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Venerdì 23 settembre si svolgerà lo “Sciopero Globale per il Clima” indetto, come ogni anno, dai giovani di Fridays for Future.
E’ l’occasione per riflettere sui problemi epocali della crisi climatica e della transizione energetica, ulteriormente aggravati dalla guerra e dalla emergenza economica.
A fronte di una situazione drammatica, che vede triplicare i costi delle bollette di luce, gas e riscaldamento, la Commissione Europea raccomanda di risparmiare energia e tirare cinghia, senza prendere alcun provvedimento incisivo. La linea è lasciar fare al “mercato” e compensare le famiglie e le imprese più in difficoltà con le tasse prelevate dalle tasche di lavoratori e pensionati, anziché con i proventi della speculazione selvaggia.
Non riesce neanche a imporre un tetto al prezzo del gas, decuplicato in un anno, a causa degli interessi divergenti tra paesi membri. Intanto un perverso meccanismo lega il prezzo dell’energia pagata da milioni di famiglie all’andamento incontrollabile di un derivato finanziario quotato sul mercato di Amsterdam, del tutto illiquido e per nulla trasparente.
La crisi energetica sta archiviando il dibattito sulla necessità di una rapida transizione verso fonti alternative rinnovabili: vengono sdoganati persino il carbone e il nucleare.
Invece occorre fare mente locale sui guasti causati dal modello di sviluppo e dal modo di produzione. Il volantino prodotto dall’ALLCA-CUB (la struttura sindacale del settore chimico e affini), che proclama sciopero nel proprio settore per venerdì 23 settembre (VEDI ALLEGATO) , ci aiuta a riflettere sulla radicalità delle scelte necessarie per impedire il totale degrado del pianeta. L’unico che abbiamo a disposizione….
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
L’autunno che sta arrivando si preannuncia molto pesante per tutti coloro che vivono di lavoro e di pensioni.
L’impazzimento dei prezzi dell’energia, fondato sui meccanismi perversi dei derivati finanziari, è stato portato alle estreme conseguenze dalla guerra e dalla risposta alle sanzioni.
Le conseguenze più gravi ricadono su stipendi e salari, erosi dall’inflazione, e sui livelli occupazionali, minacciati da chiusure e licenziamenti.
La perdita di potere d’acquisto deriva anche dal sistema contrattuale dei sindacati concertativi, che prevede la sterilizzazione degli aumenti retributivi rispetto ai prezzi dei beni energetici importati.
In altri paesi europei sono già partite lotte importanti per difendere i salari reali con corpose richieste economiche.
Dobbiamo sbloccare la situazione cominciando anche qui a muoverci per ottenere forti aumenti in busta paga, chiedendo allo stesso tempo un fisco più giusto.
Leggi il nostro volantino
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Si sono concluse all’inizio di luglio le elezioni dei rappresentanti dei lavoratori nel Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo ISP.
Le elezioni sono avvenute con il solito sistema: numero dei candidati pari al numero dei posti da occupare.
La partecipazione è stata bassissima, come già nel caso del Fondo Pensioni, come sempre accade quando è già tutto stabilito a priori.
La lista che avevamo sostenuto tra gli iscritti in quiescenza (Pensionati per la Solidarietà tra le Generazioni) ha avuto un risultato lusinghiero, ma per poche centinaia di voti non è riuscita a prevalere. Ernesto Taglierini e Filippo Iasonna, capilista titolare e supplente, hanno avuto un’ottima affermazione personale, risultando di gran lunga primi per preferenze raccolte.
Si è così concluso il processo di “normalizzazione” degli enti, con l’esclusione di qualunque forza critica non allineata: un esito costruito nel tempo dai sindacati firmatari con la manipolazione dei regolamenti elettorali e la ricostruzione del blocco tra sigle per escludere qualunque concorrenza.
E’ una manifestazione grave di crisi, di assenza delle più elementari forme di democrazia sindacale: una responsabilità che ricade anche sui lavoratori che continuano a delegare a queste sigle la loro rappresentanza, con una rassegnazione passiva.
Nell’allegato il nostro commento, con l’impegno di proseguire in altre forme e con altri strumenti la difesa degli interessi di tutti gli iscritti del Fondo.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Si è svolta questa mattina, 8 luglio, davanti alla sede torinese di Piazza San Carlo la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della cooperativa Idealservice, cui Intesa Sanpaolo ha affidato l’appalto delle pulizie con decorrenza 1^ luglio.
E’ subito emerso che il nuovo appalto consiste in un drastico taglio delle ore per le addette al servizio, che in alcuni casi arriva fino all’80%.
Può accadere così che salari già molto bassi scendano sotto il livello di sussistenza, che il turno giornaliero si riduca da 3 ore a 45 minuti, che il reddito diventi insufficiente per tirare avanti.
Se questo accade nel nord-ovest del Paese, già punta avanzata dello sviluppo industriale ormai trascorso, notizie ancora più allarmanti arrivano da altre zone d’Italia, dove si parla anche di riduzione della paga oraria, oltre che di taglio delle ore.
E Intesa Sanpaolo non è l’unica a trattare così i fornitori e i loro dipendenti: anche Cariparma (ora Credit Agricole) applica a Torino le stesse strategie di risparmio.
E’ doveroso esprimere solidarietà a queste lavoratrici, ribadendo il loro diritto ad un reddito decente e il nostro diritto ad un ambiente sano, pulito, igienizzato.
La risalita dei casi COVID richiede un’attenzione particolare e lo stesso governo raccomanda sanificazioni periodiche a scopo preventivo: qui non si garantisce neanche la pulizia ordinaria!
Scriveremo al codice etico di Intesa Sanpaolo per chiedere di intervenire su una scelta che non è compatibile con l’immagine equa e sostenibile che la banca si vuol dare pubblicamente.
Vi faremo conoscere la risposta: in allegato il volantino che abbiamo distribuito stamattina al presidio delle lavoratrici in sciopero.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
Cominceranno lunedì 13 giugno, per concludersi sabato 2 luglio, le elezioni di rinnovo del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo.
Anche in questo caso i sindacati delle fonti istitutive presentano un’unica lista di candidati, con numero di candidati pari al numero dei rappresentanti da eleggere.
Per quanto riguarda lavoratori attivi ed esodati non diamo quindi indicazioni di voto, in quanto palesemente inutili.
Invece per quanto riguarda i lavoratori in quiescenza esiste un’alternativa e sosteniamo la lista nata dalla raccolta di firme cui abbiamo contribuito, con un programma di lavoro che abbiamo ritenuto condivisibile e che trovate in allegato.
Invitiamo quindi a votare e far votare la lista PENSIONATI PER LA SOLIDARIETA’ TRA GENERAZIONI che troverete al primo posto nella scheda, sia per il Consiglio di Amministrazione, che per l’Assemblea dei Delegati.
In allegato le indicazioni ed i nomi dei candidati.
ELEZIONI FONDO PENSIONI GRUPPO ISP
I risultati delle elezioni dei rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici nel Fondo Pensioni di Gruppo sono sorprendenti.
A conti fatti ha votato poco più del 10% degli aventi diritto.
Il crollo della partecipazione riflette la crisi delle procedure democratiche di rappresentanza, ma ha cause precise.
Per anni i sindacati che firmano i contratti hanno fatto di tutto per abbattere qualunque forma di partecipazione e di coinvolgimento dei lavoratori.
Non hanno mai permesso che si votassero i rappresentanti sindacali nel settore.
Poi per impedire la presentazione di liste alternative hanno alzato la soglia delle firme necessarie per candidarsi anche nel Fondo Pensioni.
Infine hanno scelto di ritornare all’antico: presentare un listone unico con numero di candidati pari a quelli da eleggere.
Giustamente i lavoratori si rifiutano di avallare questa farsa e non votano più.
Nell’allegato il nostro commento e le nostre proposte sul regolamento elettorale, per trovare un rimedio a questo scandalo.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
L’accordo sulle pressioni commerciali siglato in BPER nel mese di marzo, il tema portato in Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, l’imminente accordo atteso in Intesa Sanpaolo dopo la fusione con UBI, avevano fatto sperare in qualche svolta su questo terreno.
Invece tutto sembra dimostrare che non siamo sulla strada giusta.
La consapevolezza del problema è generale e innegabile, ma le proposte concrete per uscire da questa opprimente realtà sono una chimera.
Intanto la situazione si aggrava ovunque, i piani industriali prevedono obiettivi sfidanti, il contesto di crisi finanziaria conseguente alla guerra non permette illusioni.
Le banche intendono recuperare in conto economico le perdite già emerse, o previste, dopo lo scoppio del conflitto e intensificano le pressioni sui lavoratori.
Dobbiamo pensare a costruire una reazione organizzata adeguata. In allegato il nostro contributo.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Sono stati siglati nelle settimane scorse gli accordi relativi al Premio Variabile di Risultato 2022, mentre l’azienda ha comunicato, unilateralmente, le condizioni per il SET (il sistema eccellenza tutela per incentivare il collocamento delle polizze).
Con il nuovo piano industriale 2022-2025 viene anche riproposto il Lecoip, versione 3.0, essendo giunto alla terza edizione. Ci sono alcuni aggiustamenti nei meccanismi di funzionamento, ma resta un importo garantito, a fine periodo, superiore a quello che si percepirebbe a fronte dell’erogazione cash.
Ricordiamo che la procedura per aderire è interamente digitale e che va attivata entro il 31 maggio. Se non si fa nulla, in automatico il premio viene erogato in busta paga con le competenze di luglio.
Ricordiamo anche che i colleghi in attesa di uscire per esodo, possono aderire al Lecoip: la cifra sarà però un rateo proporzionale al periodo che resta da lavorare. La valutazione di convenienza ne deve tenere conto: indicativamente più è vicina la finestra di uscita, meno conviene.
In allegato il nostro commento agli accordi e al sistema incentivante in vigore nel Gruppo.
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
VENERDI’ 20 MAGGIO – SCIOPERO CONTRO LA GUERRA E L’ECONOMIA DI GUERRA
LE PIAZZE DELLO SCIOPERO:
Elenco città e ritrovi per le manifestazioni (in aggiornamento):
Roma, P.za della Repubblica, ore 10,00
Milano, P.za Cairoli ore 9,30
Napoli, Stazione Mergellina, C.so Vittorio Emanuele, ore 10.30
Torino, P.za Arturo Graf ore 10,00
Genova, L.go Pertini ore 10,30
La Spezia, via Vittorio Veneto, 2 ore 10,30
Savona, Sala Evangelica Dibattito Ore 10.00; Piazza Sisto IV Presidio Ore 16.00
Bologna, P.za XX Settembre ore 10,30
Reggio Emilia, Porta Santa Croce, via Roma, ore 10,00
Firenze, P.za Adua ore 10,30
Pisa, P.za XX Settembre ore 9,00
Palermo, P.za Massimo ore 10,00
Messina, P.za Unità d’Italia ore 10,00
Catania, Via Etnea ang. Via Prefettura ore 10,00
Cagliari, via Torino presso Comando militare Sardegna
Venezia, alle Zattere di Venezia in fondamenta dei Gesuiti, ore 10,00
Trieste, Piazza della Borsa, ore 10,30
Monfalcone, ingresso principale Fincantieri, ore 16,00
Rovereto, Ospedale corso Verona, 4 ore 9,30
Gricignano di Aversa (Ce), Base Nato via Boscariello
Lo sciopero è indetto in piena osservanza delle normative di legge e dei preavvisi previsti.
CUB-SALLCA Credito e Assicurazioni
Le conseguenze della guerra si aggravano ogni giorno che passa, rendendo catastrofica la distruzione materiale e la perdita di vite umane in corso in Ucraina.
Le principali emergenze si stanno delineando con chiarezza:
– Crisi energetica per mancanza di petrolio e di gas (che ipocritamente si continua a importare dalla Russia pagandoli in rubli);
– Crisi alimentare per interruzione di forniture dai paesi belligeranti;
– Necessità di fornire enormi capitali per la ricostruzione (almeno 500 miliardi di euro, in gran parte a carico dell’Europa);
– Inflazione per l’aumento dei prezzi di energia e materie prime;
– Flussi di profughi dall’Ucraina (6-7 milioni) e dal Maghreb (presto affamato dalla mancanza di grano);
– Aumento delle spese militari a scapito della spesa in servizi sociali.
Anche i lavoratori del nostro settore saranno colpiti dalla conseguenze pesanti di questa guerra per procura, tra l’espansionismo russo di ritorno e le mire di accerchiamento della Nato.
Invitiamo tutti ad aderire allo sciopero dei sindacati di base, che punta ad un immediato cessate il fuoco e ad una ripresa delle trattative di pace.
20 MAGGIO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA E L’ECONOMIA DI GUERRA.
Lo sciopero è regolarmente indetto con il rispetto delle normative vigenti e il preavviso alle controparti aziendali.