Archivio SALLCA CUB - Page 2

BNP PARIBAS – COME VOLEVASI DIMOSTRARE, PARTE IL CONSORZIO E SONO ALTRI A LAVORARE!

Bnl

Nemmeno il tempo di alzare la serranda consortile e via!  Parte un pezzo di lavoro!
Un pezzo importante, ovvero le attività di entrata in relazione  persone fisiche, persone giuridiche (parte retail) e Private, che oltretutto non ci risultano appaltabili ai sensi dell’attuale art. 3 del CCNL 2012, attività ora rispettivamente lavorate dalle U.P di Firenze e di Milano (recentemente  trasferite da Bologna).

Con la scusa del picco di lavoro, determinato dalla normativa FATCA (operativa dal 1° luglio 2014 in Italia e nota ben prima essendo stata emanata nel 2012 all’indomani dello scandalo Credit Suisse) si è attivato un pericoloso appalto, senza data di rientro, di attività “non appaltabili”!!!
Nel dire “No al Consorzio”, organizzando in solitudine da marzo 2014 quattro manifestazioni con presidio, uno sciopero a maggio e almeno una ventina di volantinaggi davanti e dentro le sedi di Milano e Roma, avevamo detto che l’assenza di spiegazioni, di motivazioni chiare e reali, nel progetto concernente la nascente newco Business Partner Italia non poteva che essere letta come la volontà di creare una nuova opportunità per tagliare i costi e ridurre il personale, dividendo ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici.

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UNICREDIT – MA TU VULIVE ‘A PIZZA

Siamo ormai abituati a vedere ogni autunno rivolgimenti (o stravolgimenti) nell’organizzazione del lavoro. Ogni cambiamento viene presentato come una “rivoluzione culturale” che ci renderà nuovi e migliori: verrebbe da domandarsi a questo punto a cosa siano serviti i cambiamenti dell’anno prima, e la sensazione è che chi li gestisce o concepisce non abbia le idee troppo chiare o vada per tentativi. Ma tant’è, non bisogna disturbare il manovratore.

Quest’anno, tralasciando la consueta “rivoluzione copernicana” che si traduce nel solito disagio e confusione nei lavoratori e nella clientela, oltre che in ulteriori danni alla qualità del servizio su cui torneremo a breve, la novità è l’istituzionalizzazione di una tradizione che, dalle scuole elementari in avanti, accompagna ogni organizzazione sull’italico suolo, ovvero la “pizza di gruppo”.      (altro…)

TRATTATIVA SUL CCNL: QUANDO SI COMINCIA A FARE SUL SERIO?

Si sono svolti il 18 e 24 settembre scorsi due ulteriori incontri tra ABI e sindacati firmatari per la ripresa della trattativa sul CCNL. La delegazione ABI, guidata da Profumo, si è presentata al primo incontro con uno studio di Prometeia, che ribadiva analisi e previsioni ormai note e stranote, vaticinando i soliti disastri occupazionali (12.000 esuberi previsti nel settore nel prossimo triennio), conseguenza di scarsa redditività, carenza di patrimonio, cambiamenti strutturali del business, ridimensionamento della rete fisica e altre amenità.

Il sugo del discorso è stato chiarito bene nel 2^ incontro: l’ABI chiede tempo per verificare l’esito degli stress test (fine ottobre) e intanto monitorare l’andamento del conto economico delle aziende nel secondo semestre. Nel frattempo chiede di prorogare la validità del contratto fino al 28 febbraio e si rifiuta di procedere alla tabellizzazione  dell’EDR fino al 1^ marzo 2015. Gli aumenti del rinnovo 2012 resterebbero così sterilizzati ai fini del TFR e delle altre poste aziendali, anziché essere inseriti in busta paga a tutti gli effetti dal 1^ luglio 2014, come era scritto nell’accordo. Solo il ripristino degli scatti d’anzianità con effetto 1^ agosto 2014 ha trovato attuazione.     (altro…)

JOBS ACT: L’UGUAGLIANZA SECONDO IL GOVERNO RENZI

Dopo tanti anni di ingiustizia sociale, finalmente il governo Renzi ha scoperto che ci sono lavoratori garantiti e lavoratori senza garanzie e ha deciso, attraverso il “Jobs Act”, di superare questo stato di disuguaglianza inaccettabile: via le garanzie per tutti!!

Il dibattito sulle tutele crescenti (ma non troppo) per i neoassunti è cascato ancora una volta sulla vecchia questione dell’art.18 e ancora una volta sta scadendo a livelli aberranti.
 
Si sostiene che per aumentare l’occupazione si deve…licenziare. Non aggiungiamo commenti, anche perchè nell’epoca delle guerre “umanitarie” la logica non è più di casa.

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FONDI COMUNI: UN BILANCIO STORICO POCO LUSINGHIERO

Il 25 luglio scorso è uscito il consueto studio di Mediobanca sui fondi comuni e Sicav di diritto italiano, a 30 anni dalla loro nascita, avvenuta, come sappiamo, nel 1984. Il rapporto è stato commentato sul Fatto Quotidiano del 30/7 da Beppe Scienza (http://www.ilrisparmiotradito.it/news/216/fondi-comuni-30-anni-di-flop-viva-i-bot-people), noto critico del risparmio gestito e dell’industria dei Fondi, e sul Sole 24Ore Plus del 23/8.

I dati restituiscono un quadro impietoso della situazione e come lavoratori del settore sappiamo parecchio della gestione del risparmio in Italia: è nostro pane quotidiano, fonte primaria del nostro reddito, oggetto di riflessione pratica ed etica. Occorre quindi ragionare  con realismo, sapendo di partire da una posizione scomoda. Stretti, come siamo, tra politiche aziendali di riduzione dei costi, pressioni commerciali su budget individuali martellanti, attacco all’occupazione del settore, diventa arduo restare lucidi di fronte ad una critica così pesante al nucleo del nostro lavoro.

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1984 MINERS STRIKE

Il 1984 è l’anno del big strike, il grande sciopero dei minatori in Gran Bretagna, di cui ricorre il trentennale. Il governo Thatcher scelse di privatizzare il settore dell’energia e nel contempo di scardinare il potente movimento sindacale britannico, colpendo la categoria più forte…i minatori.

Per un intero anno, dal 6 marzo 1984 al 5 marzo 1985, migliaia di minatori gallesi e inglesi scioperarono per la difesa dei loro posti di lavoro, per impedire la chiusura delle miniere e per evitare lo stravolgimento della vita d’intere comunità, storicamente basate sull’attività mineraria.Fu uno scontro durissimo tra il governo del primo ministro Margaret Thatcher insieme alla National Coal Board (l’ente di controllo dell’industria carbonifera) da una parte e dall’altra la NUM-National Union of Mineworkers (il sindacato dei minatori britannici). Intere comunità, migliaia di famiglie arrivarono a soffrire letteralmente di fame e di freddo in seguito alla durezza e alla lunghezza dello sciopero, ma la maggioranza di loro tenne duro, tra pestaggi della polizia e continui arresti.

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BMPS – ACCORDO SUGLI ESODI

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Anzitutto ricordiamo che il recente accordo sugli esodi riguarda MPS ed al momento nulla è previsto per Fruendo.

Troviamo singolare il commento di alcuni sindacati firmatari sul fatto che questo accordo è stato fatto  “senza ulteriori oneri a carico dei lavoratori in servizio”.
Lo “scambio” e la penalizzazione ci pare siano già avvenuti abbondantemente con lo sciagurato accordo del 19 dicembre 2012, che ha azzerato gli accordi aziendali e creato notevoli danni economici e normativi ai lavoratori.

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CCNL BANCARI: TREGUA ESTIVA, TONI BASSI E PANZANE

Le trattative per il rinnovo del CCNL sono state aggiornate al 18 settembre, data del prossimo incontro in calendario. La pausa estiva è frutto anche della riorganizzazione interna di Abi, dove a dirigere il Comitato affari sindacali e del lavoro, dopo l’uscita di scena di Francesco Micheli, è stato chiamato Alessandro Profumo.

La sua nomina è stata accolta con manifestazioni di apprezzamento da parte dei sindacati del primo tavolo; non ci sentiamo di unirci a questo coro, ripensando al curriculum di Profumo. Circa due anni fa, infatti, il top manager è stato allontanato, con poca gloria ma ricca liquidazione (40 milioni di Euro, parte della quale contestata nella sua legittimità dal perito della Procura di Roma a seguito di un esposto dell’Adusbef), dalla guida di Unicredit:  un defenestramento che ci pare avesse qualche fondata motivazione.     (altro…)

UNICREDIT – PREMIO UNA TANTUM

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB  SALLCA

Pubblichiamo l’accordo sul premio speciale “una tantum”.
L’azienda ha tenuto a  precisare che non si tratta del Vap, per il quale non ci sarebbero state le  condizioni. Noi a nostra volta aggiungiamo che tale atto di “generosità” rientra  nell’ambito delle trattative su esuberi e “inefficienze retributive” (in cui rientrava la manovra sui premi  del 25° e 35° anno di servizio, per la cronaca, temi su cui abbiamo già scritto  e commentato).
Il premio (ora “premio straordinario”) è confermato in  termini sostanzialmente analoghi all’anno scorso, ovvero:
erogazione una tantum e a stralcio di una somma di 840 euro  lordi con la busta paga di NOVEMBRE (l’anno scorso era a ottobre);
possibilità di percepire in  alternativa 1.140 euro (utilizzabili da gennaio 2015) sul conto welfare oppure  una somma analoga sulla propria posizione pensionistica di previdenza  complementare, se presente.

Importante
: come avvenuto  l’anno scorso, in mancanza di scelte da parte del dipendente verrà effettuato  l’accredito su conto welfare. Per ricevere il pagamento in busta bisogna  segnalare a portale, nella sezione welfare, la propria rinuncia entro e non oltre il 31/10.
Visto il periodo estivo, torneremo sul tema con qualche dettaglio per  spiegare che, per chi non ha convenienza ad usare il conto welfare, la scelta  del premio in denaro non è negativa come può apparire a prima vista.  Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti