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MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO DRAGHI

 

SABATO 4 DICEMBRE

La mobilitazione nazionale contro le politiche del governo Draghi vedrà il sindacalismo di base scendere in piazza in 23 appuntamenti regionali e locali. Questo è l’elenco con luoghi ed orari di ritrovo:

  • Torino piazza Solferino h.14.30
  • Genova piazza Caricamento h.15.30
  • Milano palazzo della Regione h.16
  • Padova piazzale della Stazione h.14.30
  • Trieste largo Barriera h.10
  • Bologna piazza dell’Unità h.10
  • Firenze piazza della Stazione h.15
  • Pisa piazza XX Settembre h.15
  • Ancona piazza Pertini h.11
  • Terni piazza del Popolo h.15
  • Roma piazza della Repubblica h. 15
  • Pescara piazza Sacro Cuore h. 16
  • Campobasso Prefettura h.10
  • Napoli piazza del Gesù h. 14.30
  • Bari v Alberto Sordi ( Piazzetta di fronte teatro Petruzzelli) – ore 17:00
  • Potenza Pisticci Scalo h. 16
  • Matera Prefettura h.10.30
  • Cosenza piazza Kennedy h. 17
  • Reggio Calabria piazza Camagna h.17
  • Palermo piazza Politeama h.17
  • Catania piazza Cavour h.16.30
  • Messina Prefettura h.10.30
  • Cagliari via Roma h.16
  • Sassari piazza Castello h.17

 

Partecipiamo numerosi per sostenere la piattaforma alla base dello sciopero dell’11 ottobre scorso:

  • No ai licenziamenti e alle privatizzazioni
  • Lotta per il salario e il reddito garantito
  • Cancellazione della Legge Fornero
  • Contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea
  • Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione
  • Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti, previdenza pubblica e casa, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale
  • Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali.

 

Leggi il volantino allegato

 

CUB-SALLCA 

ELEZIONI RLS: UN APPUNTAMENTO NON RITUALE

 

L’agenda di questo scorcio finale del 2021 è, dal lato sindacale, fitta di appuntamenti ed accordi su molti e importanti argomenti e di tutto questo lavorio vi teniamo informati e continueremo a farlo.
Nella difficoltà per il singolo lavoratore di tener dietro alla mole di comunicati, informative e segnalazioni alcune questioni rischiano di passare inosservate. Nei prossimi giorni, dal 29 novembre al 3 dicembre si terranno nel Gruppo Intesa Sanpaolo, con la ormai consueta modalità elettronica, le operazioni di voto per l’elezione degli RLS, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
A dispetto del ruolo tutt’altro che secondario e marginale di questa figura, nel recente passato l’appuntamento elettorale è spesso avvenuto in sordina, con scarsa informazione sui suoi compiti, anche se con molti “santini” elettorali pervenuti nelle caselle di posta.
Per sgombrare il campo da equivoci vi diciamo subito che la nostra Organizzazione non presenta candidati a queste elezioni. Il motivo non è una sottovalutazione dell’importanza del ruolo, anzi abbiamo sempre fatto della Salute e Sicurezza una delle nostre bandiere e un prezioso strumento di intervento sindacale. La partecipazione ci è preclusa dalle regole elettorali vigenti, che privilegiano in modo ancora più sfacciato del solito i sindacati firmatari di accordi, per non parlare delle risorse in termini di permessi sindacali di cui questi ultimi dispongono e che per noi invece sono sostituite da volontariato e autofinanziamento.
In questo ennesimo deficit di democrazia che caratterizza il nostro settore abbiamo assistito a scene invereconde, dove la materia della Salute e Sicurezza è divenuta materia di scambio con altre partite e, addirittura, nel recente passato, la mancata elezione degli RLS per l’assenza di un accordo fra le sigle firmatarie.
Il sistema elettorale si presenta dunque oggi con la formula di un numero di candidati pari ai posti da assegnare, in perfetta logica spartitoria, dove l’unica vera competizione avviene per ottenere una posizione nella classifica finale il più elevata possibile.
Anche se non partecipiamo a questa lotteria però intendiamo continuare ad occuparci anche della Salute e Sicurezza, con i mezzi a nostra disposizione. Per questo vogliamo segnalare un nominativo che si è, nel passato, distinto per serietà ed impegno personale, in contrasto con l’inerzia generale. Orlando Lentini si è impegnato in prima persona, ha collaborato con noi in iniziative a tutela dei lavoratori, dimostrando che le qualità di un singolo travalicano l’appartenenza di sigla se quest’ultimo dimostra coerenza e capacità. Suggeriamo quindi di sostenere la sua candidatura nell’ambito Piemonte Nord-Val d’Aosta-Sardegna.

Scarica qui la versione in Pdf del nostro volantino

 

 

 

 

CUB SALLCA Intesa Sanpaolo

ACCORDO SUL FONDO SANITARIO INTESA SANPAOLO

E’ stato firmato in data 5 novembre l’accordo di integrazione dei lavoratori UBI nel Fondo Sanitario di Gruppo ISP.

Nell’occasione sono state introdotte significative modifiche al funzionamento del Fondo, che salutiamo con favore, in quanto recepiscono richieste che avanziamo da molti anni:

1) L’abolizione della quota differita, che ha sempre comportato pesanti complicazioni amministrative, ed era stata applicata (in riduzione) una sola volta, sulla gestione dei quiescenti;

2) L’aumento della contribuzione aziendale, per quanto modesto e diluito nel tempo;

3) L’utilizzo del patrimonio a riserva per riequilibrare eventuali disavanzi di gestione (sia attivi che quiescenti);

4) Il miglioramento dei massimali per numerose prestazioni (prestazioni ospedaliere, fisioterapia, psicoterapia, denti, occhiali/lenti);

5) La riduzione delle franchigie a carico degli iscritti in caso di assistenza convenzionata;

6) L’istituzione di un Fondo di protezione, finanziato da un contributo aziendale straordinario (2 milioni di euro) e da patrimonio, per garantire politiche di prevenzione e per istituire una assistenza Long Term Care aggiuntiva a quella prevista dal CCNL 2007, con modesto contributo a carico iscritti;

7) La semplificazione amministrativa riguardante il riconoscimento dei carichi familiari e nucleo conviventi.

 

Resta più complessa la valutazione della gestione mista, di nuova introduzione, per gli agenti, e per gli iscritti in quiescenza che decidano la recessione dal Fondo.

Per quanto non sia ancora ben chiaro il quadro di costi (max. 500 euro a iscritto) e benefici (prestazioni minime come da appendice 3 Statuto del Fondo), il prevedibile abbandono della gestione quiescenti del Fondo da parte di una elevata percentuale di pensionati, in direzione di una polizza assicurativa a più basso costo ma con prestazioni inferiori, non è a nostro avviso condivisibile.

Potrebbe venire meno la tenuta di un impianto unitario e solidale, tra attivi e pensionati, che non dovrebbe considerare i secondi solo causa ed origine di disavanzi di bilancio, ma titolari di diritti, a suo tempo “conquistati” con accantonamenti di riserve, cui ricorrere al bisogno.

Nell’attesa dell’approvazione delle necessarie modifiche statutarie, ci riserviamo quindi di analizzare più approfonditamente il testo dell’accordo.

 

CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo

UNICREDIT ED IL RITORNO ALLA NORMALITA’

Come sta accadendo in quasi tutte le banche e le assicurazioni, anche in UNICREDIT è scattato il ritorno alla normalità, intesa come superamento graduale dello Smart Working e rientro in presenza con percentuali crescenti.

Il tutto senza negoziazione con i sindacati e nella più assoluta discrezionalità dei responsabili, senza regole e ordini di servizio trasparenti.

E senza neanche predisporre la continuazione delle misure di contenimento del virus che erano state adottate nella fase precedente.

E’ giustificato quindi il disorientamento dei lavoratori, che traspare dalla testimonianza che trovate in allegato…

 

UNA FUSIONE FALLITA NON FA PRIMAVERA

 

 

Il fallimento del negoziato tra Unicredit ed il M.e.f. per l’acquisizione di Banca MPS è giunto inatteso, quando ormai l’operazione sembrava scontata.

La concentrazione in corso nel settore evidenzia un forte squilibrio tra il soggetto dominante, Intesa Sanpaolo, il suo unico inseguitore (Unicredit) e i Gruppi che seguono a grande distanza, tra medie aziende domestiche e filiali di colossi esteri.

La vicenda MPS rappresenta il fallimento plastico dell’iniziativa statale nel ripensare il ruolo strategico del credito per costruire politiche pubbliche: resta solo la socializzazione delle perdite per rimediare ai guasti delle privatizzazioni malsane.

Per i lavoratori restano aperti imprevedibili scenari di rischio e condizioni quotidiane di lavoro al limite della sopportazione. E anche i segnali di ripresa reddituale non sono sufficienti a scongiurare il pessimismo: NON STA ANDANDO TUTTO BENE, come vogliono farci credere.

Il “ritorno alla normalità” ha tutti i caratteri della restaurazione delle peggiori pratiche del passato, uno scenario che dobbiamo contrastare e combattere!

 

ECCO IL NOSTRO VOLANTINO

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

GREEN PASS OPERATIVO DAL 15 OTTOBRE

 

Dal 15 ottobre il Green Pass diventerà operativo in tutti i luoghi di lavoro.

Le banche intendono applicare il decreto alla lettera e hanno respinto ogni richiesta.

Non ci sono accordi o protocolli condivisi, sulla questione sindacale più rilevante, da quando è scoppiata la pandemia.

Nell’allegato facciamo il punto e vi invitiamo a contattarci per le vie brevi per ogni esigenza o problema dovesse emergere.

 

CUB-SALLCA Credito e Assicurazioni

 

 

PENSIONI E SCIOPERO GENERALE

 

 

 

Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per LUNEDI’ 11 OTTOBRE ha tra le sue richieste anche il rifiuto del ritorno alla Legge Fornero. Nell’allegato facciamo il punto sulla fine di Quota 100, i rischi che ne derivano e le nostre proposte alternative.

 

Nella giornata di sciopero si svolgeranno varie manifestazione e cortei. Vi segnaliamo i punti di ritrovo previsti:

Catania: Piazza Borgo ore 11:00

Palermo: Piazza Politeamaore 10:00

Milano: Via Pantano Assolombarda ore 10:00

Genova: Terminal Traghetti Dinegro ore 09:00

Torino: Porta Nuova ore 10:30

Firenze: Piazza Puccini ore 10:00

Roma:MISE(Via Molise) ore 09:00 – Piazza Mestre ore 11:00

Mestre:Piazzale Cialdini ore 09:30

Padova:Via 8 Febbraio,1 ore 09:30

Napoli:Piazza Mancini ore 10:00 – Piazzale della spiana ospedale Pozzuoli

Ragusa:Piazza Matteotti (Ragusa) Ore 10:00

 

CUB-SALLCA Segreteria Nazionale

RIFORMA FISCALE: BASTA PRESE IN GIRO

LUNEDI 11 OTTOBRE è indetto uno sciopero generale da parte di tutti i sindacati di base, tra cui ovviamente la CUB.

Tra le tante richieste che vengono elencate in piattaforma, c’è anche la questione fiscale.

Le promesse di tagliare le aliquote che gravano sull’IRPEF, e quindi in particolare sui lavoratori dipendenti e i pensionati, sembrano sul punto di essere rimangiate.

Sarebbe un paradosso, anche alla luce delle dichiarazioni trancianti del capo del governo dei migliori: “E’ il momento di dare, non di prendere”, per affossare anche la pur minima allusione ad un’imposta sui grandi patrimoni.

Ma il problema è: a chi si dà e a chi si prende? Non vorremmo essere gli unici a dover dare sempre e non prendere mai!

 

LEGGI IL NOSTRO VOLANTINO DI APPROFONDIMENTO

 

Su questi argomenti e sulla piattaforma rivendicativa dello sciopero invitiamo tutti ad una riunione in chat sulla piattaforma zoom
LUNEDI’ 4 OTTOBRE ALLE ORE 18 

CHIUNQUE SIA INTERESSATO PUO’ CHIEDERE IL LINK DEL COLLEGAMENTO SCRIVENDO A:  sallca.cub@sallcacub.org 

 

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

IL GREEN PASS DEL NOSTRO SCONTENTO

Il governo Draghi ha deciso di estendere l’obbligo del green pass a tutti i posti di lavoro con il DL 127 del 21.09.21.

Si tratta di una scelta drastica, che evita il terreno scivoloso dell’obbligo imposto per legge (chiesto dai sindacati firmatari), ma che di fatto costringe i lavoratori a scegliere tra due strade senza alternative: vaccinarsi o sottoporsi a tampone ogni 2 giorni.

Chi non ha il green pass rischia forti sanzioni economiche e la sospensione dal lavoro, senza retribuzione e contributi. Chi prendesse la strada dei tamponi continuativi, si troverebbe a fronteggiare onerosi costi per i test.

Il provvedimento innesca un meccanismo che inevitabilmente consegna al datore di lavoro dati sensibili (l’associazione dei “medici competenti” di medicina del lavoro ha già chiarito che non è loro intenzione farsi carico dei controlli).

In attesa dei necessari chiarimenti legali, che richiedono tempo e studio, non resta che attrezzarsi per resistere anche a questa prova (dopo 18 mesi di pandemia già alle spalle).

Il sindacato deve difendere tutti ed evitare discriminazioni.

Nel settore bancario e assicurativo non abbiamo ancora le linee guida di applicazione del decreto(l’incontro in ABI è previsto in data 30 settembre): in ogni caso è ragionevole non attendersi miglioramenti.

Proviamo a definire le “nostre” linee guida, che possano accompagnarci verso la fine dello stato di emergenza, senza arrecare ulteriori danni alla situazione già difficile dei lavoratori oggi.

Vedi allegato.

CUB-SALLCA

 

 

CAMBIAMENTO CLIMATICO, LAVORO E SOCIETA’

 

Si svolgerà il 24 settembre l’annuale Fridays for Future, lo sciopero studentesco e giovanile contro il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale.

L’iniziativa ha contribuito a far salire la sensibilità e l’attenzione verso i delicati equilibri del pianeta, anche se le azioni concrete per porre rimedio tempestivo ad una degenerazione preoccupante delle condizioni vitali della razza umana sono ancora poche e tardive.

Il ri-orientamento dell’economia verso modelli di produzione e sviluppo eco-compatibili sembra più un riposizionamento tecnico, che una scelta politica e sociale strategica. Se fosse così, per il lavoro le cose non si metterebbero bene…

La natura maltrattata ogni tanto ci presenta il conto, come è stato per la pandemia e per i tanti, gravi, disastri che funestano periodicamente vaste zone del pianeta.

La transizione energetica apre un ventaglio di possibilità, ma il ricorso ai combustibili fossili continua a prevalere e si parla addirittura di una ripresa del nucleare. Intanto i costi finiscono a carico dei consumatori, come dimostrano in questi giorni i paventati rincari delle bollette.

L’energia usata nella produzione, nel riscaldamento degli edifici, nei trasporti, resta il vero nodo da risolvere.

Proprio auto elettrica e mobilità sostenibile sono al centro del contributo di un nostro dirigente, che vi sottoponiamo, per fare un po’ di chiarezza sugli interessi e le forze che stanno dietro ai generici e retorici discorsi sul clima.

Buona lettura.