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Bancarotta – Luglio 2006

N°9 – Luglio 2006

IN QUESTO NUMERO:
• Un breve commento alla recentee ben nota puntata di Report su banche e fondi pensione.
• La sconcertante vicenda del “balzello” richiesto ai lavoratori delle Telecomunicazioni non iscritti ai sindacati firmatari, dopo la firma del nuovo contratto di categoria.
• Dove vengono investiti i nostri risparmi? Un’interessante nota su Conto Arancio e affini.
• Un comunicato dello Slai-Cobas sulla vicenda della Gepin, società informatica “scaricata”  a suo tempo dal Sanpaolo, della quale continuiamo a seguire le vicende.
• Là dove si votano le RSU:
un’ampia carrellata su recenti elezioni dei rappresentanti sindacali in altri settori.

Convegno: Fusioni Bancarie

SABATO 25 NOVEMBRE 2006
Dalle ore 14,30 alle 18,30
Presso la Sala dell'Educatorio della Provvidenza
Corso Trento 13 Torino (zona Crocetta)

 
FUSIONI BANCARIE:
PAGHERANNO IL CONTO LAVORATORI E RISPARMIATORI?

Tutto il mondo della finanza è in movimento, non solo fusioni bancarie, ma anche  ipotesi di privatizzazione di Bancoposta, lancio dei fondi pensione, ecc. L'Italia sembra essersi dimenticata dei recenti scandali finanziari e dell'esigenza, irrisolta, di definire nuove regole.

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MEF – La chiusura dei Dipartimenti Provinciali

 

Gli articoli di giornali, di questo scorcio di fine agosto, riportano, a ritmo incalzante, grandiosi "propositi" di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, di razionalizzazione e contenimento della spesa.

In questo panorama di notizie e dichiarazioni, quelle riguardanti il MEF assumono forte risalto proprio per il ruolo di centralità istituzionale che il dicastero riveste nel dettare gli indirizzi organizzativi dei servizi e di gestione della spesa pubblica.

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ESSERE SINDACATO IN BANCA

LE IMPOSSIBILI CONDIZIONI PER L'UNITA'

RIVENDICAZIONE ORGOGLIOSA DI TUTTI GLI ACCORDI DELL'ULTIMO DECENNIO CHE HANNO CONTRIBUITO AL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI SALARIALI E NORMATIVE DEI BANCARI.

SOTTOVALUTAZIONE DEI PROBLEMI E DELLE CONDIZIONI DI LAVORO DELLA CATEGORIA (E IN PARTICOLARE DELLE FASCE PIU' DEBOLI) ADDEBITATI, COMUNQUE, AGLI "ERRORI" DEI BANCHIERI ED ALLA MANCATA APPLICAZIONE DEI CONTRATTI.

PIETRA TOMBALE SU OGNI IPOTESI DI DEMOCRAZIA SINDACALE NEL SETTORE A PARTIRE DAL RIFIUTO DELL'ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI SINDACALI DA PARTE DEI LAVORATORI.

REPRESSIONE BUROCRATICA DI OGNI FORMA DI AUTONOMIA O DI DISSENSO PERIFERICO, A LIVELLO AZIENDALE E/O TERRITORIALE

CARTELLO OLIGOPOLISTICO SUI SERVIZI FORNITI AI LAVORATORI

firmato: Dircredito, Fabi, Falcri, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca

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SCATAFASCIO

Volantino pdf  

LA BANCA OLIMPICA CON LE TOPPE AL FONDOSCHIENA

Da un po' di tempo al Sanpaolo, tra una sponsorizzazione olimpica e il progetto di un avveniristico grattacielo, avvengono episodi che incidono negativamente sulla quotidianità lavorativa.

In occasione dell'erogazione del premio incentivante del mese di maggio, l'azienda si è resa protagonista di una pessima figura nei confronti dei dipendenti. Circa mille colleghi hanno ricevuto le comunicazione relativa a una rettifica (in genere peggiorativa, cioè hanno dovuto restituire dei soldi!) del premio ricevuto, dovuto ad errori nel "meccanismo di rendicontazione" di uno dei correttivi applicati alla componente degli obiettivi specifici incentivanti. La comunicazione proseguiva specificando che l'importo indicato sarebbe stato addebitato (a titolo di "rettifica bonus 2005") unitamente alle competenze di luglio.

Viene da pensare che l'azienda farebbe bene ad ideare un sistema incentivante il cui calcolo sia comprensibile, se non per i lavoratori (ma i sindacati firmatari non hanno sempre parlato di premi "equi e trasparenti"?), almeno per sé stessa.

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INTESA-SANPAOLO

Volantino pdf 

IL MERCATO APPLAUDE, IN TANTI SI PREPARANO AD INCASSARE.

CHI PAGHERA' IL CONTO?

COMINCIAMO A PARLARE DI TUTELA E DIRITTI DEL LAVORO.

Ad un mese dall'annuncio dell'operazione di fusione, ci sembra importante ed urgente cominciare ad aprire una discussione approfondita sugli aspetti meno appariscenti dell'aggregazione e provare ad esaminare, in termini meno generici, le sue ricadute sindacali.

La formazione di un campione nazionale che si colloca ai primi posti dell'eurozona è la diretta risposta alla nuova linea della Banca d'Italia di Mario Draghi, tesa a frenare l'assalto delle banche estere non più attraverso barriere autorizzative, ma tramite processi di aggregazione volontaria tra le banche medio-grandi. La fusione segna anche un punto a favore della finanza "cattolica" e, più in specifico, rafforza il radicamento economico-finanziario della componente governativa che possiamo definire "prodiana". E' la parte moderata del centro-sinistra, quella che assume in contemporanea un atteggiamento interventista e pervasivo anche nel caso Telecom, per difendere l'italianità di Tim e in generale delle aziende a contenuto "strategico", a partire dalle reti infrastrutturali (energia, gas, telecomunicazioni, autostrade).

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Bancomat evoluti

Tutti dovrebbero conoscere il programma “sportello snello” (o “lean bank” per chi pensa che la lingua italiana sia un noioso retaggio del passato).

Un complesso sistema di iniziative volte a “finanziare la crescita recuperando efficienza”, ridurre i costi, semplificare le procedure, ecc., ecc..

Che la cosa sia seria lo dimostra il fatto che, come dettagliatamente ci spiega il “Magazine” aziendale, il programma è stato assegnato alla Direzione Personale e Organizzazione ed è guidato da uno “Steering Committee” (cercatevi voi la traduzione…) presieduto dal Direttore Generale. (altro…)

17 NOVEMBRE: SCIOPERO GENERALE

Volantino Sallca
Volantino CUB 

1.      Aumento consistente delle retribuzioni con i rinnovi contrattuali e rivalutazione automatica di stipendi e pensioni agli aumenti dei prezzi.

2.      Abolizione del pacchetto Treu e della legge 30 per un lavoro stabile e tutelato per tutti/e. Garanzie di reddito e servizi a precari, disoccupati, cassaintegrati e pensionati al minimo.

3.      Rilanciare la previdenza pubblica, agganciare le pensioni alla dinamica dei salari ponendo fine alla perdita del 25% del potere di acquisto delle pensioni ogni 10 anni.

4.      Abolire il silenzio assenso per il trasferimento del tfr ai fondi pensione e nessun trasferimento forzoso all'Inps.

5.      Tagliare drasticamente le spese militari (80.000 m.di di lire, pari a 40 m.di di euro), utilizzare le ingenti riserve della Banca d'Italia, che ammontano a 60 m.di di euro, per ridurre il debito pubblico.

6.      Basta con le discriminazioni nei confronti del sindacato di base e con la pretesa padronale e del governo di scegliersi chi rappresenta i lavoratori.

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INTESA-SANPAOLO: ULTIMA ORA 3

Volantino in pdf

Mano a mano che procede il percorso verso l'integrazione tra le due banche, risultano confermate le perplessità e le preoccupazioni da noi espresse sin dal primo momento. La fusione tra pari si rivela ogni giorno di più un'acquisizione del Sanpaolo da parte di Intesa, con indubbi pericoli per l'occupazione nel torinese, ma soprattutto con gravi conseguenze sul piano della gestione del personale, che sappiamo essere, in Intesa, ben più arretrata e autoritaria.

Mentre a Torino si lotta per la vice presidenza del Consiglio di Sorveglianza, a Milano Passera rassicura i suoi dirigenti che, sbrigate alcune pratiche necessarie per vincere le resistenze sabaude, nell'arco di pochi anni la testa della nuova banca, sede legale compresa, saranno trasferite a Milano. Intanto, secondo alcune autorevoli voci, emerge che ben 62 dirigenti di Intesa sono stati licenziati o "caldamente" invitati a dimettersi per implementare le prime "sinergie" in termini di risparmi di costi.

Al di là dei casi individuali, che sempre meritano attenzione e sensibilità sindacale, ci preme rilevare il forte significato complessivo di questo gesto, cioè l'enunciazione di un programma di lavoro, da parte del vertice direttivo della nuova banca. La gestione del personale che si prefigura con questi fatti ci sembra alquanto distante dalle enunciazioni roboanti che hanno accompagnato la presentazione del piano industriale, che parlavano di valorizzazione delle persone, delle competenze, delle professionalità.

Quelle stesse professionalità che si vogliono escludere dal perimetro della nuova banca, ancora prima che nasca. Sia Intesa che Sanpaolo hanno proposto un piano di adesione al Fondo Esuberi già prima della fine dell'anno, "condonando" cinque anni di pena, offrendo il ricorso a questo strumento per tutti coloro che raggiungono i requisiti pensionistici da qui al 2011. I lavoratori coinvolti sarebbero 1600 addetti di Intesa e 1800 addetti Sanpaolo. Cambiano però gli incentivi proposti: una sola mensilità per i lavoratori di Intesa, mediamente circa otto mensilità per i lavoratori Sanpaolo. La pochezza della proposta ha per ora fatto fallire la trattativa, ma nessuno può fare previsioni a breve.

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