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INTESA SANPAOLO – LETTERA APERTA AL DOTTOR PASSERA

Ci rivolgiamo a lei, dottor Passera, con uno strumento poco ortodosso, ce ne rendiamo conto, perché i temi che tratteremo dovrebbero essere oggetto di confronto ad un tavolo sindacale, però, quando noi scriviamo alle Relazioni Sindacali per poter partecipare alle trattative, la risposta è sempre la stessa: non siete firmatari di contratto e non siete legittimati a trattare. Solo che per firmare un contratto bisognerebbe sedersi al tavolo di trattativa e quando, in occasione del rinnovo dell'ultimo CCNL, abbiamo presentato la nostra piattaforma all'Abi non si sono degnati di risponderci.

Confidiamo che nel 2010, quando scadrà nuovamente il contratto nazionale, il dottor Micheli, che sappiamo essere molto influente in Abi, vorrà contribuire a rompere questo circolo vizioso e farci partecipare, magari, al terzo tavolo (ci accontentiamo). (altro…)

INTESA SANPAOLO – RAPINE: E’ NECESSARIA UNA SVOLTA

E' passato circa un mese da quando scrivevamo alle funzioni aziendali lamentando l'emergenza del problema rapine per le filiali di Torino e provincia (dimenticandone qualcuna, come quella di Ciriè). In due giorni, 12 e 13 novembre, sono avvenute a Torino, in città, tre rapine, alle filiali 3, 18 e 44. Poi è toccato alla 41 ed alla 22. Caratteristiche comuni delle filiali rapinate: assenza della guardia fissa (come per tutte quelle della lettera, di cui sotto).

Misure previste dalle funzioni competenti: quasi nessuna, se si esclude un messaggio aziendale alle filiali per ricordare che a Natale le rapine aumentano per cui … bisogna fare attenzione. L'arrivo, qua e là di qualche guardia, non cambia il giudizio di grave insufficienza delle risposte.

E' ora di cambiare registro: non è possibile che si debbano attendere due o tre rapine in tempi ravvicinati nello stesso punto operativo per avere la guardia, unico vero deterrente contro gli eventi criminosi. (altro…)

TORO E GRUPPO GENERALI: INFORMAZIONE – CONDIVISIONE – APPROVAZIONE

Premessa: non si può dimenticare che l'integrazione Toro-Alleanza è stata fatta soprattutto per i benefici fiscali e i risparmi di costi, non certo per interesse dei lavoratori.

INFORMAZIONE CONDIVISIONE APPROVAZIONE: questo è normalmente l'iter di un normale contratto in una normale vita aziendale.

Ecco invece come si è svolto il rinnovo del CIA Toro, che ha sancito la morte, oltre che dell'azienda, di una storia di conquiste sindacali che, nel corso degli anni, erano state costruite e che sono state quasi del tutto cancellate nel corso di una notte di mezza estate.

GRUPPO ZURICH E DIRITTI DEI LAVORATORI

Si continua a parlare di modificare in peggio le tutele che fino ad oggi hanno regolato i rapporti di Lavoro per milioni di italiani e salvaguardato i loro diritti.

Si vorrebbe così avvantaggiare esclusivamente la volontà del padrone di decidere della vita o della morte, professionale s'intende, qualora si volesse disfare della forza lavoro.

A tale proposito, è allo studio da parte del Ministro Sacconi che si avvale di eminenti giuslavoristi pescati peraltro dall'eccellenza del Pdl., del Pd e dai maggiori sindacati, di una modifica dello Statuto dei Lavoratori che prevede la deregolamentazione dell'Art. 18, impedendo di fatto al Giudice del Lavoro il reintegro del lavoratore licenziato, anche nel caso in cui ne accogliesse le istanze e dandogli la ragione. (altro…)

CIA CARIPARMA: TEMPO SCADUTO

Sembrerebbe una notizia comica, se non fosse che la questione è terribilmente seria, quella per cui uno dei principali gruppi bancari si ritrova con un contratto integrativo il cui ultimo rinnovo risale alla notte dei tempi, cioè al 1994!

Un fatto del genere, grave comunque, è ancora più incredibile se si considera il consistente arrivo di lavoratori da una realtà aziendale diversa dopo la cessione di 200 sportelli di Intesa Sanpaolo.

Questa cessione ha lasciato strascichi normativi, come la necessità di rivedere le prestazioni della cassa assistenza o quella grottesca dell'orario di sportello pomeridiano differenziato. (altro…)

INTESA SANPAOLO – LETTERA APERTA AL DOTT. SALZA

Ci riferiamo agli articoli apparsi sulla stampa di domenica 13 dicembre dove lei, dottor Salza, affermava che i sanpaolini sono felici di lavorare in questa banca: lei sbaglia, tutti noi, compresi quelli che già lavoravano in Intesa, siamo entusiasti di lavorare per lei.

Che dire poi di quelli che non ci sono più (in azienda…) perché ceduti come soprammobili insieme alle filiali, prima per fare un favore a Credit Agricole e poi per l'intervento dell'Antitrust?

Forse i più entusiasti sono i colleghi che sono andati, che stanno per andare o che andranno nel fondo esuberi. Pensi che la domanda ricorrente dei colleghi è: quando ci sarà un nuovo fondo esuberi? Tra l'altro, perché continuare a spendere soldi in ricerche sul "clima aziendale" (di cui, peraltro, siamo ansiosi di conoscere i risultati) di fronte ad un così luminoso esempio dell'aria che si respira in azienda? (altro…)

Antonio Moscato – Le gabbie salariali: come erano state spezzate

Il dibattito politico di  questo agosto sembra centrato sulla proposta di reintroduzione delle gabbie salariali fatta dalla Lega Nord e rilanciata (salvo successiva rapida smentita) da Berlusconi. È probabile che in realtà si tratti solo dell'ennesima sortita demagogica di Bossi a beneficio delle mandrie padane (con tanto di corna sull'elmo) non più seria e concretizzabile dell'introduzione nella scuola dell'insegnamento dei dialetti (quali? nella stessa "Padania" ce ne sono a volte decine in una sola regione…) o della trasmissione di fiction televisive in dialetto (quale? idem…).

Il pericolo quindi non è tanto nella strampalata proposta di Bossi e Calderoni, ma nelle risposte che ha avuto. Certo, tutte o quasi negative, dai sindacati alla Confindustria (ugualmente inorriditi dalla possibilità che una norma contrattuale possa essere fissata per legge), da gran parte della maggioranza e dalla totalità della cosiddetta opposizione, ma con argomenti tali che tra gli stessi lavoratori si è creata una notevole confusione.

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