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ISI – BILANCIO DI UN DISASTRO NELLE FILIALI DEL VENETO

Il progetto ISI, che ha unificato le filiali di tutte le banche del gruppo Intesa Sanpaolo del Veneto (ad eccezione della C.R Venezia) nella nuova Cassa di Risparmio del Veneto, ha determinato una lunga serie di inconvenienti ai clienti: dalle utenze non pagate in blocco, alle lettere di sollecito, con tanto di minaccia di iscrivere il cliente nella centrale delle segnalazioni creditizie, relativamente alle rate dei mutui e prestiti del 30 settembre, che invece erano state regolarmente pagate, fino ad un estratto conto fantasma, recapitato a moltissimi correntisti, riportante un saldo a zero (ricevuto tra l'altro proprio nei giorni caldi dell'inizio della crisi delle Borse!!!).

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FESTIVITA’ SOPPRESSE 2009

I giorni di permesso per festività soppresse per il 2009 sono CINQUE (quattro per la piazza di Roma):

  • 19 marzo – San Giuseppe
  • 21 maggio Ascensione
  • 11 giugno – Corpus Domini
  • 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per la piazza di Roma)
  • 4 novembre – Festa delle Forze Armate.

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FONSPA – ANCHE I BANCARI SONO A RISCHIO LICENZIAMENTO?

Volantino pdf

Riprendiamo ampi stralci di un documento della Rete 28 aprile (minoranza Cgil), che racconta la vicenda dei dipendenti  Fonspa, cioè il Credito Fondiario Spa, una banca dalla storia secolare, posseduta fino al 2000 da Credit, Comit e Banco di Roma.

"Ci sono 160 Lavoratori bancari ad elevata professionalità che hanno buone probabilità di essere mandati a casa tra pochissimo tempo senza possibilità di ricollocamento in altri Istituti e senza la possibilità di usufruire del Fondo di Solidarietà del credito non avendo maturato i requisiti temporali. Si tratterebbe di un vero e proprio licenziamento in tronco collettivo all'interno del settore bancario.

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INTESA SANPAOLO – INQUADRAMENTI: UNA PARTITA DA GIOCARE CON I LAVORATORI

Fin dall'inizio le trattative di armonizzazione post-fusione hanno seguito lo schema voluto dall'azienda: i vari argomenti sono stati trattati separatamente  (o a piccoli blocchi), i sindacati trattanti hanno provato a riproporre gli accordi che c'erano nei due gruppi prima della fusione e l'azienda ha provato a ridurre diritti e tutele.
I lavoratori non sono stati coinvolti su nessuna piattaforma e sono rimasti spettatori passivi, in attesa di capire quanto, nel batti e ribatti di proposte e controproposte, viene lasciato sul terreno.
E' una tecnica che riesce a far digerire le pillole amare in modo quasi indolore, perché quello che si perde viene "scoperto" poco per volta, che siano diritti individuali (ad es. le visite mediche) o collettivi (il controllo sindacale sulle assunzioni o gli stanziamenti per i circoli ricreativi).
Questo schema pare riproporsi anche per gli inquadramenti, dove, tra l'altro, non si tratterebbe solo di armonizzare il preesistente, visto che siamo in presenza di una nuova organizzazione del lavoro.

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ATTENTI AL LUPO !

Come dopo la sentenza della Corte "Incostituzionale" sull'art. 8 quinques, i funzionari d'allora, di concerto con i rappresentanti sindacali più "accreditati", si adoperarono per impedire la trasformazione del ns. Fondo in direzione di una maggior equità, come avvenuto in tutte le altre banche con regolamenti similari, anche in questi giorni, con altrettanto opportunismo, alcuni personaggi appartenenti alla categoria dei quadri "super" si stanno dannando, in combutta con i sindacati "tappetino", con argomentazioni tese a convincere che non ci siano soluzioni possibili migliori, per far passare un accordo favorevole solo per loro stessi e per l'azienda mentre è molto dannoso per la stragrande maggioranza dei lavoratori ex CRR.

Ricordiamo il passato,    per non farci prendere in giro e mettere in mezzo un'altra volta!

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INTESA SANPAOLO – MA IN CHE RAZZA DI AZIENDA LAVORIAMO?

Sarà che l'emergenza operativa è ormai una condizione abituale in questa azienda, tuttavia alcuni episodi ravvicinati ci hanno indotto a rilanciare l'attenzione sulle disfunzioni e sulle provocazioni della controparte, a cui dobbiamo evitare di abituarci e rassegnarci.

Gli errori in busta paga, ormai, non fanno più notizia, per cui l'azienda ha trovato un diversivo per intrattenere i lavoratori: numerose colleghe part-time si sono viste consegnare numero 1 buono pasto, pur avendo, mediamente, lavorato qualche giorno in più nel mese precedente. L'indizio potrebbe essere cercato nel fatto che si tratta di colleghe che hanno appena rinnovato il part-time. Qualche buco nella procedura? Qualche problema con Intesap?

Certo che la nuova procedura di rilevazione presenze sta creando, diciamo così, qualche problemino. Mentre gli addetti al caricamento dei dati impazziscono, gli altri colleghi passano il loro tempo a cercare i giustificativi delle giornate dove sono evidenziate anomalie: forse è per questo che siamo indietro con i budget?

Inoltre la mania brunettiana di piazzare tornelli ad ogni angolo potrebbe esporre, a breve, l'azienda a figuracce cosmiche, soprattutto verso colleghi portatori di handicap.

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ASSEMBLEE – LA MAIL DA INOLTRARE

Nelle due assemblee della settimana scorsa è emerso in modo indiscutibile, a parte la scontata opposizione dei pensionati, che anche la maggioranza dei lavoratori in servizio ex CRR è contraria all'ipotesi d'accordo siglata in sede di Commissione tecnica.

Da quanto fatto circolare dagli stessi sindacati firmatari pare che loro stessi alla fine l'abbiano capito ed abbiano compreso che non possono firmare accordi che mettono in discussione i diritti dei lavoratori senza la loro approvazione.

Hanno chiesto all'azienda una proroga sulla scadenza del perfezionamento per avere un momento di ripensamento; nasce spontanea una domanda: questa richiesta scaturisce da un'esigenza autentica o è solo strumentale ai loro fini?

L'invito da loro rivolto ai colleghi a far pervenire una mail di approvazione dell'ipotesi d'accordo ci farebbe propendere per la seconda idea e la sola "pensata" che questo possa essere un metodo di consultazione fa comprendere a quale punto di bassezza siamo arrivati.

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BANCA DEI TERRITORI E NUOVO MODELLO DI FILIALE: RICOSTRUIRE I DIRITTI, DIFENDERE GLI INTERESSI

Intesa Sanpaolo ha varato a metà dicembre una nuova articolazione della Banca dei Territori e contemporaneamente ha fatto partire, con decorrenza 1/1/2009, la riorganizzazione della sua rete filiali, in base ad un nuovo modello, che fonde le precedenti impostazioni presenti nelle due banche d'origine.

I due progetti vengono a sovrapporsi e in alcuni punti a contraddirsi, ma nell'insieme  perseguono con coerenza scopi ben definiti, che  in sostanza possiamo sintetizzare così:  realizzare rilevanti risparmi di costi, attraverso una redistribuzione delle risorse dalle strutture centrali alla rete ed un ulteriore ridimensionamento dell'organico, con l'obiettivo di migliorare nel contempo l'efficacia dell'azione commerciale sul mercato e  ottenere maggiori risultati economici in uno scenario difficile.

E' urgente quindi una riflessione approfondita ed un intervento immediato per affrontare le problematiche lavorative derivanti dalla riorganizzazione, che verrà attuata in tempi e modi scanditi per l'intero 2009.
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ASSEMBLEE E DIFFIDA AI SINDACATI DI REGIME SULL’IPOTESI DI PORTABILITA’

I sindacati "collaboratori" hanno indetto due assemblee con il seguente odg: verbale sul progetto di portabilità in favore degli iscritti al Fondo Pensione ex CRR.

Giovedì 14 gennaio alle ore 15 per la Provincia di Roma, presso il centro convegni Mondo Migliore situato a Rocca di Papa sulla via dei Laghi al km. 10 (sopra il lago di Albano)

Venerdì 15 gennaio alle ore 15 per Filiali ed uffici interni di Roma, presso la sala mensa di viale Tupini

L'odg lascia intendere quali intenzioni abbiano questi campioni della "nuova" democrazia:

INTERVENIAMO TUTTI PER IMPEDIRE QUESTO ULTERIORE SCEMPIO DEI NOSTRI DIRITTI

Come Comitato abbiamo predisposto la seguente diffida che quest'oggi spediremo a tutte le segreterie di coordinamento dei sindacati concertativi:

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