Archivio SALLCA CUB - Page 50

INTESA SANPAOLO – UN SUSSULTO D?ORGOGLIO

Le intransigenti posizioni aziendali al tavolo della trattativa, le provocatorie dichiarazioni di Micheli a Repubblica, le crescenti pressioni dei lavoratori e dei quadri sindacali di base (che vivono con angoscia il costante peggioramento del clima aziendale e la continua erosione di salario e diritti) hanno finalmente ricevuto una risposta decente.

Sette delle nove sigle sindacali "trattanti" (???) hanno infatti ritenuto umanamente impossibile proseguire nel dialogo con chi vuole imporre e non discutere e minacciano l'apertura di una fase vertenziale. Era ora !!!

Uniche assenti la Fisac-Cgil e la Fabi: nessuna sorpresa, in quanto sin dall'inizio di questa vicenda queste due organizzazioni si sono candidate in prima fila per il ruolo di docili ancelle e di supini esecutori dei desiderata di Passera, Micheli e combriccola, seminando dosi di anestetica tranquillità, prestandosi al ruolo di pompieri quando e dove la pressione saliva oltre il limite di guardia.

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COMPORTAMENTI POCO ETICI IN CARIPARMA

Durante l'estate ci sono giunte segnalazioni, da parte dei lavoratori, rispetto a comunicazioni su materie commerciali, circolate via mail, contenenti messaggi poco educati e poco rispettosi della dignità dei lavoratori.

Ci siamo, quindi, attivati con l'azienda, inviando la lettera che trovate sotto, per capire se l'azienda stessa approvava questi comportamenti, posti in essere da alcuni suoi responsabili.

Ad oggi, le Relazioni Sindacali di Cariparma non hanno ritenuto opportuno darci risposta e, come da noi prospettato, abbiamo deciso di rendere pubblica la lettera .
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INTESA SANPAOLO – MA COSA DIAVOLO STANNO FACENDO I SINDACATI ?TRATTANTI??

Nessuna piattaforma condivisa, nessun confronto con i lavoratori.
Le poche notizie che filtrano dal "tavolo" sono sempre più inquietanti.
Dopo un anno di fusione, di brutti accordi e di costante peggioramento delle condizioni di lavoro e del clima aziendale,
si avvicina inesorabilmente la stretta finale.

Se dovessimo fare un bilancio di quello che è successo in circa un anno dalla fusione, la sintesi sarebbe presto fatta: l'azienda ha ottenuto quasi tutto ciò che voleva, mentre i lavoratori, un pezzo dopo l'altro, stanno perdendo i loro diritti.

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VENERDI’ 9 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE DI TUTTE LE CATEGORIE

Volantino Sallca
                                                                               Locandina
L'elenco delle manifestazioni regionali sul sito CUB

Comunicato stampa Nazionale
Comunicato stampa sulla manifestazione di Torino
Video della CUB Piemonte sulla manifestazione del 9 novembre 2007

Le politiche di concertazione continuano a produrre disastri.
Gli accordi su pensioni e welfare non solo non rappresentano il promesso "punto di svolta", ma peggiorano ulteriormente le cose. Cgil-Cisl-Uil, ancora una volta, tradiscono anni di lotte, vittime della sindrome del governo amico.

L'insieme dei movimenti sociali e dei sindacati di base che si oppongono a questa deriva è però sempre più forte ed autorevole e chiama le lavoratrici ed i lavoratori a scendere direttamente in campo, rifiutando la rassegnazione.

Invertire la tendenza si può, per riparare a 15 anni di concertazione sindacale che hanno distrutto progressivamente le conquiste e i diritti del lavoro dipendente
Organizzati con la C.U.B, lavoriamo insieme per costruire un sindacato indipendente da partiti, governi, aziende, dalla parte dei lavoratori e dei pensionati!

Riteniamo ormai inutile ribadirlo, ma lo sciopero è stato regolarmente indetto
(con fax ad Abi ed Ania del 22-10-07) e possono farlo tutte le lavoratrici ed i lavoratori.

WELFARE: UNA RISPOSTA ALLA CONSULTAZIONE FARSA

La consultazione di Cgil-Cisl-Uil su pensioni e stato sociale si è conclusa con la vittoria dei sì.
Persino in un settore come quello bancario, dove alcune verifiche e controlli potevano essere effettuati, ci arrivano segnalazioni indignate, da parte di molti lavoratori, sulla scarsa trasparenza (usiamo un pietoso eufemismo) delle operazioni di voto.

La Cub non ha certo atteso i dati per denunciare la truffa di questa consultazione, prendendo una posizione pubblica per il boicottaggio (anche se, come abbiamo scritto, non c'erano impedimenti a votare no, per chi voleva farlo) di una consultazione truccata nelle modalità assembleari (relatori solo a favore, per cui, nelle assemblee dove non vi era qualcuno in grado di articolare un intervento contrario, i lavoratori non potevano ascoltare un contraddittorio) e nelle procedure di voto (urne gestite solo dagli apparati a favore e l'incredibile dato, ancor meno controllabile, dei pensionati, che hanno votato a favore al 99,50%!!!! Una volta si sarebbe detto percentuale bulgara, se non fosse che oggi i bulgari votano in modo sicuramente più democratico).

 

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INTESA SANPAOLO: CESSIONI, DISMISSIONI, DIMISSIONI

Per discutere con i lavoratori "ceduti"
i contenuti di una loro piattaforma rivendicativa e
delle eventuali forme di mobilitazione ci troviamo:

Lunedì 15 Ottobre – alle ore 18
a Torino, in Corso Marconi 34

La ripresa settembrina in Intesa Sanpaolo è iniziata con la vendita di 198 sportelli richiesta dall'antitrust, lavoratori inclusi. I mercanti di carne umana sono ritornati al lavoro subito dopo le ferie…
L'asta competitiva ha premiato il consorzio che ha messo sul piatto il carico d'oro più pesante, nella fattispecie 1,9 miliardi di euro in contanti. La Carige paga 995 milioni per 78 sportelli (12,7 milioni a sportello), la Banca Popolare di Bari 181 milioni per 43 sportelli (4,2 milioni a sportello), il Credito Valtellinese 395 milioni per 35 sportelli (11,2 milioni a sportello), Veneto Banca 328 milioni per 42 sportelli (7,8 milioni a sportello).

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INTESA SANPAOLO – LA BORSA E ANCHE LA VITA???

Al giorno d'oggi entrare in banca è diventato sempre più rischioso: non è più come una volta! Adesso se anche si è disposti a lasciare la borsa, non è detto che si riesca a riportare a casa la pellaccia!!!

Già, perché ormai gli sportelli bancari non sono più come un tempo (o come li vediamo ancora in molti telefilm americani): con la loro brava guardia chiusa nella bussola a controllare "chi viene e chi va". No! Ora troppi istituti di credito appaiono semmai come veri e propri supermercati (non ci saranno le porte scorrevoli ma poco ci manca…).

E tutto ciò avviene nonostante il numero complessivo delle rapine in Italia sia costantemente in ascesa negli ultimi anni (pare che in questa, seppur  poco invidiabile, specialità siamo riusciti ad essere in vetta alle classifiche europee!) al punto che spesso i giornali non riportano nemmeno più  la notizia del loro verificarsi.

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INTESA SANPAOLO – UNO SCIOPERO TIRA L’ALTRO ?

Il 28 giugno scorso, Torino e provincia sono state il cuore e l'epicentro dell'indubbio successo che ha avuto lo sciopero generale di Gruppo, indetto dal Sallca-Cub, per contrastare le pesanti ricadute del processo di fusione.

In Area più di 50 filiali chiuse e molte altre funzionanti a scartamento ridotto, presenze dimezzate nelle sedi, oltre un migliaio di lavoratrici e di lavoratori in sciopero e un dato di assenti per ferie abnorme per un giorno infrasettimanale il che, in qualche modo, ha dimostrato la voglia di tanti di dare comunque un contributo, malgrado le pressioni dell'azienda e delle burocrazie sindacali.

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INTESA-SANPAOLO – SPORTELLI CEDUTI NELLE ZONE A RISCHIO CAMORRA

Sin dal primo giorno abbiamo osteggiato, e continueremo a farlo, la decisione del gruppo Intesa Sanpaolo di cedere all'asta 25 sportelli delle province di Caserta e di Napoli.

Adesso che è noto il nome dell'acquirente, la Banca Popolare di Bari, la nostra contrarietà è ancor più netta. Se si fosse trattato di un altro grande Istituto di credito, le garanzie sarebbero state maggiori per tutti: per i lavoratori innanzi tutto, ma anche per gli utenti e, quindi, per i territori in cui questi sportelli insistono.

Vale la pena ricordare che tra i 25 sportelli ceduti ci sono quelli di Casal di Principe e di Casapesenna, comuni del casertano tristemente noti in quanto rappresentano il regno incontrastato dei "casalesi", uno dei più feroci clan camorristici del Mezzogiorno. Gli sportelli di Casal di Principe e di Casapesenna, rappresentano l'unica realtà creditizia di quei comuni e, presumibilmente, qualche cliente di quelle agenzie ha una fedina penale non immacolata per cui, sempre presumibilmente, alcuni proventi di traffici illeciti transitano sui conti di quegli sportelli. (altro…)

I DUE VOLTI DELL?ABI

Fa parte del senso comune pensare che una trattativa pesante e complessa come quella su un contratto nazionale di settore parta con una schermaglia, tesa a prendere tempo e studiare le vere intenzioni della controparte. Se poi il settore in questione è quello bancario, in una fase in cui sta succedendo di tutto e di più, possiamo anche pensare che le mosse di avvicinamento siano più lente e studiate del solito. Quello che abbiamo appreso dal comunicato unitario delle 9 sigle sindacali sull'incontro del 18 settembre con l'Abi sembra però superare ogni immaginazione.

Anziché parlare del merito della trattativa, infatti, l'Abi ha aperto l'incontro con un approfondimento sulle conseguenze e le ricadute dell'attuale crisi finanziaria collegata all'esplosione della bolla dei mutui "subprime". Il comunicato non lo dice esplicitamente, ma fonti giornalistiche lasciano intuire che la crisi di borsa in atto potrebbe rendere più difficile per le banche venire incontro alle richieste economiche avanzate in piattaforma che, lo ricordiamo, puntano ad aumento medio lordo di 187 euro, a regime.

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