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DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Prendiamo spunto da un comunicato dei sindacati firmatari che rileva un cambiamento dell'orientamento aziendale dopo che una collega ha ricevuto una lettera di licenziamento per negligenza grave (e non per atto doloso!) per ribadire alcune norme comportamentali in caso di apertura di procedimenti disciplinari:
- avvisare subito un nostro rappresentate appena ricevuta la comunicazione, evitando di assumere iniziative in proprio;
- non firmare mai nulla senza assistenza sindacale: anche in caso di verifiche preliminari, ad opera di servizi ispettivi o altre funzioni aziendali, dare le spiegazioni del caso a voce, senza firmare nessun verbale;
- alla lettera che comunica l'avvio di un provvedimento disciplinare va risposto entro 5 giorni di calendario: è sufficiente (dopo averci avvisati) scrivere che si vuole essere sentiti con l'assistenza di un nostro rappresentante sindacale. Siamo assolutamente legittimati a fornire questa assistenza alla pari (forse anche meglio) di tutte le altre organizzazioni sindacali.
La campagna di raccolta firme tra tutte le lavoratrici e i lavoratori, per modificare gli accordi del 28 maggio scorso, non votati e quindi non approvati, è partita con i presidi di Milano Deruta e Roma Aldobrandeschi.
Centinaia di colleghe e colleghi hanno già firmato, per tentare di aumentare le garanzie di salvaguardia in caso di cessione ulteriore di ramo d’azienda e per ripristinare le corrette modalità di fruizione delle ferie e delle ex festività (che gli accordi di maggio stravolgono anche contra legem!). Nei mesi di agosto e settembre continueremo la raccolta, con ogni mezzo: chi non ha ancora scelto di firmare è ancora in tempo per farlo! Non si tratta solo della modifica del testo degli accordi, c’è molto di più in gioco: dobbiamo far capire all’Azienda e ai sindacati (firmatari, senza approvazione della base rappresentata), che non è accettabile far piovere sulle teste dei lavoratori simili accordi, con pesanti ripercussioni sulla vita lavorativa, senza prima porli alla votazione e eventuale approvazione dei dipendenti coinvolti.
In questi giorni la direzione aziendale sta organizzando incontri con le lavoratrici e i lavoratori destinati al trasferimento autunnale nel neonato Consorzio Business Partners Italia.
Come tutti sappiamo da marzo a maggio la direzione non ha spiegato un bel niente circa le motivazioni reali di tale scelta, non ha approfondito le modalità operative e non ha chiarito i presupposti vantaggi economici e organizzativi relativi alla costituzione del Consorzio.
Si è riunito in data 16.07.2014 il Consiglio d’Amministrazione della Cassa di Previdenza Sanpaolo.
Il primo compito che il nuovo Cda si trovava ad affrontare era naturalmente l’elezione del Presidente e del Vice-Presidente per il triennio 2014-2016.
Visto che la Presidenza spetta per Statuto ad un rappresentante designato dall’azienda, restava da eleggere quale Vice-Presidente un consigliere della componente elettiva del Cda. Per numero di voti, esperienza e competenza, la carica sarebbe dovuta andare a Cinzia Rey, eletta dai lavoratori su proposta della Cub-Sallca con 2053 voti (38% dei consensi). La nostra richiesta era legittima: Cinzia è al terzo mandato, è la più votata, gode di unanime stima e considerazione.
La trattativa per il rinnovo del CCNL del credito è iniziata il 18 giugno e proseguita negli incontri del 23 e 30 giugno. E’ arduo definire trattativa una sessione di tre incontri in cui le parti hanno illustrato alla controparte le proprie posizioni, con l’esito finale di un comunicato scarno, laconico ed elusivo. Proveremo tuttavia a descrivere ciò che abbiamo capito, ciò che già ci fa arrabbiare e ciò che invece fa rabbrividire.
DA SEGRETERIA NAZIONALE
La dimensione quotidiana dell’intervento sindacale è così impegnativa da non lasciare il tempo per una riflessione più approfondita sulle trasformazioni storiche di questa attività. Invece dobbiamo pensare più spesso a come sono cambiate le organizzazioni sindacali dominanti, in questi anni, agli accordi che hanno siglato, a come hanno contribuito al deterioramento della situazione economica e sociale, a come hanno ridotto il mondo del lavoro.
E’ un processo che ci aiuta a ritrovare le ragioni ideali e concrete del nostro impegno.
Ospitiamo e diffondiamo quindi volentieri questo intervento di Giorgio Cremaschi : è un’analisi lucida (oseremmo dire spietata) di cosa sono oggi i sindacati maggioritari e cosa è necessario fare per uscire da questa situazione. Cremaschi è stato un dirigente importante della FIOM e della CGIL. La sua esperienza personale l’ha portato, ci sembra di poter dire, alla nostra stessa conclusione: le organizzazioni sindacali esistenti (CGIL compresa) non sono riformabili dall’interno, i militanti e i delegati che vogliono costruire un sindacato vero devono organizzarsi insieme, in modo diverso, per iniziare da capo.
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Come annunciato in un precedente messaggio, la prima giornata di volantinaggi alla clientela si è svolta a Torino, lunedi 7 luglio, davanti alle filiali 4-17-20. La scelta aveva motivazioni diverse, perchè 4 e 20 sono tra le filiali con maggior afflusso di pubblico (la filiale 4 ha dovuto in un paio di occasioni chiamare i carabinieri per situazioni di tensione con i clienti), mentre la 17 ha subito una parziale riduzione di organico.
L’azione ha trovato una positiva accoglienza tra i clienti: perlomeno è riuscita l’operazione a tutela dei lavoratori, troppo spesso bersaglio dell’esasperazione dell’utenza, e la notizia è stata ripresa anche dai mezzi d’informazione (sia su La Stampa che su Repubblica ).
Apprendiamo, da un recente volantino dei sindacati del primo tavolo, che, nell’ultimo incontro con l’Area, è emerso che sono stati persi 3.000 clienti su Torino e provincia! Il dato parallelo dell’aumento della redditività non ci consola perchè una politica di così corto respiro mina le basi del futuro dell’azienda e dell’occupazione ed è frustrante apprendere di simili risultati dopo i sacrifici dei colleghi per fare turni fino alle 20 ed al sabato. Riteniamo di non poter assistere inerti al degrado del servizio ed al peggioramento delle condizioni di lavoro.
Prossima tappa la sede di Piazza San Carlo a Torino. L”iniziativa verrà ripresa ed estesa anche su altre città. Il testo base che viene distribuito alla clientela è reperibile sul sito (clicca qui).
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Un volantino della Falcri ci pare utile per chiarire parte dei dubbi emersi riguardo i premi fedeltà aboliti dall’azienda. Non è nostra abitudine utilizzare volantini di altre sigle, ma loro firmano gli accordi e loro devono spiegarli.
In questo caso il comunicato ha il pregio della chiarezza .
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
E' stata avviata nel Gruppo MPS la procedura per la riduzione di organici di 1.334 risorse che matureranno i requisiti pensionistici entro il 30 novembre 2019. I sindacati trattanti hanno chiesto la volontarietà e la possibilità che sia valutata la possibilità di avviare procedure di esodo anche in Fruendo. La trattativa è alle fasi iniziali.
Nel frattempo, il 7 luglio, l'azienda ha dato il via libera alla possibilità di riscattare lo "zainetto previdenziale" (quanto accumulato per la previdenza integrativa aziendale) ai lavoratori di Fruendo che ne hanno fatto richiesta.
Dal 26 maggio al 4 giugno si sono tenute le prime elezioni per gli organi di governo del Fondo Sanitario. Si trattava di un evento atteso da tempo, visto che il Fondo era stato costituito nel 2010 accorpando le precedenti casse sanitarie e azzerando, con procedure assai disinvolte, gli organi amministrativi eletti democraticamente.
Anche la CUB-SALLCA ha presentato le proprie liste, dopo avere raccolto quasi 3.000 firme a sostegno dei propri candidati. Era la prima volta che ci misuravamo in una competizione elettorale su scala nazionale, aperta a tutti i 70.000 colleghi italiani del Gruppo. A differenza di altre elezioni, dove è possibile dare più di una preferenza e votare candidati presenti in liste contrapposte, in questo caso si votava con un sistema proporzionale puro ed era possibile votare per una sola lista. (altro…)