Archivio SALLCA CUB - Page 14

INTESA SANPAOLO – ORARI ESTESI, COSA SI ASPETTA A CAMBIARE?

Nonostante persino certa stampa compiacente si presti ad esaltare il nuovo regime di orari (da ultimo uno stucchevole articolo sulla pagina torinese della Stampa del 7 maggio), i limiti dell'iniziativa sono evidenti, sia in termini di redditività, sia in termini di soddisfazione dei clienti, per i quali il giudizio è ben più articolato e problematico di quanto si voglia far credere; in quanto alla soddisfazione dei lavoratori, immaginiamo che ai vertici aziendali poco importi.

La nostra organizzazione viene discriminata ed esclusa dal tavolo di trattativa per la volontà congiunta di azienda e sindacati firmatari, ma noi riproponiamo le nostre richieste che, alla prova dei fatti, si rivelano sempre più fondate.
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INTESA SANPAOLO – 600 ESODATI: UN ACCORDO DA CAPIRE ED UN CONTESTO DA VALUTARE

E' passato un po' in sordina l'accordo sui 600 esodati: forse a causa del coinvolgimento di una platea ridotta di lavoratori, l'attenzione è stata scarsa ed il tutto sembra essersi chiuso con un volantino trionfalistico dei sindacati firmatari. Eppure la vicenda merita un approfondimento ed anche una riflessione sullo scenario in cui si è svolta.

Solo un mese fa usciva l'entusiasta comunicato del Ceo, Cucchiani, relativo ai dati di bilancio 2012 (che, non a caso, in un nostro commento suggerivamo di tenere sempre a portata di mano come promemoria) ed ecco, pochi giorni dopo, il vertice aziendale aprire una procedura di esuberi dove vengono messe insieme eccedenze di personale derivanti da varie operazioni di ristrutturazione.

La procedura viene avviata con la seguente premessa: "considerate le sfavorevolicondizioni di scenario e di contesto di specifico riferimento", ecc., che smentisce le trionfalistiche valutazioni del comunicato di Cucchiani citato prima.  Ancora una volta la frittata viene girata come più fa comodo. (altro…)

COMITATO NO AL CONTRATTO AIUTA-BANCHIERI – UBIS/UNICREDIT: COERENZA… A CHI?


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

In Ubis (il consorzio di Unicredit) sono in corso esternalizzazioni pesanti, con la creazione di nuove società, dove la banca è socio di minoranza. L'anno scorso è toccato a 224 lavoratori di HR (Risorse Umane, involontaria ironia…), il 1 aprile (ma non era uno scherzo…) a 109 lavoratori di Invoice Management, prossimamente ad altri 300 lavoratori dell'Information Technology.
Il clima di contestazione verso i sindacati tradizionali è forte e addirittura si è arrivati ad una lettera dei legali (firmata da 60 lavoratori) che intimava alle segreterie dei sindacati del primo tavolo di non firmare accordi sulla cessione di lavoratori.
A contestare le segreterie nazionali vi è anche la R.S.A. Fisac-Cgil di Ubis Roma, autrice del volantino allegato, a cui va la nostra solidarietà. Tra i motivi del contendere vi è anche un elemento che abbiamo già discusso: una società riconducibile alla Cisl ha creato una joint venture proprio con Accenture, la società che sta operando le esternalizzazioni in UniCredit. Esternalizzazioni che esaltano i punti critici nodali dell'ultimo CCNL e la sua totale disapplicazione in merito al rientro delle lavorazioni. Un motivo in più per tenere le antenne dritte su quanto accade nei back-office di tutte le banche italiane…

Clicca per leggere il volantino della RSA Fisac Cgil della UBIS Roma

COMITATO NO AL CONTRATTO AIUTA-BANCHIERI – CCNL, UN ANNO DOPO


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Un comunicato del Comitato No al contratto aiuta-banchieri relativo alla valutazione dell'accordo sul CCNL ad oltre un anno dalla sua firma. 


Ad un anno dalla firma del contratto peggiore per il settore del credito, da molti decenni a questa parte, riteniamo utile diffondere un volantino redatto dalla Falcri Toscana , che sintetizza quanto è avvenuto in questi 12 mesi. Tutti i colleghi hanno potuto constatare la serietà e la fondatezza delle motivazioni che stavano alla base della opposizione frontale di quanti si sono battuti contro la firma del contratto aiuta-banchieri. Ora tutti insieme dobbiamo proseguire quell'azione di contrasto: le crisi aziendali gravano sulla condizione di lavoro e la contrattazione sindacale registra continui peggioramenti. Fare il bilancio significa organizzarsi perché quanto è avvenuto non si ripeta e perché si creino le condizioni per svoltare

CUB SALLCA – INTESA SANPAOLO 2 – 0

Nel 2006 un nostro dirigente sindacale di Napoli subì una sanzione disciplinare (biasimo scritto) per aver fatto circolare attraverso il computer aziendale un volantino del nostro sindacato, con il quale si proclamava lo sciopero generale contro la legge finanziaria del Governo Prodi.
L'infamante addebito era quello di avere perseguito, attraverso mezzi di proprietà aziendale, "interessi personali".

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INTESA SANPAOLO – PROMOTORI: LUCI ED OMBRE DI UNA PARTENZA IMPEGNATIVA

Dal 10 dicembre 2012 Intesa Sanpaolo ha conferito a 100 gestori personal il mandato di operare fuori sede. I colleghi sono andati ad affiancarsi ai circa 800 gestori imprese e consulenti private banking che da tempo operano con tali modalità. L'iniziativa dell'azienda però ha ben altre ambizioni: un programma formativo molto fitto punta ad abilitare entro il 2014 almeno altri 2000 gestori personal ad operare fuori sede. Alcune centinaia affronteranno la sessione d'esame di aprile, altrettanti tenteranno la prova tra giugno e luglio. Molti colleghi sono stati convocati ai corsi in modo sbrigativo, spesso con informazioni vaghe o imprecise e non sembra che la volontarietà sia stata sempre, per usare un eufemismo, tenuta in debita considerazione. Come sempre, bisogna fare in fretta e tagliare i tempi.

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UBI BANCA – 20 APRILE AL VOTO

Ed eccoci a ridosso dell'Assemblea dei Soci di UBI Banca. Eravamo rimasti all'apertura fatta dall'AD Victor Massiah ai sindacati firmatari riguardo alla presenza di un loro uomo, come uditore, nel Consiglio di Sorveglianza, presenza fortemente voluta e richiesta a gran voce dagli stessi. L'apertura era stata annunciata dopo pochi giorni dalla firma dell'accordo sul ricorso agli esodi e alla solidarietà.

Le indiscrezioni della stampa indugiavano su Sileoni e Gallo, Segretari Generali rispettivamente di Fabi e Fiba-Cisl. Ciò forse spiegava il battage pubblicitario a cui i lavoratori erano stati sottoposti in ogni occasione disponibile da parte sindacale. (altro…)

NASCE IN MPS IL SINDACATO DI BASE

Anche in MPS è nata la Cub-Sallca, sindacato di base dei settori del credito e delle assicurazioni.
Nasce in un momento difficile con l'intento di dare una mano ai lavoratori di MPS nel contrastare il tentativo dei vertici aziendali di scaricare sui colleghi i costi per una gestione inqualificabile del top management.

Non vogliamo fare proclami inutili e vendere illusioni: da questa situazione si potrà uscire solo se ci sarà la determinazione e la volontà dei lavoratori di lottare per la difesa dei propri diritti attraverso una sana conflittualità, che sappia rompere l'intreccio perverso di legami tra sindacati aziendali, vertici manageriali e potere politico.
Noi possiamo solo mettere al servizio della causa la nostra esperienza e le nostre risorse organizzative. (altro…)

UBI BANCA – CHI VUOL ESSER LIETO SIA?

"I risultati del 2012 sono stati possibili grazie alla finanza e al taglio dei costi. (…) sfruttando anche la LTRO della BCE abbiamo preso una posizione aggiuntiva di circa 12 miliardi che ci ha premiato". Dichiarazione di Victor Massiah, AD di UBI Banca ai microfoni di Class Cnbc riportata da Milano Finanza del 14/3/2013.

Le parole del top manager di UBI avallano le tesi ma soprattutto le preoccupazioni che avevamo indicato nel nostro volantino "UBI Banca: si salvi chi può!" e suonano di una gravità inaudita: una banca commerciale, a maggior ragione se di radice popolare, che fa utili non attraverso l'attività propria di intermediario creditizio, ma tagliando i costi (soprattutto del personale) e facendo speculazione finanziaria è, alla faccia di tutti i requisiti di patrimonializzazione, fortemente a rischio. Se aggiungiamo il recente annuncio riguardo all'acquisto di azioni proprie destinate al sistema incentivante dell'Alta Dirigenza (del controvalore di 1.745.550,00 euro) e la proposta di un dividendo di 5 centesimi per gli azionisti, si compone ai nostri occhi un mirabile esercizio di trasferimento di ricchezza dal lavoro alla rendita e ai bonus dei manager. (altro…)