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Avviso ai naviganti del 22.12.2009: raccomandata di fine anno

Nell'udienza del giorno 16 il giudice Miglio ha, per l'ennesima volta, rinviato l'udienza per la sentenza al prossimo 16 febbraio: è meglio omettere ogni commento in merito.

In vista dei prossimi ricorsi di primo grado che verranno istruiti nei prossimi mesi e per i quali è previsto l'inizio della raccolta delle firme presso lo studio di Roma per il nuovo tentativo di conciliazione a partire, previa specifica conferma, dal giorno 10 gennaio, riportiamo qui sottostante il testo preparato dal prof. Cinelli della lettera raccomandata che tutti i colleghi in servizio e/o esodo che stanno per andare in pensione dovranno inoltrare prima del 31 dicembre p.v.:

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12 DICEMBRE: SCIOPERO GENERALE – NON PAGHEREMO NOI LA VOSTRA CRISI

sciopero%20081212 12 dicembre sciopero generale per l'intera giornata indetto da Cub, Cobas e SdL intercategoriale

Dopo il grande successo dello sciopero generale e l'enorme numero di manifestanti (500 mila secondo quasi tutti i mezzi d'informazione) in piazza il 17 ottobre scorso, Cub, Cobas e SdL intercategoriale, le tre organizzazioni del sindacalismo di base e alternativo che hanno stipulato il Patto di Consultazione permanente, ritengono indispensabile che si giunga ad una seconda giornata di sciopero generale che esprima la più ampia protesta dei lavoratori dipendenti pubblici e privati contro la Finanziaria e l'intera politica economica e sociale del governo Berlusconi.
Cub, Cobas e Sdl intercategoriale intendono anche rispondere positivamente alla corale richiesta proveniente dall'intero popolo della scuola pubblica (studenti, docenti, Ata, ricercatori, genitori e cittadini in difesa della scuola) per uno sciopero generale che sappia raccogliere la spinta del possente movimento in difesa della scuola e dell'Università pubbliche che oramai da settimane è incessantemente mobilitato. (altro…)

6 DICEMBRE – TORINO: MANIFESTAZIONE CONTRO LE MORTI BIANCHE A UN ANNO DALLA TRAGEDIA DELLA THYSSEN

 Il 6 dicembre di un anno fa un rogo sprigionatosi all'interno dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino faceva strage di 7 operai. Sette vite bruciate e sette famiglie lasciate nella disperazione.

Forte fu la commozione e l'eco in tutto il Paese. Le massime autorità dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica Napolitano, dichiararono che avrebbero fatto l'impossibile affinché stragi come quella di Torino non fossero più avvenute.

Spenti pian piano i riflettori dei mass-media, la questione della sicurezza sul lavoro è sparita dall'agenda politica di governi e parlamenti, sostituita da quella – montata ad arte – della "sicurezza" nelle città, della psicosi dell'immigrato stupratore, rapinatore, pirata della strada o altro, dimenticando che secondo studi della stessa UE, le città italiane sono le più "sicure" d'Europa… (altro…)

6 DICEMBRE 2008 – CORTEO NO TAV A SUSA

manifestoNOTAV Di  nuovo  in  strada  per  non  F.A.R.E.  il  TAV
Ritrovo ore 14,30  Stazione FS

In questi mesi si sono susseguite centinaia di dichiarazioni di Governo, Ministri, Virano, Sindaci e politici di ogni grado, a cui televisioni e giornali hanno dato ampio spazio. Tutti hanno qualcosa da dire sulla Torino-Lione e tutti sostengono che in Val di Susa (e non solo) la popolazione non è più contraria alla costruzione di una nuova linea ferroviaria.
Non dobbiamo cedere a una campagna mediatica creata ad arte per avvilire i NO TAV.

DOBBIAMO SMENTIRLI !!

Noi sappiamo bene che le proteste della popolazione continuano e non vengono ascoltate.
Le tante ragioni del NO TAV non sono mutate in questi anni e nessuno le ha ancora smentire.

NON CI RESTA CHE TORNARE IN STRADA PER RIBADIRE LA NOSTRA CONTRARIETA' A QUALUNQUE IPOTESI DI NUOVA INFRASTRUTTURA FERROVIARIA NEI NOSTRI TERRITORI, ALLO SPERPERO DEL NOSTRO DENARO IN QUALUNQUE OPERA INUTILE E DANNOSA PER L'AMBIENTE E LA SALUTE.

Deve essere chiaro a tutti, a partire dagli Enti Locali fino alla Comunità Europea, che dal 2005 non è cambiato nulla e che contrasteremo come allora ogni tentativo di sondaggio o inizio lavori.
Questa è un'occasione in cui non è possibile delegare. Ognuno deve fare la propria parte, non solo partecipando al Corteo NO TAV, ma anche divulgando l'iniziativa e spiegandone le ragioni.

IL TRACCIATO DELLA NUOVA LINEA TORINO-LIONE E' DECISO. IL PROGETTO PRELIMINARE E' IN CORSO D'OPERA. I FINANZIAMENTI VENGONO SOLLECITATI AD OGNI OCCASIONE.

NON ASPETTIAMO LA PROSSIMA MILITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO PER SCENDERE IN STRADA!

ASSEMBLEA AZIONISTI UNICREDIT – GLI UNNI GETTANO LA MASCHERA

L'assemblea straordinaria, convocata per deliberare l'aumento di capitale, considerato il delicato momento che attraversa l'istituto, ha visto la partecipazione di solo tre ex CRR e gli interventi si sono limitati a quelli di Riccardo Dobrilla e di Sergio Fortunati.
Due sono le principali considerazioni che, a nostro giudizio, si possono trarre dalla giornata e che ci riguardano più da vicino.
La mancata svolta nelle strategie aziendali di fronte ad una crisi di sistema che non può certo considerarsi casuale e transitoria e le reiterate chiusure, nei confronti delle rivendicazioni avanzate dai lavoratori, sia gli ex CRR, per quanto attiene il loro Fondo pensioni,che che gli ex Capitalia, per la loro aspirazione ad essere considerati e trattati alla stessa stregua degli ex Unicredito;  il tutto mascherato, da una parte, con l'unico obiettivo indicato della ulteriore riduzione dei costi, ritenuta fondamentale dalla direzione, e dall'altra da aperture meramente formali e dilatorie, per altro legate al solo rapporto con i sindacati omologati.
La conduzione dell'assemblea è stata caratterizzata da interventi tesi a tacitare tutte le voci di dissenso o non in linea,  senza prendere nella debita considerazione i rilievi avanzati e con un fare che a tratti, nella sostanza, ha rasentato l'arroganza. (altro…)

LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE DELLA FEDERAZIONE DI TORINO

Il nostro congresso si apre in una fase acuta di crisi finanziaria e di deterioramento dell'attività produttiva, che assume carattere planetario e attacca, prima di tutto, le condizioni materiali di vita dei lavoratori e i loro diritti sindacali. E' bene dunque partire dal contesto generale in cui si colloca il nostro agire, dal centro dell'impero alla sua periferia, per esaminare poi in specifico i caratteri che assume nel nostro paese l'insieme delle politiche conservatrici attuate dal "nuovo" governo e infine le peculiarità del nostro settore di appartenenza, in fase di profonda e rapida trasformazione.

Sarà necessario altresì stendere un bilancio sulla nostra attività sindacale nell'ultimo triennio e tornare a confrontarci su modelli di organizzazione categoriali e confederali, che devono adattarsi a realtà attraversate da cambiamenti epocali, che incidono sui processi produttivi, l'organizzazione del lavoro, le politiche di prodotto e il perseguimento del profitto. Si tratta di ragionare a 360° sulla realtà che ci circonda e sugli strumenti più adatti per mantenere il proprio radicamento nel contesto produttivo, senza rinunciare alla funzione di rappresentanza di diritti e interessi collettivi, di pertinenza dei lavoratori. Adattare al nuovo contesto il proprio modello di rappresentanza sindacale è la vera sfida cui saremo chiamati negli anni che abbiamo davanti.

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La proposta indecente – Nove buone ragioni per dire di no!

I ruffiani,  il piatto di lenticchie preparato con la ricetta della nouvelle cuisine di Profumo e i suoi ingredienti nascosti  

Come precedentemente avevamo previsto, l’azienda, ha approfittato della scandalosa sentenza di primo grado emessa in ordine alla richiesta di ricostituzione del patrimonio, solo apparentemente negativa e poi spiegheremo perchè, per proporre, con l’intento di bloccare le diverse cause legali in corso, un’ipotesi di soluzione dell’annoso problema della previdenza complementare degli ex CRR che definire indecente è un mero eufemismo.                           

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