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L’ATTACCO AL DIRITTO DI SCIOPERO È UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA

Con le nuove norme previste dal Governo sul diritto di sciopero si sta andando rapidamente verso un nuovo e pericolosissimo capitolo del più vasto tema della limitazione delle libertà sindacali e costituzionali, della democrazia nel mondo del lavoro e nella società.

Dietro un linguaggio formalmente tecnicistico, presentato come un intervento per il solo settore trasporti, il governo predispone la legislazione per gestire la fase attuale e futura di grave  crisi economica e le conseguenti risposte dei lavoratori al tentativo di farne pagare a loro il costo. Ciò è confermato dal fatto che il governo ha annunciato norme che dovrebbero impedire di bloccare strade, aeroporti e ferrovie, forme di lotta utilizzate da tutti i lavoratori in casi particolarmente drammatici.

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INTESA SANPAOLO – FIRMATO L’ACCORDO, BEFFATI I LAVORATORI

Volantino pdf

Dopo le assemblee infuocate della scorsa settimana, dove i lavoratori avevano richiesto come principale garanzia il distacco (peraltro ottenuto in accordi di altre aziende) ed in presenza di una procedura di sciopero avviata, i sindacati del primo tavolo hanno "accelerato" la trattativa e chiuso un accordo che poco aggiunge all'iniziale proposta aziendale, già tesa a dare rassicurazioni preventive su possibili ostacoli all'operazione. L'aspetto più positivo dell'accordo sono le garanzie per i neoassunti, visto che in passato le sigle firmatarie non avevano mostrato particolare solerzia nella loro tutela.
L'azienda ottiene per altro il suo principale obiettivo in questa fase: la costituzione di una nuova società contenente oltre 8000 lavoratori. La sorte di questa società nel futuro non immediato rappresenta la principale incognita dell'accordo. E' lecito nutrire forti sospetti sulle reali intenzioni aziendali, che intende dismettere 9.5 miliardi di attività non strategiche nel triennio 2009/2011.
Anziché sfruttare fino in fondo la disponibilità dei lavoratori a mobilitarsi, i sindacati al primo tavolo si sono adoperati per chiudere l'accordo il più rapidamente possibile per mettere a tacere tutto il dissenso prima che potesse rafforzarsi.

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INTESA SANPAOLO – CASSA ASSISTENZA SANPAOLO: ULTIMA CHIAMATA

SI VOTA DAL 30 MARZO AL 10 APRILE

Perché la Cub-Sallca ha deciso di presentarsi?

Nel 2002 avevamo già presentato nostri candidati che ottennero un risultato importante: 32% dei consensi tra gli impiegati, 36%  tra i quadri direttivi. Nonostante questi voti non riuscimmo a far eleggere neanche un candidato (tra i 4 spettanti agli impiegati e i 2 ai quadri). Questo perché il solito regolamento elettorale capestro concede agli elettori 4 preferenze (su quattro) agli impiegati e 2 (su due) ai quadri: i sindacati concertativi danno indicazione di usare tutte le preferenze per votarsi reciprocamente i candidati, facendo blocco, e tagliando fuori qualsiasi tipo di opposizione. Per questo nelle elezioni del 2006 evitammo di perdere tempo in un'impresa impossibile.

Oggi però esiste un'emergenza: dopo la fusione è all'ordine del giorno la possibilità che si arrivi ad una cassa sanitaria unica con Intesa e sarebbe importante avere una conoscenza precisa della situazione della Cassa Sanpaolo ed impedire che il CdA sia monopolizzato dagli stessi sindacati che conducono le trattative per unificare le casse.
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PIANETA UNICREDIT, LA NUOVA SAGA DI RITORNO AL … PASSATO

da Alessandro Magno     ad Alessandro Doc

Ricordate Doc, l'allegro inventore della macchina del tempo nella saga cinematografica di Ritorno al futuro?
Viaggiava nel tempo per porre rimedio agli errori commessi nel passato e poter quindi dispensare felicità.
La dirigenza del ns. gruppo sembra essere entrata nella stessa macchina e, senza accorgersi d'aver innestato la retromarcia, continua imperterrita, come se il tempo fosse trascorso invano, riproponendo le stesse scelte di  fondo e gli stessi assetti manageriali che hanno prodotto il grave stato di crisi che stiamo vivendo e, cosa ancor più grave, in merito ai diritti del lavoro, tenta di spingere la macchina del tempo ancor più indietro, oltre il secolo passato.    (altro…)

INTESA SANPAOLO – SOCIETA’ CONSORTILE: UNA PARTITA TUTTA DA GIOCARE

(E GLI SCIOPERI FANNO PARTE DELLE REGOLE)

Più i sindacati del primo tavolo si sforzano di rassicurare i lavoratori, più ottengono il risultato opposto.
A tutti è chiaro che la storia della società consortile, costituita per l'esenzione Iva, appare come il pretesto per fare altro, anche se non si capisce ancora che cosa.
La richiesta che proviene dai lavoratori è unanime: la soluzione è il distacco.
Una soluzione che non pare così complicata, visto l'accordo raggiunto in Banca Popolare dell'Emilia Romagna e sottoscritto dalle medesime sigle che siedono al primo tavolo in Intesa Sanpaolo, oltre che dalla Falcri.
Da noi, invece, le sigle del primo tavolo, nei loro comunicati, si affannano a spiegare che un accordo con ampie garanzie sarebbe più tutelante, anche per gli eventuali nuovi assunti. Troviamo commovente questa preoccupazione da parte di sindacati che, da almeno 15 anni, ad ogni rinnovo contrattuale peggiorano le condizioni normative e salariali dei neoassunti. (altro…)

INTESA SANPAOLO – SOCIETA’ CONSORTILE: MA CHE PROBLEMA C’E’?

Tutti i lavoratori di Intesa Sanpaolo sono al corrente della costituzione di una società consortile che dovrebbe raggruppare circa 8.400 dipendenti oggi operanti in DSO, DSI, DIA, Banca Telefonica, Sicurezza, Organizzazione.

Secondo i sindacati "narcotizzanti" non c'è problema: la società resterà nel gruppo, sarà controllata al 100% dalle banche del gruppo, servirà solo per garantire l'esenzione dell'Iva, tutti manterranno i vecchi contratti e le vecchie condizioni normative.

Tutto vero, oggi, ma domani?

Conosciamo già la risposta dei sindacati "responsabili": chi può prevedere il futuro?

Noi non abbiamo la sfera di cristallo e non vogliamo neppure agitare fantasmi inutilmente, ma riteniamo che qualche dubbio vada sollevato.

La domanda più ovvia che viene in mente è: cosa succederà se dovesse cambiare la legislazione fiscale che oggi consente di mantenere il consorzio nel gruppo? (altro…)

CARIGE – CONTRATTO INTEGRATIVO: IERI, OGGI … E DOMANI?

E' sempre molto complicato commentare brevemente  un accordo firmato da altri.

In particolare un accordo che metta sul piatto un aumento  di 800 Eur. Tale è infatti l'aumento del Premio di Produttività proposto per l'anno 2009 (per la 3° are professionale 3° livello) nell'ipotesi  del Contratto Integrativo di Carige, firmato il 18/12/2008 tra l'Azienda e le OOSS Tradizionali.

Diventa pertanto doveroso inquadrare questa ipotesi di accordo  nella fase "storica" che i lavoratori stanno vivendo e subendo.

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CARIPARMA – DOVREMMO PAGARE NOI GLI ERRORI DEL MANAGEMENT?

Abbiamo letto senza particolare stupore che, negli incontri con i sindacati al tavolo, l'azienda ha lamentato un andamento non brillante dei conti e annunciato un piano di incentivi per favorire l'uscita dei lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione.

Che le cose non andassero benissimo i lavoratori ce lo avevano detto da tempo, a più riprese (e lo avevamo anche già scritto), ben prima che scoppiasse la crisi finanziaria internazionale.

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EQUITALIA – ANNO ZERO: NASCE IL SINDACALISMO DI BASE IN EQUITALIA ESATRI

La Confederazione Unitaria di Base (CUB) è il più importante sindacato di base, con decine di migliaia di iscritti tra lavoratori e pensionati. I suoi delegati sono impegnati in quasi tutti i settori professionali ed è presente nel CNEL in base al criterio della rappresentatività.

Nasce nella primavera del 1992 per iniziativa di numerosi lavoratori fortemente critici nei confronti di CGIL-CISL-UIL.

La Cub vive esclusivamente del contributo versato dai lavoratori e dai pensionati e, pratica la più totale e completa autonomia dal padronato, dai governi e dai partiti.

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III CONGRESSO NAZIONALE DELLA CUB SALLCA

Il 16 e 17 gennaio si è tenuto in corso Marconi a Torino il 3° Congresso Nazionale del Sallca.
Più di 40 i partecipanti, provenienti da tutte le Federazioni dove si sono tenute partecipate assemblee precongressuali: Roma, Napoli, Milano, Genova e, ovviamente, Torino.

Il programma dei lavori ha consentito un ampio ed approfondito dibattito su molte tematiche ed è stata un'occasione importante per mettere a confronto le varie esperienze e condividere le grandi problematicità che caratterizzano la categoria.

Come già fatto per i Congressi Provinciali, pubblichiamo i tre principali documenti scaturiti dalla discussione ed approvati dall'Asseblea dei Delegati: 

La discussione e gli interventi hanno visto la partecipazione attiva di moltissimi delegati ed hanno toccato moltissimi punti che saranno oggetto di futuri approfondimenti e di azioni concrete di lotta.
Particolarmente interessanti le mozioni  presentate da alcuni delegati.

La modifica dello Statuto e le votazioni finali hanno concluso il 3° congresso della nostra organizzazione.