Archivio SALLCA CUB - Page 31

CCNL DEL CREDITO: LE AZIENDE STANNO GIA’ PRESENTANDO LA LORO PIATTAFORMA

Con rara tempestività, subito dopo che l'Abi, con lettera del 22 luglio, aveva comunicato ai sindacati firmatari che non si sarebbe fatta carico dei problemi derivanti dallo slittamento delle finestre pensionistiche e che il Fondo Esuberi andava rinegoziato perché costava troppo, ecco il Gruppo Unicredito uscire con una dichiarazione di esuberi.

Prima considerazione: il Gruppo Unicredito dichiara 4.700 esuberi (di cui 600 del giro precedente, rimasti "intrappolati" dall'incertezza sulle "finestre") e proclama che comincerà le trattative a settembre, quando cioè si dovrebbe iniziare a discutere del rinnovo contrattuale nazionale.

Tutto ciò appare qualcosa di più di una semplice coincidenza.

Già a febbraio Intesa Sanpaolo aveva firmato l'accordo sulle assunzioni in deroga che rischia di fare scuola. Ora c'è il rischio che la trattativa nel Gruppo Unicredito anticipi la discussione sul tema prima del rinnovo contrattuale.

Seconda considerazione: nessuno risponde mai, a livello dirigenziale, per gli errori commessi? (altro…)

UNMILIONEOTTOCENTOMILA A ZERO

RIFLESSIONI SU QUALE SINDACATO SERVIREBBE
DOPO IL RECENTE ACCORDO SULLE AGIBILITA' SINDACALI.

Il 7 luglio l'Abi ha firmato l'accordo sulle agibilità con le otto sigle del primo tavolo (Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Sinfub, Dircredito, Ugl e Silcea) e con la Falcri del secondo tavolo.

Prima di addentrarci nella valutazione dell'accordo diciamo subito che la sua firma rinvia, per l'ennesima volta, ad un imprecisato futuro l'elezione delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie). Ancora una volta si ripropone lo scandalo per cui bancari ed assicurativi sono gli unici lavoratori in Italia a non aver mai potuto votare i propri rappresentanti.

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QUI SI LAVORA, NON SI FA POLITICA….

Stiamo assistendo, nel mondo del lavoro, ad un drammatico ritorno all'indietro per quel che riguarda le condizioni normative e salariali.

Oggi si assiste anche ad un'escalation dal punto di vista dell'autoritarismo.

Solo per restare alla cronaca più recente, ricordiamo tre operai licenziati alla Fiat di Melfi (di cui due RSU della Fiom), un impiegato della Fiom licenziato a Mirafiori per avere usato la posta elettronica aziendale per inviare un volantino sulla vicenda di  Pomigliano, una rappresentante Cub (la più votata alle elezioni delle RSU) sospesa da Auchan per aver messo su Facebook un manifestino ironico sulla sua azienda.

A tutti questi lavoratori e lavoratrici ed alle rispettive organizzazioni va la nostra piena ed incondizionata solidarietà. (altro…)

ESTERO: MISERIA E NOBILTA’

(dialoghi surreali nella "banca per il paese")

Oggi vogliamo raccontare la triste storia dell'estero in Intesa Sanpaolo.

– L'estero? Mai sentito…

– Mah sì, una volta me ne ha parlato un vecchio capoufficio, che anzi era funzionario. Ma ..esiste ancora?

– Ma certo che sì! Non siamo forse la prima banca italiana per l'Internazionalizzazione? (altro…)

UBI – ZEROVIRGOLAOTTOPERCENTO

A tanto ammonta la percentuale di vergogna di cui si è macchiato il personale del Gruppo UBI Banca a causa della quale non sarà meritevole di percepire la parte A del premio aziendale 2009. Questo in pratica il messaggio di una parte datoriale che si è scoperta farmacista. Bilancino alla mano la banca ha deciso che la contrazione dell'utile consolidato ha superato la soglia di sbarramento per l'erogazione del premio di un disonorevole 0,8%. Un'onta che va lavata con circa 30 milioni di euro di risparmio da parte dell'azienda e un tuffo nell'austerity dei dipendenti.
E' evidente che le vere vergogne sono altre, prime fra tutte il voler accollare ai lavoratori le perdite per gli investimenti milionari sbagliati di un management altrettanto milionario ed il volerlo fare con un banale e meschino trucchetto che si palesa come un eclatante schiaffo all'intelligenza di tutti i colleghi o come una arrogante provocazione: scegliete voi. (altro…)

INTESA SANPAOLO – FONDO PENSIONI: UN COMMENTO ALL’ASSEMBLEA DI BILANCIO 2009

Il 28 maggio 2010 si è svolta l'Assemblea dei Delegati del Fondo Pensioni per approvare il bilancio e illustrare le linee di sviluppo futuro. Ci sembra doveroso portare a conoscenza dei lavoratori elementi importanti e utili per l'evoluzione futura del proprio zainetto, per raccogliere anche idee e suggerimenti che ci aiutino a continuare con serietà il nostro lavoro dentro gli organi amministrativi ed elettivi del Fondo.
Nella riunione si votava un bilancio siglato dal nuovo C.d.A., dove, per la prima volta, sedevano dei rappresentanti indipendenti votati da noi o indicati da sigle sindacali nostre alleate, per rompere il monopolio delle sigle "maggioritarie" che, da decenni, avevano sempre controllato in precedenza la "stanza dei bottoni".
Abbiamo registrato, in questo primo anno, un positivo cambiamento di clima nei rapporti tra CdA ed Assemblea, un dialogo più corretto e rispettoso.

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INTESA SANPAOLO – ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL FONDO PENSIONI

Torino, 28 maggio 2010
L'assemblea di approvazione del bilancio 2009 si svolge in un clima un po' meno ottimista sulla continuità del ritmo di ripresa dei mercati che regnava alla fine dell'anno in esame. Sono tornate turbolenza e volatilità, con attacchi speculativi alla stessa tenuta del sistema dell'euro e pesanti ricadute sugli equilibri di finanza pubblica. Anche le sorti del nostro risparmio previdenziale tornano incerte, così come la sostenibilità delle prestazioni pensionistiche pubbliche di base, che i fondi pensioni complementari dovrebbero integrare.

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25 GIUGNO 2010 – SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE

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Manifestazione Nazionale a Milano – L.go Cairoli – ore 9.30
ORA BASTA !
Paghino i ricchi e gli evasori, via le spese militari, per il diritto al lavoro, al reddito e ai diritti sociali.

La manovra correttiva del Governo per il prossimo triennio scarica sui lavoratori dipendenti il pesante onere di risanare il bilancio dello Stato. La crisi della finanza e la pazzia della speculazione vengono usate come armi di ricatto per imporre politiche di rigore a senso unico, dove a pagare sono sempre i soliti tapini, soggetti a ritenuta alla fonte. La pressione fiscale cresce solo sul lavoro dipendente, mentre dall'altra ci tagliano i servizi o ce li fanno pagare di più. Persino il federalismo verrà usato per incrementare il nostro carico fiscale, alzando le aliquote delle addizionali locali.

Il piano del governo prevede nel pubblico impiego il blocco dei contratti per tre anni, il blocco degli scatti di anzianità nella scuola, il licenziamento di metà dei precari, il pensionamento per le donne a 65 anni già dal 2012, la riduzione degli stipendi oltre una certa soglia e la rateizzazione del TFR in determinati casi. Verranno soppressi posti di lavoro a centinaia di migliaia, rendendo impossibile il tempo pieno a scuola e un servizio di qualità che ci consenta di colmare il grave gap formativo con gli altri paesi civili. (altro…)

UBI – LAVORATORI DI TUTTI I CONSORZI UNITEVI (ED ANCHE GLI ALTRI NON DORMANO)

Come gli altri maggiori gruppi bancari italiani anche UBI annovera tra le sue, una società di servizi, la UBI Sistemi e Servizi (UBISS), che ha visto i natali ormai circa 3 anni fa. Anche a posteriori l’evento è meritevole senz’altro di una qualche riflessione, se non altro per i probabili futuri sviluppi prospettici.
Il conferimento di un importante ramo d’azienda di UBI (essenzialmente IT e Back Office) determinò nei 1650 lavoratori coinvolti, ansie, preoccupazioni, sospetti, timori.
Sentimenti rafforzati da manovre aziendali propedeutiche che li avevano visti spettatori di una diaspora delle risorse più giovani verso altre realtà (Capogruppo e Banche rete), lasciando quelle più vecchie (e costose) al loro nuovo destino. (altro…)