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Nella realizzazione del Piano d’Impresa di Intesa Sanpaolo sono centrali il taglio dei costi e la digitalizzazione delle attività. Gli investimenti più corposi sono dedicati proprio alla sostituzione del “capitale umano” con procedure tecnologiche che consentano alla clientela il “fai da te”.
Nella riduzione del servizio prestato in presenza c’è un grande spazio per lo sviluppo del lavoro agile, già testato con “successo” durante la pandemia.
Potrebbe essere quindi un’occasione per venire incontro alle esigenze di molti lavoratori che apprezzano il lavoro da remoto, condividendo vantaggi economici e risparmio di tempo, tra azienda e dipendenti.
Invece l’azienda sembra volere, come sempre, tutto per sé: sarebbe il caso di aprire una vertenza vera, anziché trascinare una trattativa stanca.
Nell’allegato il nostro commento alla vicenda.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Cresce da tempo l’area del disagio psicologico legato ad un clima aziendale sempre più teso.
Le richieste di performance commerciali e lavorative strabilianti, in contesti sociali ed economici difficili, non possono che esasperare le difficoltà quotidiane.
Vari indicatori disponibili, tra cui l’altimetro di filiale, evidenziano il deterioramento progressivo del “benessere lavorativo”.
L’iniziativa che commentiamo, venduta come l’ennesima “attenzione alle nostre persone”, ha più l’aria del chiudere le porte della stalla quando i buoi sono da tempo scappati.
Tuttavia non è mai troppo tardi, anche in un’azienda poco propensa all’autocritica, per ammettere i problemi e affrontarli. Smettiamola con la retorica e cominciamo a rimuovere seriamente le cause che ci fanno “uscire pazzi…”.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Venerdì 23 settembre si svolgerà lo “Sciopero Globale per il Clima” indetto, come ogni anno, dai giovani di Fridays for Future.
E’ l’occasione per riflettere sui problemi epocali della crisi climatica e della transizione energetica, ulteriormente aggravati dalla guerra e dalla emergenza economica.
A fronte di una situazione drammatica, che vede triplicare i costi delle bollette di luce, gas e riscaldamento, la Commissione Europea raccomanda di risparmiare energia e tirare cinghia, senza prendere alcun provvedimento incisivo. La linea è lasciar fare al “mercato” e compensare le famiglie e le imprese più in difficoltà con le tasse prelevate dalle tasche di lavoratori e pensionati, anziché con i proventi della speculazione selvaggia.
Non riesce neanche a imporre un tetto al prezzo del gas, decuplicato in un anno, a causa degli interessi divergenti tra paesi membri. Intanto un perverso meccanismo lega il prezzo dell’energia pagata da milioni di famiglie all’andamento incontrollabile di un derivato finanziario quotato sul mercato di Amsterdam, del tutto illiquido e per nulla trasparente.
La crisi energetica sta archiviando il dibattito sulla necessità di una rapida transizione verso fonti alternative rinnovabili: vengono sdoganati persino il carbone e il nucleare.
Invece occorre fare mente locale sui guasti causati dal modello di sviluppo e dal modo di produzione. Il volantino prodotto dall’ALLCA-CUB (la struttura sindacale del settore chimico e affini), che proclama sciopero nel proprio settore per venerdì 23 settembre (VEDI ALLEGATO) , ci aiuta a riflettere sulla radicalità delle scelte necessarie per impedire il totale degrado del pianeta. L’unico che abbiamo a disposizione….
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
L’autunno che sta arrivando si preannuncia molto pesante per tutti coloro che vivono di lavoro e di pensioni.
L’impazzimento dei prezzi dell’energia, fondato sui meccanismi perversi dei derivati finanziari, è stato portato alle estreme conseguenze dalla guerra e dalla risposta alle sanzioni.
Le conseguenze più gravi ricadono su stipendi e salari, erosi dall’inflazione, e sui livelli occupazionali, minacciati da chiusure e licenziamenti.
La perdita di potere d’acquisto deriva anche dal sistema contrattuale dei sindacati concertativi, che prevede la sterilizzazione degli aumenti retributivi rispetto ai prezzi dei beni energetici importati.
In altri paesi europei sono già partite lotte importanti per difendere i salari reali con corpose richieste economiche.
Dobbiamo sbloccare la situazione cominciando anche qui a muoverci per ottenere forti aumenti in busta paga, chiedendo allo stesso tempo un fisco più giusto.
Leggi il nostro volantino
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Si sono concluse all’inizio di luglio le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori nel Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo ISP.
Le elezioni sono avvenute con il solito sistema: numero dei candidati pari al numero dei posti da occupare.
La partecipazione è stata bassissima, come già nel caso del Fondo Pensioni, come sempre accade quando è già tutto stabilito a priori.
La lista che avevamo sostenuto tra gli iscritti in quiescenza (Pensionati per la Solidarietà tra le Generazioni) ha avuto un risultato lusinghiero, ma per poche centinaia di voti non è riuscita a prevalere. Ernesto Taglierini e Filippo Iasonna, capilista titolare e supplente, hanno avuto un’ottima affermazione personale, risultando di gran lunga primi per preferenze raccolte.
Si è così concluso il processo di “normalizzazione” degli enti, con l’esclusione di qualunque forza critica non allineata: un esito costruito nel tempo dai sindacati firmatari con la manipolazione dei regolamenti elettorali e la ricostruzione del blocco tra sigle per escludere qualunque concorrenza.
E’ una manifestazione grave di crisi, di assenza delle più elementari forme di democrazia sindacale: una responsabilità che ricade anche sui lavoratori che continuano a delegare a queste sigle la loro rappresentanza, con una rassegnazione passiva.
Nell’allegato il nostro commento, con l’impegno di proseguire in altre forme e con altri strumenti la difesa degli interessi di tutti gli iscritti del Fondo.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Si è svolta questa mattina, 8 luglio, davanti alla sede torinese di Piazza San Carlo la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della cooperativa Idealservice, cui Intesa Sanpaolo ha affidato l’appalto delle pulizie con decorrenza 1^ luglio.
E’ subito emerso che il nuovo appalto consiste in un drastico taglio delle ore per le addette al servizio, che in alcuni casi arriva fino all’80%.
Può accadere così che salari già molto bassi scendano sotto il livello di sussistenza, che il turno giornaliero si riduca da 3 ore a 45 minuti, che il reddito diventi insufficiente per tirare avanti.
Se questo accade nel nord-ovest del Paese, già punta avanzata dello sviluppo industriale ormai trascorso, notizie ancora più allarmanti arrivano da altre zone d’Italia, dove si parla anche di riduzione della paga oraria, oltre che di taglio delle ore.
E Intesa Sanpaolo non è l’unica a trattare così i fornitori e i loro dipendenti: anche Cariparma (ora Credit Agricole) applica a Torino le stesse strategie di risparmio.
E’ doveroso esprimere solidarietà a queste lavoratrici, ribadendo il loro diritto ad un reddito decente e il nostro diritto ad un ambiente sano, pulito, igienizzato.
La risalita dei casi COVID richiede un’attenzione particolare e lo stesso governo raccomanda sanificazioni periodiche a scopo preventivo: qui non si garantisce neanche la pulizia ordinaria!
Scriveremo al codice etico di Intesa Sanpaolo per chiedere di intervenire su una scelta che non è compatibile con l’immagine equa e sostenibile che la banca si vuol dare pubblicamente.
Vi faremo conoscere la risposta: in allegato il volantino che abbiamo distribuito stamattina al presidio delle lavoratrici in sciopero.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Cominceranno lunedì 13 giugno, per concludersi sabato 2 luglio, le elezioni di rinnovo del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo.
Anche in questo caso i sindacati delle fonti istitutive presentano un’unica lista di candidati, con numero di candidati pari al numero dei rappresentanti da eleggere.
Per quanto riguarda lavoratori attivi ed esodati non diamo quindi indicazioni di voto, in quanto palesemente inutili.
Invece per quanto riguarda i lavoratori in quiescenza esiste un’alternativa e sosteniamo la lista nata dalla raccolta di firme cui abbiamo contribuito, con un programma di lavoro che abbiamo ritenuto condivisibile e che trovate in allegato.
Invitiamo quindi a votare e far votare la lista PENSIONATI PER LA SOLIDARIETA’ TRA GENERAZIONI che troverete al primo posto nella scheda, sia per il Consiglio di Amministrazione, che per l’Assemblea dei Delegati.
In allegato le indicazioni ed i nomi dei candidati.
ELEZIONI FONDO PENSIONI GRUPPO ISP
I risultati delle elezioni dei rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici nel Fondo Pensioni di Gruppo sono sorprendenti.
A conti fatti ha votato poco più del 10% degli aventi diritto.
Il crollo della partecipazione riflette la crisi delle procedure democratiche di rappresentanza, ma ha cause precise.
Per anni i sindacati che firmano i contratti hanno fatto di tutto per abbattere qualunque forma di partecipazione e di coinvolgimento dei lavoratori.
Non hanno mai permesso che si votassero i rappresentanti sindacali nel settore.
Poi per impedire la presentazione di liste alternative hanno alzato la soglia delle firme necessarie per candidarsi anche nel Fondo Pensioni.
Infine hanno scelto di ritornare all’antico: presentare un listone unico con numero di candidati pari a quelli da eleggere.
Giustamente i lavoratori si rifiutano di avallare questa farsa e non votano più.
Nell’allegato il nostro commento e le nostre proposte sul regolamento elettorale, per trovare un rimedio a questo scandalo.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
L’accordo sulle pressioni commerciali siglato in BPER nel mese di marzo, il tema portato in Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, l’imminente accordo atteso in Intesa Sanpaolo dopo la fusione con UBI, avevano fatto sperare in qualche svolta su questo terreno.
Invece tutto sembra dimostrare che non siamo sulla strada giusta.
La consapevolezza del problema è generale e innegabile, ma le proposte concrete per uscire da questa opprimente realtà sono una chimera.
Intanto la situazione si aggrava ovunque, i piani industriali prevedono obiettivi sfidanti, il contesto di crisi finanziaria conseguente alla guerra non permette illusioni.
Le banche intendono recuperare in conto economico le perdite già emerse, o previste, dopo lo scoppio del conflitto e intensificano le pressioni sui lavoratori.
Dobbiamo pensare a costruire una reazione organizzata adeguata. In allegato il nostro contributo.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Sono stati siglati nelle settimane scorse gli accordi relativi al Premio Variabile di Risultato 2022, mentre l’azienda ha comunicato, unilateralmente, le condizioni per il SET (il sistema eccellenza tutela per incentivare il collocamento delle polizze).
Con il nuovo piano industriale 2022-2025 viene anche riproposto il Lecoip, versione 3.0, essendo giunto alla terza edizione. Ci sono alcuni aggiustamenti nei meccanismi di funzionamento, ma resta un importo garantito, a fine periodo, superiore a quello che si percepirebbe a fronte dell’erogazione cash.
Ricordiamo che la procedura per aderire è interamente digitale e che va attivata entro il 31 maggio. Se non si fa nulla, in automatico il premio viene erogato in busta paga con le competenze di luglio.
Ricordiamo anche che i colleghi in attesa di uscire per esodo, possono aderire al Lecoip: la cifra sarà però un rateo proporzionale al periodo che resta da lavorare. La valutazione di convenienza ne deve tenere conto: indicativamente più è vicina la finestra di uscita, meno conviene.
In allegato il nostro commento agli accordi e al sistema incentivante in vigore nel Gruppo.