Archivio SAS MPS - Page 2
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Sono stati resi noti i termini del nuovo piano industriale di BMPS, di cui potete leggere i dettagli cliccando qua:
il cittadino online.it
Si tratta di un piano non solo iniquo ed offensivo per i lavoratori, ma del tutto fuori dalla realtà.
8.000 esuberi (di cui 2.700 già posti in essere e 5.300 ancora da realizzare su 30.000 lavoratori del gruppo), ulteriori chiusure di sportelli, dismissioni ed un progetto di ricapitalizzazione da 2 miliardi e mezzo di Euro.
Tutto questo è inaccettabile ed irrealistico. Chiediamo l'immediata nazionalizzazione della banca e le dimissioni di Profumo, Viola e dei loro consulenti. La nazionalizzazione è l'unico strumento per consentire la sopravvivenza del gruppo MPS, ma deve essere finalizzata anche ad imporre un nuovo modello di banca, rispettosa dei clienti e del rapporto con i territori.
FACCIANO PROPRI GLI SCIOPERI DEL 27/9 E DEL 4/10
La notizia dell'indizione di scioperi nel gruppo MPS era precedente all'annuncio che sarebbe stato rivisto il piano industriale alla luce dei rilievi del Commissario Europeo alla concorrenza.
Questo nuovo fatto rende ancora più importante sollecitare tutti i colleghi e le colleghe ad aderire a queste giornate di sciopero, opportunamente proclamate coinvolgendo tutti i lavoratori del gruppo.
Le due giornate di sciopero sono state indette dalla Fisac Cgil e non dimentichiamo certamente le responsabilità di questa e di altre sigle sindacali nelle politiche consociative condotte con il vecchio management.
Ma non è questo il momento di recriminare sul passato e per il futuro la miglior garanzia per i lavoratori è, come recita il titolo, appropriarsi delle lotte per condurle oltre le finalità e la gestione di chi le ha proclamate.
La "tirata di orecchie " dell'Antitrust europea al piano di ristrutturazione di MPS è rilevante per diversi aspetti.
Intanto perchè tutto si può dire della Commissione meno che sia un covo di No Global ostili alle banche. Inoltre il richiamo è avvenuto (con lettera di Almunia al ministro Saccomanni) due giorni prima dell'Assemblea degli azionisti del 18 luglio, ma gli ineffabili top manager che guidano la banca hanno fatto finta di niente, nonostante l'autorevolezza della fonte.
Rilevanti anche i contenuti della lettera, che sollevano critiche in merito a trattamento dei creditori, aspettative di profitto, tagli agli organici, retribuzioni dei top manager.
Dal nostro punto di vista gli ultimi due punti sono i più importanti.
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Ci è giunta voce, da fonti attendibili, che la Responsabile Risorse Umane di Banca Mps abbia contattato nei giorni scorsi, a Milano, il management di ES SSC, società che svolge attività amministrativo-contabile per il personale del gruppo Unicredit, per valutare il trasferimento di eventuali attività di Banca MPS in questa società.
E' sempre sgradevole commentare voci e non intendiamo alimentare inutili allarmismi, ma la situazione richiede, da parte di tutti, il massimo di trasparenza.
Chiediamo all'Azienda di smentire queste voci o, in caso contrario, di fornire spiegazioni. Allo stesso modo chiediamo alle OO.SS. trattanti di verificare, se già non era a loro noto, l'attendibilità della notizia.
Ricordiamo che ES SSC è la nuova società a maggioranza IBM in cui sono confluite le attività di Human Resource della società consortile di UniCredit, Ubis. A meno di un anno dalla partenza della nuova società le ipotesi di incremento di attività lavorative sono state smentite ed anzi alcune attività sono state trasferite in Polonia.
E' già ora di organizzarsi per reagire ai progetti aziendali.
Un primo appuntamento è il presidio che abbiamo organizzato a Siena, in occasione dell'assemblea degli azionisti del 18 luglio, davanti alla sede di Viale Mazzini 23, dalle ore 8,00, aperto a tutti i lavoratori ed a tutte le forze che vogliono contrastare le politiche dell'attuale top management.
L'accordo del 19 dicembre 2012 è già stato ampiamente analizzato anche da altre sigle sindacali: in genere le firme separate generano una corposa letteratura critica.
Il problema è che non solo l'accordo è duramente penalizzante per i lavoratori, ma è anche funzionale ad un progetto di gestione, da parte dei manager, che non offre prospettive incoraggianti per il rilancio aziendale.
Profumo e soci hanno delineato un programma basato su due soli filoni d'intervento: taglio del costo dei lavoratori (anche attraverso esternalizzazioni) e aggressività delle politiche commerciali. (altro…)
Riportiamo da Sienanews queste dichiarazioni del presidente di MPS, Alessandro Profumo:
Non è più tempo di pagare stipendi senza produrre ricavi né al Monte dei Paschi di Siena né in Italia. Così ha risposto il presidente di Mps alle critiche degli azionisti sulle 1100 esternalizzazioni previste dal piano per la riduzione dei costi della banca senese. "Stiamo cercando di risanare quest'azienda senza un licenziamento", ha replicato Alessandro Profumo. "Chi fa queste attività amministrative se restasse nella nostra azienda diventerebbe certamente un esubero". Oggi "nessuno di noi può pagare stipendi senza fare ricavi. Quel tempo è passato non solo per il Monte dei Paschi ma per tutto il Paese". Certe attività amministrative sono diventate superflue perché "tutti noi in banca non ci andiamo più, facciamo le nostre attività attraverso internet".
E' un fenomeno ricorrente di questa epoca che personalità più o meno autorevoli (o almeno così vengono presentate) facciano dichiarazioni in cui manifestano opinioni che dovrebbero essere assunte come ovvie e indiscutibili. (altro…)