Author Archives: Segreteria Sallca
Per il 2025 i giorni di ex festività sono quattro:
Martedì 19 marzo – San Giuseppe
Giovedì 29 maggio – Ascensione
Giovedì 19 giugno – Corpus Domini
Venerdì 4 novembre – Unità Nazionale
Quest’anno non ci sono festività civili cadenti di domenica.
Come spieghiamo meglio sotto, per avere diritto alle giornate di ex festività è necessario che in quelle date la giornata lavorativa sia completamente retribuita.
In conseguenza dell’ultimo contratto nazionale e di vari accordi aziendali, è necessario prestare la massima attenzione agli aspetti normativi legati alla loro fruizione.
N.B. Attenzione alla doppia penalità!
Ricordiamo che effettuare eventuali assenze non retribuite (permessi ed aspettative non retribuite) nei giorni corrispondenti alle ex festività determina una doppia penalità (perdita dello stipendio e di un giorno di ferie).
La stessa attenzione va posta, nelle aziende interessate, nel non collocare in queste giornate eventuali giorni di solidarietà o di sospensione volontaria e giornate di riposo come il recupero del sabato lavorativo laddove sono previsti gli orari “estesi” o i turni (compreso il 4×9 ove presente).
Al contrario, non ci sono problemi se ci si assenta per ferie, banca ore, malattia, donazione sangue, ecc.
Ricordiamo che, secondo il CCNL, la fruizione delle ex festività deve avvenire tra il 16 gennaio ed il 14 dicembre, ma in alcune aziende è possibile la fruizione dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Il CCNL prevede anche che, in caso di mancata fruizione, la monetizzazione avvenga con le competenze di febbraio dell’anno successivo.
Questa norma è stata superata in numerosi accordi aziendali che o non consentono più la monetizzazione (in caso di mancata fruizione le ex festività andranno semplicemente perse) o prevedono obbligatoriamente la loro fruizione in via prioritaria (come in Intesa Sanpaolo), che in questi casi è comunque consigliata.
ATTENTI AL FOC
Da alcuni anni una giornata di ex festività (per i quadri direttivi, ma, in molte banche, anche per le aree professionali che lavorano con turni) o di banca ore viene “devoluta” al Fondo per l’occupazione (FOC).
La norma è stata riconfermata nel rinnovo del CCNL del 23 novembre 2023 ed è valida per tutta la durata contrattuale.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Dopo anni di relativa calma, siamo entrati in una nuova fase di fusioni, aggregazioni, scalate alle banche italiane.
La dimensione europea di competizione tra i capitali spinge verso la creazione di colossi in ogni campo, dopo il ritardo accumulato nei confronti di sistemi e poli mondiali concorrenti. Particolarmente ambita è la massa del risparmio italiano, gestito da banche, assicurazioni e reti di promotori. L’ultima in ordine di tempo è l’alleanza tra Generali e Natixis, che metterebbe insieme quasi 2.000 miliardi di masse gestite, tra istituzionali e retail.
Anche le banche italiane sono entrate a pieno titolo in questo tsunami e la crescita dimensionale e patrimoniale sembra l’unica difesa a disposizione, per restare predatore e non diventare preda.
Nell’allegato il nostro commento alle operazioni in corso.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Lo scorso 4 dicembre sono stati firmati due accordi in Intesa Sanpaolo, sul tema formazione e sorveglianza sanitaria.
Gli accordi ribadiscono diritti già esistenti ed altri di nuova introduzione, sanando almeno in parte un contenzioso pregresso di lunga data.
Resta aperto il problema delle pause per i video terminalisti, cui non si dà risposta neanche in questa occasione.
Più in generale, occorre riportare al centro dell’attenzione l’effettiva esigibilità dei diritti esistenti ed anche da parte dei lavoratori bisogna pretendere il loro rispetto.
Nell’allegato la nostra valutazione.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
È arrivato dicembre e, come ogni anno, è arrivato il momento di rinnovare la polizza professionale per tutelarsi di fronte ai rischi derivanti dall’attività lavorativa.
La polizza CUB-SALLCA è emessa dalla Reale Mutua Assicurazione e stipulata con la Aminta Broker di Torino, che contatta direttamente tutti i lavoratori che hanno già aderito nel 2024. Sarà più semplice per loro confermare l’adesione anche per il 2025.
Per coloro che intendono stipulare la polizza per la prima volta è invece necessario registrarsi sul sito.
Cosa fare quindi per sottoscrivere la polizza? Sarà sufficiente:
– collegarsi al sito dell’Aminta Broker, utilizzando il link
https://www.amintacubsallca.com/#polizze
– registrarsi indicando un indirizzo mail ed una password;
– scegliere la tipologia di polizza che si intende sottoscrivere tra le 4 sezioni seguenti:
°POLIZZA PER I SOLI AMMANCHI DI CASSA (SEZIONE A)
°POLIZZA PER AMMANCHI CASSA E RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE (SEZIONE B)
°POLIZZA PER SOLA R.C. PATRIMONIALE (SEZIONE C)
°POLIZZA PER AMMANCHI CASSA E/O R.C. PATRIMONIALE CON VALIDITA’ TRIMESTRALE (SEZIONE T)
(per vostra comodità, alleghiamo il testo delle diverse tipologie di polizza, che tuttavia sono consultabili anche durante la fase di sottoscrizione);
– effettuare il bonifico utilizzando le coordinate bancarie che vi verranno indicate.
Per tutte le tipologie di copertura assicurativa è prevista la sottoscrizione gratuita anche di una Polizza per RC del Capofamiglia (massimale annuo 500.000 euro).
Le condizioni 2025 hanno mantenuto fermi i premi ed aumentato alcuni massimali (le novità sono riassunte nel primo allegato, tratto dal sito).
Nota bene: nella fase di accesso per la stipula della polizza, o per la registrazione sul sito, dai sistemi aziendali, possono verificarsi delle difficoltà per i filtri di protezione informatica. È consigliabile quindi accedere dal proprio computer o cellulare personale per evitare perdite di tempo.
Infine, come sempre, vi chiediamo di dare diffusione al nostro materiale tra le/i colleghe/i di vostra conoscenza, senza esitare a contattarci per qualsiasi necessità: per questo rivolgetevi ai rappresentanti sindacali della Cub Sallca.
PER CONTATTI URGENTI 348 7952228
Buone Feste a tutti!
Il 2 dicembre scorso, per la quinta volta in un mese, l’APP di Intesa Sanpaolo è entrata in blocco.
La cosa più grave è stata la durata, insolitamente lunga, dei tempi di ripristino e la concomitante latitanza dei vertici aziendali, che hanno lasciato la banca (e soprattutto la rete) in balia degli eventi.
Nessuna spiegazione, nessuna direttiva, nessuna assunzione di responsabilità.
Chi sta in alto a chi risponde? Non certo alle pressanti esigenze di una rete operativa che deve dare risposte plausibili e rassicurazioni affidabili ad una clientela esasperata, in preda alla rabbia e al panico.
Vorremmo sperare che, se dovesse ripetersi, i comportamenti manageriali siano più coerenti con gli impegni dichiarati, sulla carta, per proteggere l’azienda nei “recovery disaster”…
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
Sin dal 16 ottobre la CUB e le altre OO.SS. di base hanno indetto per il 29/11 lo sciopero generale contro la legge di stabilità che il governo stava varando.
La data prescelta, quella del 29 novembre, viene a coincidere con lo sciopero indetto da CGIL e UIL: la mobilitazione unitaria è utile e necessaria in un momento così difficile per il movimento sindacale.
Archiviata la fase nefasta della concertazione, il governo punta non solo a governare CONTRO i sindacati, ma anche a reprimere il conflitto e colpire il dissenso.
Le politiche pubbliche sono a senso unico: soldi per le armi e per le guerre, sussidi e incentivi alle imprese, flat tax al 15% per le partite Iva, nessuna tassazione dei profitti stratosferici (20 miliardi, per le prime sette banche, nei primi nove mesi 2024!).
Per i lavoratori invece la tassazione parte dal 23%, per salire al 35% da 28.000 a 50.000 euro. La riduzione del cuneo fiscale, con il passaggio da decontribuzione a fiscalizzazione, rischia di fare perdere altri soldi ai lavoratori, anche nella nostra categoria.
L’adeguamento solo parziale delle pensioni, la scarsità delle risorse per i contratti pubblici, il taglio ai servizi, il disastro della sanità, non fanno che peggiorare le condizioni di vita di tutti.
È urgente una forte mobilitazione, per fermare la deriva politica e sociale di questo governo autoritario che vuole, con l’autonomia differenziata, spaccare il paese e distruggere la contrattazione collettiva nazionale.
Lo stesso diritto di sciopero è sotto attacco, come dimostra la richiesta della Commissione di Garanzia a CGIL e UIL di ritirare lo sciopero nei trasporti e nella sanità.
Il 29 novembre dobbiamo fermare il Paese.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Com’era ampiamente atteso, è stato firmato in data 23 10 2024 l’”Accordo di Percorso sulla Trasformazione del Gruppo Isp”.
L’accordo, articolato e complesso, richiede in altra sede un’analisi attenta e approfondita.
Nell’immediato è urgente chiarire gli aspetti salienti più importanti per tutti coloro che non vedono l’ora di uscire dal “posto più bello dove lavorare”.
Parliamo naturalmente delle migliaia di colleghi rimasti esclusi dalla graduatoria precedente e di coloro che speravano in un allargamento della platea e nello spostamento in avanti delle finestre di maturazione dei requisiti.
Il tutto è puntualmente avvenuto, la cifra è salita a 4.000 potenziali beneficiari, l’offerta verrà proposta a tutti coloro che maturano i requisiti entro il 31.12.2030. L’accordo non esclude ulteriori e successive offerte, per coloro che dovessero restare fuori dalla nuova graduatoria.
I colleghi in precedenza esclusi dovranno ripresentare domanda e godranno di una priorità.
Tutte le uscite si concluderanno entro il 31.12.2027 con possibilità dell’azienda di anticipare le finestre al: 31.12.2024 – 28.2.2025 – 30.06.2025 – 31.12.2025 – 30.06.2026 – 31.12.2026 – 30.06.2027.
Condizioni e modalità di uscita saranno analoghe alle precedenti: pensionamento per chi matura i requisiti entro il 31.12.2025, scelta tra pensionamento e accesso al Fondo di solidarietà per chi matura i requisiti nel 2026, solo accesso al Fondo per chi matura i requisiti dal 1.1.2027 in poi.
Attenzione ai termini di scadenza dell’accettazione: in genere 45 giorni dalla data dell’offerta, ma 15 giorni soltanto per chi può fruire di incentivi economici correlati a particolari situazioni (pensionamento tempestivo, quota 100, 102 e 103, opzione donna). Chi può uscire entro il 31.12.2024 deve accettare entro il 25.11.2024 ed entro il 11.11.2024 per sfruttare l’incentivo.
Invitiamo tutti a leggere con attenzione l’accordo e contattarci in caso di necessità di consulenza.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Il caso scoppiato su tutti gli organi di informazione relativo alla violazione dei dati riservati di molti clienti VIP ha fatto emergere una vicenda gravissima.
L’azienda ha subito un duro colpo d’immagine, che rivela errori ed omissioni nella gestione delle procedure abilitative, ma anche nei sistemi di controllo.
L’attenzione maniacale dedicata alla verifica degli aspetti formali non ha evidentemente coinvolto il processo “a monte” delle abilitazioni.
Il rischio è che ai lavoratori vengano imputati lievi scostamenti formali nella operatività quotidiana, riconducibili spesso allo stress da pressione commerciale, mentre i casi davvero gravi stiano altrove.
Sarebbe bene avere un quadro normativo chiaro e condiviso con le OO.SS. da notificare ai lavoratori con corsi di formazione specifici, per prevenire guai ulteriori.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
“Gli incrementi conseguiti con il rinnovo del CCNL saranno agevolmente assorbiti, complice il risparmio ottenuto con il ridimensionamento delle reti (chiusura filiali) e della riduzione degli organici (esodi) seppur in misura inferiore che in passato”.
Non siamo noi a scriverlo, ma il Report della Fisac CGIL su come le banche abbiano raddoppiato gli utili in due anni.
E seguendo la ricetta, anche Intesa Sanpaolo si appresta ad una nuova infornata di uscite, tra il giubilo di chi esce e il panico di chi deve restare.
Con 4,8 miliardi di utili nel 1^ semestre 2024, la previsione di superare gli 8 miliardi a fine anno, la promessa di distribuire oltre 7 miliardi di dividendi agli azionisti, la banca sprizza salute e quindi…taglia 3.000 posti di lavoro!
D’altronde l’utile medio per addetto veleggia oggi verso gli 87 mila euro l’anno: che diventeranno ancora di più, quando il numero dei dipendenti sarà ridotto…
Nell’allegato le informazioni che trapelano dal tavolo della delegazione trattante. Buona lettura!