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INTESA SANPAOLO – BANCO DI NAPOLI: RAPINA CON AVVISO DI RAPINA

Le  rapine fanno parte del rischio del nostro mestiere e, fin quando sono incruente, ci limitiamo a riflettere sulla "ineluttabilità" dell'evento, sul fatto che nelle nostre zone si ripetono con  preoccupante frequenza, ecc.

Tutto ciò è sostenibile fin tanto che le norme di sicurezza sono esistenti ed osservate, fin tanto che il buon senso assiste il comportamento nostro ed altrui ma non è più tollerabile e suscita in noi rabbia e reazioni quando un evento di simile portata è avvertito ed è stato "annunciato". (altro…)

CRONACHE DAL PIANETA CARIPARMA – n.3

CONTRATTO INTEGRATIVO

Dopo la farsa la tragedia. E' noto che il contratto integrativo di Cariparma non viene rinnovato da secoli.
Ora i sindacati del primo tavolo hanno presentato la loro piattaforma dopo che la Falcri lo aveva già fatto.

In genere si tratta di valutare i contenuti della piattaforma, ma nell'occasione non saremo critici particolarmente severi perchè esiste un problema che viene prima dei contenuti stessi della piattaforma: sarà necessario e si riuscirà, nel caso, a mobilitare i lavoratori per riuscire a portare a termine il contratto?

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1° MAGGIO – FESTA DEI LAVORATORI

Alcune iniziative per la Festa dei Lavoratori del 1^ Maggio:

MILANO
La CUB invita a partecipare al decimo appuntamento della May Day Parade del 1° Maggio.
Anche quest'anno (appuntamento alle 14.45 in piazza XXIV Maggio, per arrivare in piazza Cairoli) una carovana di camion e tir, seguita da lavoratori, migranti, donne e giovani sfilerà per le vie di Milano a suon di musica.

TORINO:
Partenza corteo ore 9,00 da C.so Cairoli dove si ritroverà lo spezzone del sindacalismo di base.

BARI:
1° MAGGIO di LOTTA, ANTIRAZZISTA, di SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA – P.ZZA UMBERTO
– ore 11 Presidio
– ore 18 Assemblea Pubblica
– ore 20 Proiezione del film «Pane amaro»
– ore 21,30 Musica

INTESA SANPAOLO – ASSUNZIONI IN DEROGA: A TORINO ACCORDO VIOLATO O ACCORDO SUPERATO?

Ancora una volta ci troviamo a commentare l'ineffabile comportamento dell'azienda a fronte di un accordo appena sottoscritto.

Ci riferiamo all'accordo "indecente" sulle assunzioni in deroga.

L'accordo contemplava due tipi di assunzioni: prima occupazione (poli di L'Aquila, Lecce, Potenza) con giovani destinati ai lavori di back office e nuova occupazione (al momento solo Torino) rivolta a cassintegrati, categorie "svantaggiate", iscritti a liste di mobilità, beneficiari di indennità di disoccupazione involontaria.

Le assunzioni previste per questa seconda tipologia sono un centinaio, destinate a mansioni elencate con precisione: vi risparmiamo la lista, ma si tratta di attività oggi appaltate all'esterno che dovevano essere riportate dentro, uno degli argomenti "forti" dei sostenitori dell'accordo.

Ci giunge notizia che le assunzioni sono in corso (non sappiamo quali sono i criteri di assunzione) e che sono già stati individuati dei "formatori" tra il personale di ISGS, che dovranno prendersi in carico 5 nuovi lavoratori ciascuno per insegnare il lavoro, che consisterebbe nell'esecuzione di bonifici Italia ed esteri.

Se venisse confermata, la notizia sarebbe molto grave:  l'adibizione a queste mansioni rappresenterebbe un'immediata e plateale violazione dell'accordo. (altro…)

INTESA SANPAOLO – MA QUANTO MI AMI?

Qualità del servizio, premi e organizzazione del lavoro in Intesa Sanpaolo.

All'inizio abbiamo stentato a crederci. Poi, piano piano, abbiamo dovuto arrenderci. Non sono bastate le "analisi di clima", in cui veniva chiesto ai colleghi cosa pensano della banca in cui lavorano, a quale animale la associano, come giudicano la leadership o come vedono il proprio futuro professionale. Non sono bastate le analisi dei risultati, che tentavano disperatamente di difendere l'indifendibile, nascondere che 2/3 dei colleghi non avevano neanche risposto, abbellire gli esiti sconfortanti emersi da tre anni di fusione, che hanno spezzato nell'anima anche i lavoratori più rocciosi e motivati, facendo percepire a tutti il carattere inaffidabile, arrogante e unilaterale della direzione aziendale.

Adesso è arrivato anche il primo questionario sulla "Customer Satisfaction" con  diretto collegamento al sistema incentivante, applicato a livello di filiale: una valutazione inferiore alla media, su questo specifico parametro, può comportare una riduzione del 5%, mentre una valutazione superiore alla media può portare ad un incremento in eguale misura.

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MERCOLEDI’ 28 APRILE – TORINO: PRESIDIO ALL’UNIONE INDUSTRIALE

ScarponeAl "Collegato Lavoro" qualche ritocco di facciata… ma l'attacco ai diritti ed alle tutele del lavoratori non cambia

LA LEGGE INFAME VA RITIRATA

Dopo che il Presidente della Repubblica Napolitano non ha firmato il cosiddetto Collegato Lavoro e lo ha rinviato alle Camere, il governo ha apportato qualche modifica, ma la sostanza della legge non cambia, e continua a prevedere numerosi articoli per ostacolare e rendere quasi impossibile il ricorso alla magistratura del lavoro per ottenere giustizia.

Ora viene formalmente escluso il licenziamento come materia di arbitrato, ma restano tutti i nuovi vincoli posti contro la difesa legale del posto di lavoro, limitando i poteri dei giudici nell'esprimersi a favore dei lavoratori e al contrario dando agli "arbitri" graditi ai padroni poteri discrezionali larghissimi.

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CUB PIEMONTE – PRESIDIO PIAZZA BENGASI 17 APRILE 2010: NON GLI BASTIAMO PRECARI, CI VOGLIONO SERVI

Il governo, obbedendo agli ordini di Confindustria, ha fatto approvare dai suoi parlamentari la legge 1167, il cosiddetto "collegato lavoro". E' il più vasto attacco contro i diritti di lavoratrici e lavoratori degli ultimi quaranta anni. E' una legge talmente indecente che perfino il Presidente Napolitano l'ha rimandata indietro perché il  parlamento la rivedesse.
Berlusconi, Bossi & soci vogliono consegnare il lavoratore, privo di ogni tutela, nelle mani del suo padrone (pubblico o privato). 
Infatti il "collegato lavoro":

  • permette di licenziare anche senza giusta causa: al massimo il padrone pagherà un modesto indennizzo;
  • sostituisce il contratto collettivo di lavoro con i contratti individuali, nei quali il lavoratore potrà "liberamente accettare" salari e condizioni normative peggiori di quelle previste dal contratto ed addirittura dalla legge;

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BANCA DEPOSITARIA: GRANDE LOTTA DEI LAVORATORI E LA GRANDE VERGOGNA DI AZIENDA E SINDACATI FIRMATARI

Dopo 4 giornate di sciopero, prolungate astensioni dagli straordinari, cortei e manifestazioni, la vicenda Banca Depositaria è giunta al termine, ma è un esito del quale non possiamo limitarci "a prendere atto".

L'ipotesi di accordo illustrata nelle assemblee dai sindacati trattanti (lunedì quelle indette dalla Falcri, martedì da tutte le altre sigle del primo tavolo) è stata votata, infatti, con esiti eclatanti e sorprendenti. Molti avranno notato il dato anomalo dell'assemblea di Milano del primo tavolo; non solo un esito rovesciato rispetto a Torino, ma anche rispetto all'assemblea del secondo tavolo del giorno prima.

Cosa è successo? I votanti all'assemblea del martedì sono quasi raddoppiati rispetto al giorno prima e in democrazia questo può starci. Ma il problema vero è che tra un'assemblea e l'altra è partita l'offensiva aziendale fatta di incontri e riunioni (a gruppi ed individuali) di alti dirigenti e responsabili per fare pressioni sui lavoratori e dipingere scenari catastrofici nel caso non avessero votato sì all'accordo.

Si può anche sostenere, come ha detto un esponente sindacale del primo tavolo a Torino, che tutto questo è stato ininfluente, ma certo noi ci saremmo sentiti molto imbarazzati a sostenere un accordo che ha trovato questo genere di sponsor. (altro…)

CRONACHE DAL PIANETA CARIPARMA – n.2

RIDUZIONE DEI ROP E  ORARIO POMERIDIANO: CONSUETE IMPROVVISAZIONI.

Partiamo dal tema più facile: dopo, immaginiamo, approfonditi studi l'orario pomeridiano delle filiali diventa uniforme: quelle di Cariparma storiche chiuderanno un quarto d'ora dopo (ed i cassieri beneficieranno di un aumento del 14% dell'indennità di cassa), quelle ex Intesa chiuderanno un quarto d'ora prima.

Dovevano passare quasi tre anni dall'acquisto di 200 filiali ex Intesa per partorire la soluzione più banale, ovvero la riduzione a metà strada (un quarto d'ora) dell'intollerabile differenza di mezz'ora tra l'orario delle filiali Cariparma "doc" e quello delle filiali acquisite? (altro…)