Archivio SALLCA CUB - Page 51

MOBBING E NON SOLO

Giornali e televisioni, negli ultimi giorni, hanno dedicato molto spazio al tema del mobbing. Sono uscite sentenze e pareri giuridici sull'argomento.

Sugli aspetti "tecnici" torneremo subito dopo, ma il dibattito giuridico non ha fatto altro che rimarcare la presenza di problemi seri e diffusi e che, in fondo, sono sempre stati presenti nel mondo del lavoro, anche prima del diffondersi di questo termine di origine anglosassone.

Vorremmo ricordare che, nel nostro paese, esiste un'associazione per i lavoratori discriminati e licenziati per rappresaglia, nata negli anni '50. Da allora le conquiste dei lavoratori sono avanzate e le condizioni di lavoro sono senza dubbio cambiate.

Ma, a partire dagli anni '80, le politiche concertative dei sindacati subordinati hanno nuovamente spostato gli equilibri a favore delle aziende. All'arretramento delle condizioni contrattuali ha fatto seguito anche un peggioramento delle condizioni individuali di lavoro e il ricomparire, in alcune realtà, di pratiche arroganti e prevaricatrici delle gerarchie aziendali.

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INTESA-SANPAOLO – CHI HA PAURA DEGLI SCIOPERI DELLA CUB-SALLCA?

Lo sciopero del 28 giugno, indetto dalla sola Cub-Sallca, ha rotto lo stato di sonnolenza in cui i vertici dei sindacati concertativi volevano mantenere i lavoratori.

Nonostante i ben noti limiti di agibilità con i quali è costretto ad operare il sindacato di base, si è trattato di un successo che ha colto di sorpresa azienda e vertici dei sindacati trattanti.

Ovviamente, i risultati sono stati maggiori dove la presenza del nostro sindacato è più radicata da tempo, in particolare a Torino (una risposta straordinaria, filiali quasi tutte chiuse o funzionanti a scartamento ridotto e presenza nelle sedi dimezzata), nel Napoletano, in Liguria. Ma segnali incoraggianti sono giunti da tante altre realtà.  (altro…)

GRAZIE, DOTTOR PASSERA !

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E GRAZIE ANCHE AI SEGRETARI DEI SINDACATI TRATTANTI

I lavoratori di Intesa Sanpaolo, "scaricati" con le filiali cedute a Cariparma, si sono visti recapitare una lettera, firmata dal dottor Passera, il quale, pochi giorni prima di pontificare di etica al meeting di Comunione e Liberazione, ha pensato bene di cimentarsi in questo capolavoro di ipocrisia e falsità.
Ipocrisia, perché i lavoratori sono stati ceduti senza significative garanzie occupazionali ed i suoi ringraziamenti giungono tardivi e beffardi. Falsità, perché la cessione non deriva da "obbligazioni contrattuali e da disposizioni normative". Sarebbe falso persino nel caso delle cessioni determinate dall'Antitrust (che ha sempre disposto la vendita delle attività, non dei lavoratori) ma ancor più per quelle di Cariparma, oggetto di mercanteggiamento con Credit Agricole, principale azionista di Intesa.
I lavoratori sono stati trattati come oggetti, con buona pace delle lezioni etiche.
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CARIGE – LAVORIAMO DI PIU? MA SIAMO PIU? POVERI, E LE BANCHE CI GUADAGNANO

Nel 2006 la crescita degli utili nel settore bancario è stata del 34%. Il totale dei ricavi dei primi otto gruppi bancari è di oltre 64 miliardi di euro. Il trend positivo viene confermato anche facendo una proiezione nell'anno dei dati del primo trimestre 2007, con un utile in aumento dell'80,5% (Fonte: Ansa – luglio 2007). In questo contesto come si colloca il Gruppo Banca Carige?
Pochi ma significativi dati gettano una luce sull'e(in)voluzione avvenuta negli ultimi anni. (altro…)

INTESA SANPAOLO – ACCORDO SUL PROLUNGAMENTO DEL FONDO ESUBERI: TRIONFALISMO FUORI LUOGO

Il prolungamento della possibilità di accedere al fondo esuberi fino al 2009 (per tutti coloro che matureranno il diritto alla pensione con finestra d'uscita al 1 gennaio 2015) è stato presentato come un successo dalle organizzazioni sindacali firmatarie. Ma è proprio così?
L'accordo arriva dopo che l'azienda aveva drammatizzato il confronto, aprendo la procedura per la gestione degli esuberi prevista dal CCNL e minacciando l'uso del fondo su base obbligatoria e finanche i licenziamenti.
La conferma del fondo su base volontaria e con incentivi (ma se nel 2009 non verranno raggiunti i 2.300 esodi pretesi dall'azienda, l'uscita obbligatoria scatterà in ogni caso) può apparire, in quest'ottica, un dato positivo, se si accetta sempre di giocare con le regole imposte dalla controparte.

Noi però vorremmo provare a dare un'altra chiave interpretativa. (altro…)

UNICREDIT-CAPITALIA: SI PARTE MALE

L'accordo siglato tra i sindacati omologati-firmatari e il nuovo gruppo Unicredit, per favorire l'uscita di 5.000 lavoratori, rappresenta la conferma di una prassi negativa già avviata con la recente fusione tra Intesa e Sanpaolo.

Ancora una volta siamo in presenza di un taglio agli organici "preventivo", cioè senza che sia stato presentato un piano industriale e sia stato avviato un processo di integrazione che evidenzi una situazione verificabile di esuberi.

Il dato che le uscite siano volontarie nulla toglie al fatto che il taglio avvenga in modo arbitrario, "a tavolino", aggravando la situazione di carenza di organici di numerosi uffici e punti operativi.

Come ben evidenziava un articolo su Repubblica di domenica 5 agosto (p. 51 economia), usciranno dai due maggiori gruppi bancari italiani circa 12.500 lavoratori (e, aggiungiamo noi, altri 1.700 da Ubi Banca) e tutto questo con il pieno consenso dei sindacati concertativi, mentre la sola voce discorde è stata quella della Cub-Sallca, che ha indetto il 28 giugno una giornata di sciopero nel gruppo Intesa Sanpaolo, riuscendo a chiudere numerose filiali.

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UNICREDIT CHIUDE IL SETTORE POSTALE. I LAVORATORI DATI IN PASTO AI SUBAPPALTI

LA PRECARIETA' E' UNA VERGOGNA.

I MEGA PROFITTI DELLE BANCHE
(E DI AZIONISTI E TOP MANAGER) SI FANNO ANCHE COSI'…..

Diamo ampia diffusione al comunicato della CUB/RDB di Bologna e pieno sostegno alla lotta dei lavoratori del Centro Smistamento Unico. 
Da parte nostra sottolineiamo che il Consorzio Caricese è una azienda specializzata nei servizi di back-office bancari il cui capitale sociale è detenuto da 59 banche (tra cui Unicredit ed alcune del Gruppo Intesa Sanpaolo) e che, in base all'articolo 6 della legge n. 133/1999, offre servizi ai propri Consorziati in regime di esenzione IVA!! I dipendenti sono inquadrati nel Contratto Nazionale del Credito, anche se molto "teoricamente", vista la catena di subappalti sotto descritta…
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ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL FONDO PENSIONE SANPAOLO: RIFLESSIONI AD ALTA VOCE

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Dichiarazione di voto delegati del Sallca

Si è svolta il 27/6 l'Assemblea dei Delegati del Fondo Pensioni Sanpaolo, per approvare il bilancio 2006. E' stata però un'occasione importante per discutere anche di altri argomenti, data l'intensa fase di cambiamenti che investe, nel suo complesso, il sistema della previdenza complementare integrativa. Riteniamo quindi importante portare a conoscenza dei lavoratori i punti principali delle novità emerse, nonché evidenziare gli elementi critici che a nostro avviso continuano a contrassegnare l'attività del nostro Fondo Pensione.

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RICHIESTA PROLUNGAMENTO DELLA SCADENZA PER L’ADESIONE AL FONDO

Abbiamo scritto allla Direzione Risorse Umane per chiedere un opporuno allungameno del periodo di tempo utile per l'adesione al Fondo Pensioni Cariparma.

Di seguito il testo della lettera inviata :

La scrivente organizzazione sindacale vi segnala che ritiene paradossale che da parte di VV.SS. si intenda imporre a lavoratori e lavoratrici la scadenza del 18 luglio per aderire al Fondo Pensioni in oggetto:  quanto sopra, tenendo conto che il vostro messaggio informativo è stato diffuso il 12 luglio,   senza considerare che tutti gli assenti  (ferie, malattia, ecc. ecc.)  non hanno la possibilità di venire a conoscenza di questa scadenza.
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