esistente, togliendo e aggiungendo ad ognuno, secondo le varie materie e l'azienda di provenienza. (altro…)

INTESA SANPAOLO – UNO SCIOPERO CHE NON LASCIA ALIBI

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA   Lo sciopero del 2 luglio è andato bene, non ci sono dubbi (secondo i sindacati del primo tavolo le adesioni sono state del 90%). Il sostegno dei lavoratori non  lascia alibi a chi dovrà ottenere l'apertura di trattative dalle quali noi siamo esclusi non per nostra  scelta. Anche i presìdi hanno avuto successo e quello di Torino ha visto un buona partecipazione di lavoratori sotto le bandiere della Cub-Sallca. La lotta deve continuare e ogni passaggio dovrà essere sottoposto alla valutazione dei lavoratori. La Cub-Sallca ha una procedura di sciopero aperta che mettiamo a disposizione dei lavoratori e delle altre sigle sindacali se riterranno opportuno dare continuità alla mobilitazione. Noi, nel frattempo, abbiamo indetto lo sciopero degli straordinari che, in mancanza di segnali positivi da parte aziendale, prenderà il via dal 13 al 26 luglio. L'arroganza aziendale va contrastata con fermezza, senza cedimenti. Alleghiamo il volantino distribuito alla clientela al presidio di Torino.

STANNO DISTRUGGENDO INTESA SANPAOLO: AIUTATECI A FERMARLI

A quasi 6 anni dalla fusione di Intesa e Sanpaolo occorre chiedersi quale beneficio abbia tratto il paese (non parliamo di Torino…) da questa operazione.
La precedente gestione Passera ha assunto connotati che noi, più volte, abbiamo descritto come un "saccheggio" dell'azienda: cessioni di centinaia di sportelli (con dentro i lavoratori), alienazione di immobili, vendita di parti importanti del gruppo (da Banca Depositaria a Findomestic), migliaia e migliaia di esuberi a fronte di un numero ben minore di assunzioni.
Si è assistito anche ad un forte degrado del servizio alla clientela, per quanto in buona compagnia con i principali competitori.

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