Archivio SALLCA CUB - Page 36
Ci riferiamo agli articoli apparsi sulla stampa di domenica 13 dicembre dove lei, dottor Salza, affermava che i sanpaolini sono felici di lavorare in questa banca: lei sbaglia, tutti noi, compresi quelli che già lavoravano in Intesa, siamo entusiasti di lavorare per lei.
Che dire poi di quelli che non ci sono più (in azienda…) perché ceduti come soprammobili insieme alle filiali, prima per fare un favore a Credit Agricole e poi per l'intervento dell'Antitrust?
Forse i più entusiasti sono i colleghi che sono andati, che stanno per andare o che andranno nel fondo esuberi. Pensi che la domanda ricorrente dei colleghi è: quando ci sarà un nuovo fondo esuberi? Tra l'altro, perché continuare a spendere soldi in ricerche sul "clima aziendale" (di cui, peraltro, siamo ansiosi di conoscere i risultati) di fronte ad un così luminoso esempio dell'aria che si respira in azienda? (altro…)
A pochi mesi dalle recenti elezioni degli organi amministrativi, che hanno visto per la prima volta entrare in CdA consiglieri da noi candidati, è utile fare il punto della situazione ed esprimere alcune valutazioni ragionate sui passaggi che ci attendono. Abbiamo riscontrato novità molto positive ed elementi che sollevano serie preoccupazioni. Intendiamo discuterne, con franchezza e trasparenza.
Il primo dato positivo è che abbiamo ottenuto un obiettivo per cui ci siamo battuti per anni: la possibilità di fare il cambiamento di comparto in 4 diverse finestre trimestrali, nel corso dell'anno. I lavoratori potranno spostare i propri risparmi con più tempismo, fatto utilissimo in un contesto di mercato instabile, turbolento e imprevedibile, un elemento diventato ormai strutturale. E' l'ultima delle nostre conquiste: avevamo chiesto un comparto etico, un comparto monetario, una newsletter informativa, la possibilità di accantonare su due comparti diversi, un rendiconto trasparente e tempestivo. Ci abbiamo impiegato anni, ma abbiamo ottenuto tutto, a dimostrazione che combattere, alla fine, paga. (altro…)
Le elezioni per la Cassa Assistenza Sanpaolo, tenutesi nella primavera di quest'anno, hanno visto per la prima volta l'elezione nel Consiglio Direttivo (con un notevole numero di voti) di una candidata sostenuta dalla Cub-Sallca congiuntamente alla Falcri.
Questo ci consente di seguire con più attenzione le vicende di un ente che, più volte, è stato detto essere vicino al suo superamento per la ventilata fusione con la Cassa Assistenza Intesa.
L'impressione è che anche per il 2009 non se ne farà nulla, nonostante il pressing aziendale per arrivare rapidamente alla conclusione della vicenda. In questa fase ci sono altri problemi incombenti ed è prevedibile che dovrà essere rinviato il confronto sui temi scottanti che dovranno essere affrontati per la nascita di una Cassa Assistenza di gruppo: contribuzioni e prestazioni, gestione degli attivi delle casse preesistenti, gestione della parte riguardante i pensionati. (altro…)
Ci scusiamo per il ritardo con cui commentiamo l'esito dello sciopero generale del 23 ottobre, ritardo dovuto anche ai tempi necessari per recuperare dati dalle varie aziende.
Lo sciopero generale del 23 ottobre ha avuto un buon successo ed un discreto ritorno mediatico: tutti i telegiornali hanno riportato le notizie sulle adesioni più consistenti nei settori del trasporto pubblico, delle scuole, degli uffici pubblici. Le immagini sulla manifestazione nazionale di Roma e sulle altre iniziative locali hanno dato conto delle migliaia di lavoratori scesi in piazza. E nei settori del credito e delle assicurazioni?
E' in corso presso l'Abi una delicata trattativa sui temi dell'occupazione, che ha trovato origine, in parte, al tavolo del gruppo Intesa Sanpaolo.
In questa azienda, infatti, ad inizio ottobre erano state presentate le seguenti richieste dalla controparte: superare, ovviamente in peggio, l'accordo sulla mobilità (limite dei 50 Km per gli impiegati e dei 70 Km per i quadri); rivedere le norme che impediscono il demansionamento, cioè possibilità per l'azienda di far svolgere al lavoratore mansioni di livello inferiore; superare il problema dei troppi part-time presenti in alcune realtà locali; prendere atto che oltre 1.000 dipendenti hanno raggiunto il diritto alla pensione: come fare per buttarli fuori?
Soprattutto veniva chiesta l'introduzione di non meglio precisati "contratti alternativi" e nuove regole per il trasferimento dei dipendenti dalle Direzioni Centrali alla Rete. (altro…)
dopo il quale ci attendiamo
risposte (e non solo domande)
Negli ultimi anni, il ruolo della CUB-SALLCA nel panorama sindacale aziendale è cresciuto in misura esponenziale.
Le proposte e le iniziative del sindacato di base, condivise o meno che siano, sono ormai diventate un punto di riferimento importante per migliaia di colleghe/i e condizionano sempre più spesso i comportamenti, le prese di posizione e la stessa dialettica interna delle altre organizzazioni sindacali.
Anche l'Azienda, pur continuando ad escluderci dai tavoli ufficiali di trattativa, ci dedica spesso una premurosa attenzione….
A conferma di quanto affermato, per lo meno con riferimento al "vecchio Sanpaolo" basti ricordare un solo (clamoroso) fatto e cioè che, negli ultimi due anni, i candidati del Sallca (o gli indipendenti da noi sostenuti) sono stati tutti eletti nei Consigli di Fondo Pensioni, Cassa di Previdenza e Cassa di Assistenza (e ciò malgrado i ben noti regolamenti elettorali…). Nell'Assemblea dei Delegati del Fondo il Sallca, con 5 eletti, è sindacato di maggioranza relativa, al pari di Fisac e Fabi. (altro…)
Gli obiettivi della campagna sono:
- rafforzare da subito il Sallca, trasformando almeno parte del consenso diffuso, in un maggior numero di iscritti, contatti, quadri sindacali di base;
- rilanciare in prospettiva l'azione e la coscienza sindacale nei nostri luoghi di lavoro, sia ampliando e razionalizzando la rete di controinformazione, sia avviando una serie di incontri e iniziative con i colleghi più giovani (ma non solo) su tematiche concordate (anche di vera e propria "alfabetizzazione sindacale").
Per questo ci proponiamo di:
- incrementare (in modo significativo) il numero di iscritte/i;
- ampliare la nostra mailing list;
- raccogliere (anche parziali) disponibilita' a lavorare con noi;
- scadenzare una serie di incontri di informativa sindacale.
Le due principali banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit, hanno concordato con i sindacati firmatari una definizione del VAP che per la prima volta prevede un taglio rispetto agli anni precedenti. Intesa Sanpaolo ha tagliato dell'11% mentre Unicredit ha tagliato del 15%. Sono valori medi, che nascondono sacrifici in alcuni casi molto più rilevanti per alcune figure professionali che in precedenza avevano premi più elevati..
Il taglio del Vap si inquadra in un contesto di forte preoccupazione per lo stato delle relazioni sindacali in tutto il settore e per l'attacco a tutto campo che le banche hanno sferrato contro il resto del mondo.
Cub, Cobas e SdL hanno indetto uno sciopero generale di 24 ore di tutti i lavoratori pubblici e privati per il 23 ottobre per contrastare il tentativo di far pagare ai lavoratori e dare una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso, che farà salire a 500.000 il numero di coloro che avranno perso il lavoro prima della fine dell'anno.
Anni di politiche economiche condotte in continuità dai governi di diverso colore che ci sono succeduti hanno fatto crescere i profitti, favorito la finanza speculativa, ridotto il potere d'acquisto degli stipendi, fatto dilagare precarietà ed insicurezza: oggi vengono riproposte come risposta alla crisi, ma queste politiche sono la malattia, non la cura.
Anche nei nostri settori abbiamo visto i risultati di politiche volte ad inseguire profitti facili e nel breve periodo: politiche commerciali molto aggressive per "vendere" prodotti di dubbia qualità e creazione di grandi gruppi attraverso fusioni imposte dai grandi manager con forti agganci politici.
E mentre i manager si garantivano bonus scandalosi i lavoratori sono stati ceduti come oggetti (vendite delle filiali), hanno affrontato vari disagi e disservizi, 20.000 dipendenti sono usciti dalle banche con un uso disinvolto del Fondo Esuberi finalizzato a tagliare gli organici e sostituire parzialmente il personale esodato con lavoratori precari. (altro…)