Archivio SAS Cariparma - Page 2
Sembrerebbe una notizia comica, se non fosse che la questione è terribilmente seria, quella per cui uno dei principali gruppi bancari si ritrova con un contratto integrativo il cui ultimo rinnovo risale alla notte dei tempi, cioè al 1994!
Un fatto del genere, grave comunque, è ancora più incredibile se si considera il consistente arrivo di lavoratori da una realtà aziendale diversa dopo la cessione di 200 sportelli di Intesa Sanpaolo.
Questa cessione ha lasciato strascichi normativi, come la necessità di rivedere le prestazioni della cassa assistenza o quella grottesca dell'orario di sportello pomeridiano differenziato. (altro…)
I problemi di organico sulle filiali di Torino, che si sono cronicizzati negli ultimi mesi, stanno esplodendo con il periodo estivo e l'inizio dei turni di ferie.
E' notizia di alcuni giorni fa la chiusura di due filiali per….mancanza di cassieri.
Da altre parti si improvvisa, ricorrendo a lavoratori che non hanno dimestichezza col lavoro di cassa e, magari, sono anche privi della polizza per maneggio valori.
Allo sportello Fiat per parecchi giorni non è stato effettuato il servizio di cassa.
Su organici ridotti al minimo si sovrappongono le solite norme cervellotiche, come quella sui massimali di contanti delle filiali. (altro…)
Continuano i comportamenti aziendali di totale indifferenza verso i lavoratori.
Rimane aperta la questione dell'accordo sul premio aziendale (Vap). Nonostante gli utili dichiarati in aumento, l'azienda persevera nel chiedere una riduzione dello stesso. Mentre in Friuladria è stato chiuso l'accordo con cifre uguali a quelle dell'anno passato, in Cariparma le trattative sono ferme ed è possibile che la trattativa si sposti alla sede dell'Abi, con l'intervento delle segreterie nazionali dei sindacati trattanti.
D'altronde non è una novità che Cariparma cerchi di risparmiare sui premi aziendali: esemplare è stata la vicenda del sistema incentivante. (altro…)
Nel volantino delle otto sigle del primo tavolo del 30 marzo (Tempo di bilanci, dividendi e…) viene fatto un resoconto dell'incontro con l'azienda che ha presentato i dati di bilancio del 2008.
Il quadro che ne esce si presta ad alcune riflessioni.
Intanto questa banca conferma, ancora una volta, che la considerazione verso i propri lavoratori è davvero a livelli minimi, così come la qualità delle relazioni sindacali.
Il volantino evidenzia, tra le altre, almeno 4 tematiche che vorremmo sottolineare.
I temi sono: organici, Vap, ferie arretrate e straordinari.
Abbiamo letto senza particolare stupore che, negli incontri con i sindacati al tavolo, l'azienda ha lamentato un andamento non brillante dei conti e annunciato un piano di incentivi per favorire l'uscita dei lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione.
Che le cose non andassero benissimo i lavoratori ce lo avevano detto da tempo, a più riprese (e lo avevamo anche già scritto), ben prima che scoppiasse la crisi finanziaria internazionale.
Le lavoratrici e i lavoratori di Cariparma non ne possono davvero più.
Le condizioni di lavoro continuano ad essere intollerabili, con carenze di organico, problemi procedurali, pressioni commerciali insopportabili.
L'azienda ha rifiutato di aprire il confronto su questi temi e di dare risposte alle nostre richieste, che riepiloghiamo:
- Incremento degli organici.
- Rafforzamento dell'help desk procedurale.
- Allineamento dell'orario di chiusura pomeridiano dei punti operativi recentemente acquisiti a quello delle filiali "storiche".
- Fine delle pressioni commerciali.
- Circolari aziendali sull'organizzazione del lavoro che siano decisamente meno corpose e più comprensibili.
Questa azienda ha purtroppo abituato i lavoratori ad atteggiamenti poco attenti rispetto alle loro esigenze.
La recente migrazione delle filiali cedute da Intesa Sanpaolo a Cariparma ha determinato ulteriori criticità per la situazione lavorativa dei punti operativi in oggetto.
Le nuove procedure hanno rappresentato, in realtà, un netto arretramento dal punto di vista tecnologico ed operativo: allungamento dei tempi di quadratura, lungaggini burocratiche, macchinosità varie.
Ne hanno fatto le spese i colleghi, ma anche i clienti, che si ritrovano di fronte a disservizi quotidiani, accompagnati da aumenti di costi per molte operazioni (dalle carte alle cassette di sicurezza).
Incomprensibile è il ricorso all'uso dell'assegno bancario o circolare (emesso per se stessi e poi cambiato) per prelievi sopra 1.550 Euro. L'apertura di una nuova cassetta di sicurezza rappresenta un'autentica sciagura visti i tempi e le operazioni necessarie per farlo. Il sistema delle domiciliazioni ed autorizzazioni continuative è andato in crisi. (altro…)
A sette mesi dal passaggio in Cariparma i colleghi ex-Intesa possono cominciare a fare paragoni tra il vecchio e il nuovo, constatando purtroppo che non tutto è rimasto immutato, come invece si dichiarava nell'accordo di quest'estate tra azienda e sindacati concertanti.
Elenchiamo brevemente alcuni punti di discontinuità emersi dalla pratica quotidiana e segnalatici da chi li ha "sperimentati" sulla propria pelle, in assenza della benché minima informativa da parte aziendale: (altro…)
Siamo sempre più allibiti per i comportamenti tenuti dalla dirigenza di Cariparma.
Avevamo appena finito di distribuire il volantino "comportamenti poco etici in Cariparma", nel quale segnalavamo alcuni episodi di pressioni commerciali. Volantino uscito dopo che l'azienda aveva ritenuto di non rispondere ai nostri rilievi.
Adesso siamo qui a citare altri due episodi inqualificabili.
Durante l'estate ci sono giunte segnalazioni, da parte dei lavoratori, rispetto a comunicazioni su materie commerciali, circolate via mail, contenenti messaggi poco educati e poco rispettosi della dignità dei lavoratori.
Ci siamo, quindi, attivati con l'azienda, inviando la lettera che trovate sotto, per capire se l'azienda stessa approvava questi comportamenti, posti in essere da alcuni suoi responsabili.
Ad oggi, le Relazioni Sindacali di Cariparma non hanno ritenuto opportuno darci risposta e, come da noi prospettato, abbiamo deciso di rendere pubblica la lettera .
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