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Anche il 2023 si è chiuso con un pesante bilancio di vittime sul lavoro: 1485 secondo la CUB, che ha elaborato dati dell’Inail e dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna e di Mestre. I lavoratori morti in fabbrica, in cantiere o su altri luoghi di lavoro sono stati 900; sono stati invece 585 i deceduti in itinere, cioè mentre viaggiavano, guidavano mezzi di trasporto o casi analoghi.
L’episodio più orrendo: la strage di Brandizzo, con 5 operai falciati mentre eseguivano riparazioni sui binari, in subappalto per le Ferrovie dello Stato.
Si può fare qualcosa per provare a dire basta: è in atto una raccolta di firme su una proposta di legge di iniziativa popolare, tesa ad istituire il reato di OMICIDIO SUL LAVORO. Facciamo in modo che il quorum di 50.000 firme venga raggiunto entro la scadenza del 31 gennaio 2024.
Negli allegati trovate sia il materiale illustrativo, sia il testo della proposta di legge.
E’ possibile firmare in pochi secondi tramite la procedura ON-LINE accreditandosi con lo SPID, con pochi e semplici passaggi.
Cliccate su questo link e verrete guidati nella procedura.
https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=OMICIDIO_SUL_LAVORO
Dopo avere indicato il vostro indirizzo mail, selezionate Regione, Provincia e Comune di residenza: riceverete dopo qualche secondo un link che vi consentirà di firmare.
Non dobbiamo lasciare nulla di intentato!
Per il 2024 i giorni di ex festività sono quattro:
Martedì 19 marzo – San Giuseppe
Giovedì 9 maggio – Ascensione
Giovedì 30 maggio – Corpus Domini
Venerdì 4 novembre – Unità Nazionale
Ricordiamo anche che il 2 giugno cade di domenica e quindi sarà possibile monetizzare la giornata o fruire di un giorno di permesso retribuito aggiuntivo.
Come spieghiamo meglio sotto, per avere diritto alle giornate di ex festività è necessario che in quelle date la giornata lavorativa sia completamente retribuita.
In conseguenza dell’ultimo contratto nazionale e di vari accordi aziendali, è necessario prestare la massima attenzione agli aspetti normativi legati alla loro fruizione.
N.B. Attenzione alla doppia penalità!
Ricordiamo che effettuare eventuali assenze non retribuite (permessi ed aspettative non retribuite) nei giorni corrispondenti alle ex festività determina una doppia penalità (perdita dello stipendio e di un giorno di ferie).
La stessa attenzione va posta, nelle aziende interessate, nel non collocare in queste giornate eventuali giorni di solidarietà o di sospensione volontaria e giornate di riposo come recupero del sabato lavorativo laddove sono previsti gli orari “estesi” o i turni.
Al contrario, non ci sono problemi se ci si assenta per ferie, banca ore, malattia, donazione sangue, ecc.
Ricordiamo che, secondo il CCNL, la fruizione delle ex festività deve avvenire tra il 16 gennaio ed il 14 dicembre, ma in alcune aziende è possibile la fruizione dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Il CCNL prevede anche che, in caso di mancata fruizione, la monetizzazione avvenga con le competenze di febbraio dell’anno successivo.
Questa norma è stata superata in numerosi accordi aziendali che o non consentono più la monetizzazione (in caso di mancata fruizione le ex festività andranno semplicemente perse) o prevedono obbligatoriamente la loro fruizione in via prioritaria (come in Intesa Sanpaolo), che in questi casi è comunque consigliata.
ATTENTI AL FOC
Da alcuni anni una giornata di ex festività (per i quadri direttivi, ma, in molte banche, anche per le aree professionali che lavorano con turni) o di banca ore viene “devoluta” al Fondo per l’occupazione (FOC).
La norma è stata riconfermata nel rinnovo del CCNL del 23 novembre scorso e vale per tutta la valenza contrattuale.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
È arrivato dicembre e, come ogni anno, è arrivato il momento di rinnovare la polizza professionale per tutelarsi di fronte ai rischi derivanti dall’attività lavorativa.
La polizza CUB-SALLCA è emessa dalla Reale Mutua Assicurazione e stipulata con la Aminta Broker di Torino, che contatta direttamente tutti i lavoratori che hanno già aderito nel 2023. Sarà più semplice per loro confermare l’adesione anche per il 2024.
Per coloro che intendono stipulare la polizza per la prima volta è invece necessario registrarsi sul sito.
Cosa fare quindi per sottoscrivere la polizza? Sarà sufficiente:
– collegarsi al sito dell’Aminta Broker, utilizzando il link
https://www.amintacubsallca.com/#polizze
– registrarsi indicando un indirizzo mail ed una password
– scegliere la tipologia di polizza che si intende sottoscrivere tra le 4 sezioni seguenti:
°POLIZZA PER I SOLI AMMANCHI DI CASSA (SEZIONE A)
°POLIZZA PER AMMANCHI CASSA E RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE (SEZIONE B)
°POLIZZA PER SOLA R.C. PATRIMONIALE (SEZIONE C)
° POLIZZA PER R.C. PROFESSIONALE CONTRATTI MISTI (SEZIONE D)
(per vostra comodità, alleghiamo il testo delle diverse tipologie di polizza, che tuttavia sono consultabili anche durante la fase di sottoscrizione);
– effettuare il bonifico utilizzando le coordinate bancarie che vi verranno indicate.
Per tutte le tipologie di copertura assicurativa è prevista la sottoscrizione gratuita anche di una Polizza per RC del Capofamiglia (massimale annuo 500.000 euro).
Le condizioni 2024 hanno contenuto l’aumento dei premi ed aumentato i massimali (le novità sono riassunte nel primo allegato, tratto dal sito).
Nota bene: nella fase di accesso per la stipula della polizza, o per la registrazione sul sito, dai sistemi aziendali, possono verificarsi delle difficoltà per i filtri di protezione informatica. È consigliabile quindi accedere dal proprio computer o cellulare personale per evitare perdite di tempo.
Infine, come sempre, vi chiediamo di dare diffusione al nostro materiale tra le/i colleghe/i di vostra conoscenza, senza esitare a contattarci per qualsiasi necessità: per questo rivolgetevi ai rappresentanti sindacali della Cub Sallca.
PER CONTATTI URGENTI 348 7952228
CGA-CUBSALLCA-RC-AMMANCHI-2024
CGA-CUBSALLCA-RC-AMMANCHIRC-PROFESSIONALE-2024
CGA-CUBSALLCA-RC-PROFESSIONALE-CONTRATTI-MISTI-2024
NOVITA’ 2024 E ISTRUZIONI OPERATIVE
C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Si è conclusa la settimana scorsa la trattativa per il rinnovo del contratto del credito.
Nei comunicati ufficiali i sindacati parlano di svolta storica e contratto epocale.
Sui media il rinnovo ha avuto grande rilievo, adombrando l’ipotesi di concessioni eccessive e rincorse salariali dalle conseguenze inflattive.
Nel movimento sindacale e nelle altre categorie l’esempio dei bancari viene vissuto come possibile modello da imitare, per trascinare rinnovi contrattuali più incisivi.
Tuttavia, non condividiamo l’entusiasmo enfatico dei firmatari: troppa è la distanza tra richieste e risultati.
Nel presentarvi il nostro commento critico, vi invitiamo ad una discussione aperta, in chat su piattaforma ZOOM, per mercoledì 6 dicembre ore 21.
Sarà una prima occasione di “assemblea pubblica” per discutere i vari aspetti del rinnovo contrattuale.
Per collegarsi cliccare su https://us06web.zoom.us/j/87492641844?pwd=vHa2qDLKk1RwncuNcyh9XE4xQEpQPV.1
Naturalmente possono partecipare tutti gli iscritti/e, i lavoratori e le lavoratrici interessate ad approfondire. Vi aspettiamo!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale sembra avviata a concludersi entro la fine del mese.
Preme l’urgenza di fare partire gli aumenti già dal 2023 e la fretta delle banche nello scaricarsi un po’ di costi fiscali.
La fretta è sempre cattiva consigliera, anche se in questi 10 mesi dopo la scadenza, il tempo per fare le cose per bene ci sarebbe stato.
Il rischio è che le parti migliori della piattaforma non vengano neanche discusse e che ci siano contropartite negative sottaciute.
Mai come ora bisogna tenere gli occhi aperti!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Con una mossa clamorosa, ma non troppo sorprendente, Intesa Sanpaolo scavalca l’ABI e annuncia di voler anticipare gli aumenti richiesti in piattaforma.
La delegazione ABI viene ancora una volta spiazzata da un’iniziativa unilaterale che ne mette in crisi rappresentatività e ruolo.
La riunione del CASL, anticipata al 6 novembre, deve a questo punto decidere qualcosa: non basta più presentare documenti vaghi, che giocano con le parole a vuoto.
L’ABI deve chiarire cosa vuole e soprattutto cosa è disposta a concedere. Intesa Sanpaolo deve precisare le modalità con cui rendere concreti i propri impegni.
Lavoratrici e lavoratori non possono ancora attendere un rinnovo che non arriva mai!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Lo stress lavoro-correlato è il principale responsabile di molti casi di sofferenza psico-fisica.
Il degrado del clima lavorativo causato dalle pressioni commerciali è problema generale nelle banche e non solo.
In generale il rapporto con l’utenza si è fatto sempre più problematico, sia per la chiusura delle filiali e la riduzione degli organici, sia per il peggioramento dei servizi di sportello e di cassa.
Tutto viene scaricato sui lavoratori, che si trovano a gestire criticità provocate da altri. È comprensibile che talvolta si ribellino a questo stato di cose e reagiscano a modo loro.
Però qualche volta anche la magistratura è dalla nostra parte e ci dà ragione, come è accaduto a questo cassiere. Si tratta di un precedente importante, anche se la giurisprudenza non è consolidata: in ogni caso è meglio evitare di perdere le staffe!
La notizia è comparsa su LEGGO del 13 ottobre scorso.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Nella primavera scorsa molti colleghi di Intesa Sanpaolo hanno ricevuto un’amara sorpresa.
Pur avendo raggiunto risultati lusinghieri nel corso del 2022, hanno subito una decurtazione del premio di risultato, in particolare sulla quota di eccellenza.
Hanno così scoperto che il loro impegno professionale e lavorativo non sarebbe bastato ad avere il 100% del dovuto: gli era sfuggito il completamento dei corsi obbligatori e quindi sarebbe scattata la penalizzazione.
Per evitare che si ripeta, forniamo alcune indicazioni operative da seguire con rigore e metodo.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
Da tempo le organizzazioni sindacali di base (tra cui la CUB) avevano indetto uno SCIOPERO GENERALE per l’intera giornata di VENERDI’ 20 OTTOBRE.
Le motivazioni sono ben dettagliate nel volantino che alleghiamo: lottiamo contro la guerra, il disastro climatico, l’attacco ai diritti del lavoro.
Anziché spendere soldi in armamenti, vogliamo finanziare i servizi sociali, a partire da sanità e istruzione. Vogliamo stipendi e pensioni più alte, vogliamo il rinnovo dei contratti, a fronte di un’inflazione che morde il potere d’acquisto. Anche il contratto dei bancari langue da quasi un anno, senza sbocchi visibili.
A tutto questo, che c’era già prima, si sono aggiunti nell’ultima settimana ulteriori motivi per reagire. Da una parte gli orrori della Palestina, ultima deflagrazione di un conflitto che dura da 75 anni; dall’altra la crisi economica, che sta portando ad una legge di stabilità ancora una volta contraria ai nostri interessi; infine, la questione del salario minimo, con il documento CNEL che respinge qualunque avanzamento in materia.
Per invertire la rotta e riconquistare un ruolo da protagonisti, i lavoratori devono riprendere l’iniziativa.
Lo sciopero è regolare e rispetta le norme di legge, essendo stato comunicato a tutte le controparti nei termini previsti. Contattateci in caso di difficoltà.
La decisione aziendale di varare una banca esclusivamente digitale risale indietro nel tempo, perlomeno alla costituzione di Banca 5.
Le modalità di realizzazione del progetto stanno però facendo emergere gravi criticità.
La clientela sta reagendo in modo rabbioso contro questa imposizione unilaterale, comunicata in modo carente e gestita con la solita protervia.
I colleghi del call center e quelli di filiale sono investiti da ondate di clientela esasperata, che pretende spiegazioni e passi indietro.
Una associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Non sarebbe il caso di correre ai ripari?
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo