Archivio SALLCA CUB - Page 2
Nemmeno il tempo di alzare la serranda consortile e via! Parte un pezzo di lavoro!
Un pezzo importante, ovvero le attività di entrata in relazione persone fisiche, persone giuridiche (parte retail) e Private, che oltretutto non ci risultano appaltabili ai sensi dell’attuale art. 3 del CCNL 2012, attività ora rispettivamente lavorate dalle U.P di Firenze e di Milano (recentemente trasferite da Bologna).
Siamo ormai abituati a vedere ogni autunno rivolgimenti (o stravolgimenti) nell’organizzazione del lavoro. Ogni cambiamento viene presentato come una “rivoluzione culturale” che ci renderà nuovi e migliori: verrebbe da domandarsi a questo punto a cosa siano serviti i cambiamenti dell’anno prima, e la sensazione è che chi li gestisce o concepisce non abbia le idee troppo chiare o vada per tentativi. Ma tant’è, non bisogna disturbare il manovratore.
Quest’anno, tralasciando la consueta “rivoluzione copernicana” che si traduce nel solito disagio e confusione nei lavoratori e nella clientela, oltre che in ulteriori danni alla qualità del servizio su cui torneremo a breve, la novità è l’istituzionalizzazione di una tradizione che, dalle scuole elementari in avanti, accompagna ogni organizzazione sull’italico suolo, ovvero la “pizza di gruppo”. (altro…)
Il sugo del discorso è stato chiarito bene nel 2^ incontro: l’ABI chiede tempo per verificare l’esito degli stress test (fine ottobre) e intanto monitorare l’andamento del conto economico delle aziende nel secondo semestre. Nel frattempo chiede di prorogare la validità del contratto fino al 28 febbraio e si rifiuta di procedere alla tabellizzazione dell’EDR fino al 1^ marzo 2015. Gli aumenti del rinnovo 2012 resterebbero così sterilizzati ai fini del TFR e delle altre poste aziendali, anziché essere inseriti in busta paga a tutti gli effetti dal 1^ luglio 2014, come era scritto nell’accordo. Solo il ripristino degli scatti d’anzianità con effetto 1^ agosto 2014 ha trovato attuazione. (altro…)
Dopo tanti anni di ingiustizia sociale, finalmente il governo Renzi ha scoperto che ci sono lavoratori garantiti e lavoratori senza garanzie e ha deciso, attraverso il “Jobs Act”, di superare questo stato di disuguaglianza inaccettabile: via le garanzie per tutti!!
Il 25 luglio scorso è uscito il consueto studio di Mediobanca sui fondi comuni e Sicav di diritto italiano, a 30 anni dalla loro nascita, avvenuta, come sappiamo, nel 1984. Il rapporto è stato commentato sul Fatto Quotidiano del 30/7 da Beppe Scienza (http://www.ilrisparmiotradito.it/news/216/fondi-comuni-30-anni-di-flop-viva-i-bot-people), noto critico del risparmio gestito e dell’industria dei Fondi, e sul Sole 24Ore Plus del 23/8.
I dati restituiscono un quadro impietoso della situazione e come lavoratori del settore sappiamo parecchio della gestione del risparmio in Italia: è nostro pane quotidiano, fonte primaria del nostro reddito, oggetto di riflessione pratica ed etica. Occorre quindi ragionare con realismo, sapendo di partire da una posizione scomoda. Stretti, come siamo, tra politiche aziendali di riduzione dei costi, pressioni commerciali su budget individuali martellanti, attacco all’occupazione del settore, diventa arduo restare lucidi di fronte ad una critica così pesante al nucleo del nostro lavoro.
Il 1984 è l’anno del big strike, il grande sciopero dei minatori in Gran Bretagna, di cui ricorre il trentennale. Il governo Thatcher scelse di privatizzare il settore dell’energia e nel contempo di scardinare il potente movimento sindacale britannico, colpendo la categoria più forte…i minatori.
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Anzitutto ricordiamo che il recente accordo sugli esodi riguarda MPS ed al momento nulla è previsto per Fruendo.
La sua nomina è stata accolta con manifestazioni di apprezzamento da parte dei sindacati del primo tavolo; non ci sentiamo di unirci a questo coro, ripensando al curriculum di Profumo. Circa due anni fa, infatti, il top manager è stato allontanato, con poca gloria ma ricca liquidazione (40 milioni di Euro, parte della quale contestata nella sua legittimità dal perito della Procura di Roma a seguito di un esposto dell’Adusbef), dalla guida di Unicredit: un defenestramento che ci pare avesse qualche fondata motivazione. (altro…)
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Pubblichiamo l’accordo sul premio speciale “una tantum”.
L’azienda ha tenuto a precisare che non si tratta del Vap, per il quale non ci sarebbero state le condizioni. Noi a nostra volta aggiungiamo che tale atto di “generosità” rientra nell’ambito delle trattative su esuberi e “inefficienze retributive” (in cui rientrava la manovra sui premi del 25° e 35° anno di servizio, per la cronaca, temi su cui abbiamo già scritto e commentato).
Il premio (ora “premio straordinario”) è confermato in termini sostanzialmente analoghi all’anno scorso, ovvero:
erogazione una tantum e a stralcio di una somma di 840 euro lordi con la busta paga di NOVEMBRE (l’anno scorso era a ottobre);
possibilità di percepire in alternativa 1.140 euro (utilizzabili da gennaio 2015) sul conto welfare oppure una somma analoga sulla propria posizione pensionistica di previdenza complementare, se presente.
Importante: come avvenuto l’anno scorso, in mancanza di scelte da parte del dipendente verrà effettuato l’accredito su conto welfare. Per ricevere il pagamento in busta bisogna segnalare a portale, nella sezione welfare, la propria rinuncia entro e non oltre il 31/10.
Visto il periodo estivo, torneremo sul tema con qualche dettaglio per spiegare che, per chi non ha convenienza ad usare il conto welfare, la scelta del premio in denaro non è negativa come può apparire a prima vista. Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti