Archivio SAS Intesa Sanpaolo - Page 8
Gennaio 2008: la Cub Sallca esprime preoccupazione per le ripercussioni occupazionali del progetto di grattacielo di Intesa Sanpaolo. Allora si diceva che la costruzione del grattacielo avrebbe comportato la difesa (se non addirittura un incremento) dell'occupazione bancaria nel torinese. Inviammo allora un nostro documento al Consiglio Comunale, non potendo presenziare all'audizione per esplicito veto delle altre sigle sindacali, in cui denunciavamo la tendenza in atto a trasferire risorse da Torino a Milano per effetto della fusione tra Intesa e Sanpaolo.
Luglio 2008: l'azienda dichiara 6.500 esuberi senza nemmeno presentare un piano industriale ottenendo così un risparmio di 425 milioni di Euro e l'introduzione dell'obbligatorietà dell'esodo per chi aveva maturato il diritto alla pensione a riprova delle menzogne sulla tenuta occupazionale.
OGGI COME IERI – PIU' DI IERI
e nel frattempo si sono persi migliaia di posti di lavoro.
La trattativa ristagna e si dilunga senza costrutto.
L'azienda continua a fornire dati insensati e strumentali.
I sindacati trattanti continuano a chiederne di nuovi per gli incontri successivi.
Al 19 luglio scade la procedura per arrivare ad un accordo.
NON VOGLIAMO IL CONSUETO PACCO REGALO BALNEARE
FIRMATO A FINE LUGLIO: ASSEMBLEE SUBITO!
Le elezioni per il rinnovo del CdA della Cassa di Previdenza, per quanto riguarda Aree Professionali e Quadri Direttivi, hanno avuto il seguito esito:
Cinzia Rey / Amalia Piccinino |
Sallca Cub |
2440 |
Paolo Cirillo / Giorgio Battoia |
Fisac Cgil |
1523 |
Vincenzo Mocati / Francesco Ruda |
Uilca |
779 |
Danilo Mondo / Mario Grippaldi |
Fabi |
742 |
Marco Boero / Domenico Sucato |
Fiba Cisl |
710 |
Arcangelo Gallon / Alberto Grandi |
Falcri – Silcea |
659 non eletti |
Si tratta di un risultato che parla da solo, anche perché la campagna elettorale è stata vera, c'è chi ha pure esagerato con le mail di propaganda e chi, alla fine, è stato escluso.
Ringraziamo quanti hanno sostenuto le nostre candidate e, in primo luogo, Cinzia e Amalia, colleghe preparate e stimate il cui valore aggiunto è evidente in un risultato del genere.
Per quanto ci riguarda, non possiamo che ribadire che, sebbene le elezioni per gli organismi aziendali (previdenziali ed assistenziali) abbiano natura e caratteristiche diverse da quelle sulla rappresentanza sindacale, è evidente che il ripetersi di esiti che premiano le candidature proposte dalla Cub-Sallca ripropone con forza il problema della democrazia sindacale in categoria e, in particolare, nella nostra azienda.
Mercoledi 15 Giugno si è svolta una riunione dei colleghi consulenti Personal dell'Area Torino e provincia, alla presenza di Direttore di Area e Direttore Regionale.
Quest'ultimo si è distinto nel condurre un pesante attacco contro i colleghi accusati di essersi "addormentati": Torino ed il Piemonte, in passato punte di lancia nell'offensiva commerciale dell'azienda, oggi languono e, addirittura, segnano un regresso sui dati del risparmio gestito.
Gravissimo, a suo dire, che ci siano portafogli con forti quote di risparmio amministrato (titoli di stato) e tranciante la conclusione che ne ha tratto: chi ha tracce di Bot nel suo portafoglio non sa fare il proprio mestiere. Forse, ha ipotizzato, è da troppi anni nella stessa filiale e si dovrà provvedere a trasferirlo per dargli nuovi stimoli.
Inoltre i colleghi tendono a coalizzarsi per resistere alle pressioni commerciali che giungono dal vertice e questo per l'azienda non va bene. E attenzione perché tutti potrebbero essere controllati nelle loro attività attraverso le procedure già disponibili in ABC (gestione appuntamenti, proposte commerciali, risultati di vendita).
Quello che segue è un volantino che era già pronto per uscire prima dell'annuncio dell'avvio della procedura contrattuale sui presunti 10.000 esuberi. Alla luce di questo fatto la nostra analisi appare ancora più corretta.
A quasi cinque anni dalla fusione Intesa Sanpaolo assistiamo alla devastazione della banca ad opera del management. Tutto ciò è avvenuto con la complicità delle organizzazioni sindacali firmatarie che hanno fatto di tutto per annichilire la resistenza dei lavoratori, mentre le condizioni di lavoro, delle filiali, delle sedi, del Consorzio, degradavano sempre di più.
Da ultimo, si è assistito, a Torino, ai traslochi dei colleghi di ISGS e di alcuni uffici di sede centrale, avvenuti nel caos e nell'improvvisazione e con sistemazione, in molti casi, in uffici con condizioni ambientali precarie e con pesanti disservizi relativi alle navette per Moncalieri.
Ricordiamo che, finora, gli unici scioperi aziendali nazionali sono stati indetti dalla Cub-Sallca, mentre gli altri firmavano di tutto di più (ricordiamo, da ultimo, il "brillante" accordo sul fondo sanitario di gruppo).
Si è svolta il 27 maggio scorso l'Assemblea dei Delegati del Fondo Pensioni Sanpaolo, per l'approvazione del Bilancio 2010 e il recepimento delle modifiche statutarie concordate tra azienda e sindacati nel marzo scorso.
La discussione è stata franca e vivace, come sempre accade in questa sede, con la presentazione di un documento critico, sottoscritto da un numero rilevante di delegati, appartenenti a ben cinque diverse sigle sindacali, tra cui la nostra. La nostra valutazione è partita dal riconoscimento degli aspetti positivi che hanno caratterizzato la gestione 2010, generalmente positiva sui rendimenti, con alcuni punti deboli che la direzione del Fondo si è impegnata a correggere. (altro…)
CANDIDATE COMPETENTI PER UNA CARICA IMPORTANTE
La Cassa di Previdenza Sanpaolo è una realtà previdenziale importante: oltre 900 milioni di euro di patrimonio, prestazioni pensionistiche annuali vicine ai 45 milioni di euro, quasi 6000 pensionati ed oltre 7000 iscritti attivi. L'integrazione pensionistica fornita rappresenta una sicurezza per tutti i colleghi dell'ex-Sanpaolo, che hanno potuto reggere le varie riforme previdenziali degli ultimi anni con la certezza di poter contare su una tutela forte del proprio reddito anche dopo aver maturato il diritto ad andare in pensione.
Oltre alla fideiussione prestata dalla banca, la tutela migliore è garantita dalla buona gestione del patrimonio, dall'attento controllo dei rischi e dal perseguimento di una redditività adeguata e sostenibile. Per questo è importante garantire che la Cassa sia in buone mani, gestita da persone affidabili e competenti, indipendenti da condizionamenti e pressioni.
Nel 2008, sostenuta da una valanga di voti, è entrata in Consiglio d'Amministrazione Cinzia Rey (Consigliere), con Amalia Piccinino (Supplente), due colleghe indipendenti che hanno portato un po' d'aria fresca in organismi che erano sempre stati sotto stretto controllo dei sindacati firmatari. (altro…)
In data 30 maggio Intesa Sanpaolo ha recapitato ai sindacati la lettera con cui apre la procedura di confronto ai sensi dell'art 18 e 19 del CCNL.La lettera conferma cose già contenute nel piano industriale, come la riduzione di organico di 3.000 persone nel triennio 2011/2013 e la riconversione professionale di altre 5.000, ma introduce anche elementi nuovi e preoccupanti, come la dichiarazione di 10.000 esuberi e l'abbattimento strutturale del costo del lavoro per 300 milioni di euro a partire dal 2014.
La lettera avverte in modo esplicito che la riduzione di organico sarà contenuta a 3.000 addetti solo nel caso che vengano accettate le condizioni organizzative, produttive, normative e contrattuali che l'azienda intende realizzare. Se queste condizioni non dovessero realizzarsi, la riduzione d'organico tenderebbe a salire fino ai 10.000 esuberi annunciati.
Il 5 aprile scorso Intesa Sanpaolo ha deliberato il piano d'impresa 2011-2013 (con proiezioni al 2015) e l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro, fortemente consigliato da Draghi e Tremonti. Si tratta di un documento molto corposo, presentato agli analisti e ai sindacati, alla comunità finanziaria e al mercato. Come lavoratori abbiamo certamente titolo e interesse a capirlo e interpretarlo, per intravedere le future mosse aziendali e prevenire le ricadute più pesanti sulle condizioni di lavoro.
E' evidente che il piano d'impresa si muove su piani diversi e mira ad obiettivi multipli, a seconda dell'interlocutore cui si rivolge: per alcuni è rassicurante e promettente, per altri vagamente minaccioso. (altro…)
"Con il nostro comportamento votiamo decine di volte tutti i giorni: se non riflettiamo su quanto pesano le nostre scelte, perdiamo il diritto di lamentarci dell'antidemocraticità dell'economia e della disequità del sistema."
Abbiamo riportato questo concetto più volte e con presunzione etica lo riprendiamo nuovamente in occasione della possibile scelta di riversare parte del VAP al Fondo Pensioni in cambio di un aumento della quota lorda di circa il 9%.